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-Cinque, sei sette otto.-

Un ultimo schiocco di dita e i nostri corpi iniziano a muoversi seguendo soltanto il ritmo della musica. Ogni tanto lancio un'occhiata ad Hoseok, ma come me, non smette di ballare neanche quando gli manca il respiro, e anche se siamo in stanza solo io e lui, lo seguo come se stessimo facendo lezione.

Mi sfogo sui miei passi, libero la mia rabbia con i miei fianchi, lascio scorrere la tristezza insieme al sudore sulla mia pelle e mi concentro sul dolore che provo in ogni parte del mio corpo. Riprendo a respirare, sono vivo. I miei piedi stretti nelle scarpette da ballo sono talmente rovinati da non farmi più camminare normalmente, la mie gambe tremano come se stessi correndo da ore, la mia schiena sembra potersi spezzare da un momento all'altro. Eppure, sorrido. Sono vivo.

Con un movimento fluido Hoseok mi passa affianco distraendomi, poi guardandolo mi accorgo che ha cambiato stile. Dal modo sfrenato in cui si muove sembra esser passato all'hip hop, così cerco di seguirlo ritrovandomi a danzare come se avessi addosso un paio di sneakers al posto delle ballerine.

Si contorce su sé stesso, poi comincia a proporre passi che variano dal Moonwalk al Pivot Step, accompagnando i suoi movimenti con versi ed espressioni che mi fanno cadere a terra dal ridere.

Ritrovandosi senza fiato decide di fermarsi, posa le mani sulle sue ginocchia per un paio di secondi, poi si riaddrizza come se nulla fosse successo e mi guarda negli occhi, anche se il suo petto sta per esplodere. Ridacchio silenziosamente non riuscendo più a seguire il suo ritmo sfrenato.

Punta un dito contro di me e ghigna, -Okay vediamo se mi segui su questa.-

Mi lamento mugolando come un bambino mentre mi rotolo sul pavimento,  -Basta hyung.- ma il suo corpo si avvicina all'impianto audio, così chiudo gli occhi e tiro fuori la lingua cercando di fingermi morto.

-What are you lookin' at?-

I miei sensi si riattivano quando la voce di Madonna riecheggia nell'aula con il brano "Vogue". Mi metto a sedere di scatto guardando Hobi come se fosse la cantante in persona, lui mi sta già sorridendo.

-Ah! Beccato,- esclama euforico, mentre si avvicina lentamente a me -sapevo che ti eri da Vogue.- commenta, mettendosi in posa.

-Spero tu non abbia mai dubitato.- lo guardo sottecchi mettendomi in piedi per affiancarlo.

Formo un cerchio con le mie braccia attorno alla mia testa e rimango immobile mentre sfido il suo sguardo aspettando solo il ritmo.

-Strike a pose.-

All'improvviso cambiamo movimenti mettendoci letteralmente in posa, e così facciamo quando la voce della cantante sussurra ancora. Nascondo un sorriso quando noto che riesco a cavarmela meglio di lui, ma non mollo la presa. Per tutto il brano ci sfidiamo cantando liberamente a squarciagola e praticando la celebre danza del voguing fino a rimanere senza fiato.

-Aish, che sudata.- sbuffa lasciandosi cadere a peso morto sul pavimento prima di chiudere gli occhi -Vuoi andare a mangiare qualcosa?- mi chiede, considerando che è quasi ora di cena e siamo rimasti chiusi in questa stanza per un pomeriggio intero.

Non gli rispondo, ma mi incammino verso il pc che è collegato alle casse ed imposto il brano che continua a tormentare i miei pensieri; Swan Lake tratto dal balletto Lago Dei Cigni. Lo sento borbottare qualcosa, ma quando il brano parte, la stanchezza che mi stava divorando da dentro fino a poco fa, sembra svanire nell'aria insieme alla voce di Hoseok.

"Il mio cigno nero."

Corrugo la fronte avvertendo una vocina nella mia testa che mi ricorda solo una persona, e ancora non riesco a dare forma al caos che disturba la mia quiete da quando mi ha fatto scendere dalla sua macchina.

the good side - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora