Mi sistemo il colletto della camicia cercando di allargare il nodo della cravatta per poter respirare meglio, anche se so che l'atmosfera di questa sera non me lo permetterebbe mai. Sorrido nervosamente mentre mi faccio spazio tra le persone e alcuni ragazzi dell'accademia, e quando trovo Hoseok già seduto sugli spalti con un sorriso stampato in faccia, accelero il passo verso di lui.-Jimin-ah!- mi chiama, facendomi subito posto affianco a lui, -Pronto a finire ufficialmente questa tortura?-
-Non saprei.- l'agitazione sta già avendo la meglio su di me, -Per ora non so ancora come riuscirò a prendere in mano l'attestato se non la smetto di tremare.-
Lui scoppia a ridere, ma le sue gambe che continuano a sobbalzare sotto i suoi palmi in un qualche modo mi consolano. È ansioso quanto me.
-Beh, se c'è una cosa che farò questa sera, è rappresentare fieramente quest'accademia.- annuncia, posando una mano sulla propria spilla mentre espone il petto ed alza lo sguardo.
Sorrido andando subito alla ricerca del mio fermaglio, ma perdo un battito quando non riesco a trovarlo. Abbasso lo sguardo e realizzo in un secondo di averlo dimenticato nella mia borsa.
-Cazzo, la spilla.- mormoro più turbato di prima. -Hyung, faccio un salto negli spogliatoi. Tienimi il posto.-
Lui annuisce, -Muoviti, stiamo per iniziare.-
Inizio a correre evitando di andare addosso a tutti gli studenti che si incamminano freneticamente verso i propri posti, esco di fretta dalla gigante aula e mentre l'aria fresca scompone la mia acconciatura, mi rendo conto che il corridoio è vuoto.
Mi volto per un istante, solo per dare un'occhiata alla stanza già colma di abiti lussuriosi e sorrisi smaglianti e tutto sembra essere al proprio posto. Istintivamente rallento il ritmo dei miei passi constatando di essere più spaventato di prima, ma quando mi giro di nuovo sono costretto a fermarmi, le mie gambe si pietrificano.
Il cuore salta in gola e i palmi iniziano a sudare incontrollatamente, il fiato si blocca nei polmoni e gli occhi diventano più lucidi.-Jungkook.- bisbiglio, così leggermente da non riuscire nemmeno a sentire la mia stessa voce.
E lui è lì, con uno smoking perfetto e le scarpe lucide, i capelli un po' più lunghi che cadono sulla sua fronte in modo disordinato e le labbra più secche del solito.
Comincia ad avanzare, cammina verso di me con passo spedito e lo sguardo di una persona che ha appena vinto un trofeo, eppure io non riesco a muovermi. Sta per abbracciarmi quando la sua figura sovrasta la mia, ma come una bomba esplodo di fronte ai suoi occhi nostalgici e lo spingo con furia prima di realizzare davvero cosa sta succedendo. Il mio cuore sta per scoppiare, ma la necessità di sfogare tutta la frustrazione che non ho mai smesso di trattenere, diventa più grande di me stesso.
Corruga le sopracciglia e socchiude le labbra mentre tenta di non cadere, mi guarda negli occhi spaventato.
-Jim- -
Lo spingo ancora, e ancora, e ancora un'altra volta fino a quando la sua schiena non si scontra sul muro provocandogli un grugnito dal dolore.
-Cosa ci fai qui?- gli chiedo a denti stretti, sull'orlo di una crisi.
Lui piega leggermente il volto e mi osserva con tenerezza anche quando lo spintono ancora, -Jimin, calmati- -
-Vaffanculo.- sputo nervosamente.
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the good side - Jikook
Fanfiction-Ti odio.- mormoro con un filo di voce. Lui abbassa il volto sconfitto, ma avanza lentamente verso di me. Stringo i denti ed inspiro in silenzio il suo profumo permettendogli di rendermi piccolo come una briciola e leggero come una foglia, così d'i...