~Part 17~

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Ho tanta adrenalina nel corpo che a stento riesco a stare ferma: amo le sorprese e il fatto che Finn ne abbia organizzata una proprio per me mi riempie di gioia.

Inizio a prepararmi cercando di stare calma e smettere di tremare per l'agitazione.

Dopo i 20 minuti spesi a guardare l'armadio decido di mettere un semplice vestitino fiorato e delle Reebok classiche basse.
Non elegante ma non troppo sportivo.

Guardando l'ora dal telefono, mi dirigo in bagno per valutare come potrebbero essere acconciati i miei capelli, e finalmente mi faccio una coda bassa e la fermo con uno scrunchie bianco di raso.

Infine metto un sottile velo di trucco e sono pronta.

Finn sarebbe passato a prendermi a momenti. Sono contenta di me stessa, la prima volta nella mia vita in cui non sono in ritardo.

Sento il campanello e mi affretto ad aprire la porta, afferrando la mia borsetta che avevo precedentemente messo vicino alla porta.

Quando mi vede rimane a bocca aperta

-w-wow...s-sei bellissima.- arrossisco
-grazie, ma chiudi la bocca che entrano le mosche- rispondo chiudendogliela con l'indice.

-Allora signorina Brown, è pronta?- scherza alzando il braccio perché io lo prenda a braccetto
-Si signorino Wolfhard, mi accompagni con la sua carrozza al ballo- sí, mi sento molto Cenerentola, che era vestita di celeste ed era bionda ma comunque....si va be fa niente.
Entriamo in macchina e Finn mi prende subito la mano, io appoggio la testa sulla sua spalla.

Arriviamo davanti ad un ristorante molto lussuoso ed elegante; prendo il mio quasi ragazzo a braccetto ed entriamo.
Il cameriere ci accompagna ad un tavolino quadrato per due con una candela al centro.

Prima che mi sieda
-Permette- dice Finn con il suo bellissimo sorriso sul viso mentre mi sposta la sedia
-Grazie- rispondo, sedendomi.

Quando finiamo di pagare, usciamo dal ristorante e Finn mi prende la mano ed inizia a correre

-FINN ASPETTA MA COSA FAI?
-aspetta e vedrai, intanto corri!- capisco perché stiamo correndo, i paparazzi!
-Finn non ce la f- dico con il fiatone, ma mi blocco quando ci troviamo davanti ad una vera carrozza trainata da due cavalli bianchi, rimango senza parole
-Vieni, saliamo- dice aiutandomi con una mano a salire.
Entriamo, è bellissima, è il mio sogno. Quasi mi scende una lacrima ma mi trattengo.
-Allora? Ti piace?- mi chiede Finn
-È il mio sogno, sin da bambina. Ho sempre sognato di entrare in una carrozza con il mio principe azzurro e andare a palazzo
-Sono io il principe azzurro?
-Certamente- dico baciandolo: ha delle labbra così carnose, morbide e calde. Con lui mi sento al sicuro.
Ci stacchiamo
-Comunque è molto meglio di un palazzo, il posto in cui ti sto portando.

Mi sento come in uno di quei film anni 50, a New York, dove si poteva girare la città sulle carrozze antiche trainate dai cavalli.
Il leggero vento che ti accarezza il viso e ti scompiglia i capelli, quello che ci circonda, noi, la gente che osserva: è così bello sentirsi speciale per qualcuno, ma soprattutto per te stessa, sentirsi la star anche per poco tempo ti fa capire che la vita è troppo breve per non sperimentare tutto quello che c'è di bello nel mondo, ma la cosa più bella, è avere al tuo fianco la persona che ti fa stare bene, che ti ama e che ti supporta, perché ti senti ancora più importante ed è lì che ti rendi conto di quanto è bello.

Arriviamo a destinazione, una leggera e vicina musica sembra risuonare da qualche parte. Finn mi chiude gli occhi guidandomi attentamente e non appena arriviamo a destinazione, sono io a coprirmi la bocca per lo stupore.

Sembra un film, di nuovo: si apre davanti a noi una specie di boschetto con in mezzo un lago, sulla cui riva, Finn mi indica un telo da pic-nic con una lanterna e delle candele.

-Finn...ma cos'è questo posto?- avanzo lentamente godendomi ciò che vedo
-ricordi? io sono magico- dice con fare scenico, roteo gli occhi sorridendo
-ora dovrei dirti una cosa- mi spiega palesemente agitato, corrugo le sopracciglia e lo ascolto
-senti, mi è dispiaciuto lasciarti così quando ti stavo per chiederti quella cosa, ricordi, Charlie mi ha chiamato e non ho fatto in tempo a parlare- annuisco stando zitta
-Ecco, volevo chiederti se- dice con un po' di esitazione
-Vuoi essere la mia ragazza?- continua
Non esito ad accettare i miei occhi si illuminano e immediatamente lo abbraccio affondando nella sua camicia azzurra, quando mi stacco lo guardo negli occhi per un po' e gli stampo un bacio sulle labbra, sorridendo.
-hai organizzato tutto questo per me quando potevi semplicemente scrivermelo su un bigliettino e fare due quadratini 'sì' 'no' come i bambini. Non posso che dire di sì. Ti amo così tanto- riprendo l'abbraccio quasi emozionandomi
-Ti amo anche io Becky, è per questo che ho organizzato tutto questo, inoltre, dopo tutto quello che hai fatto per me, volevo ricambiare- sorride lievemente
-Finn, ma io non ho fatto proprio niente per te, non mi merito tutto ciò- dico muovendo la testa
-tu ti meriti tutto il bene che c'è nel mondo, e non dirlo nemmeno per scherzo, se non fossi mai venuta all'incontro io non ti avrei mai incontrata. Hai fatto anche troppo- gli dó un altro bacio e ci stendiamo sul telo insieme.

SPAZIO AUTRICE
hey everyoneeeee.
questo capitolo non mi piace molto, è troppo cringe, un giorno lo cambierò ancora.
Btw....oggi ho ascoltato tipo 3 ore, in ripetizione, le canzoni dei Calpurnia, ragazzi... SONO LA VITA e ricordatevi 'Calpurnia isn't Finn's band, the are 4 big pieces'.
Comunque....domani vado a Milano e posso finalmente andare da starbucks sksksksksksks.
Oggi sono vestita come un misto tra Ariana Grande e Millie Bobby Brown, quando non hanno voglia di vestirsi e quindi prendono la prima cosa che trovano nell'armadio hehehe.
okey basta.
a domaniiiii.
-Reb🐸

Such a dream||Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora