~Part 36~

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Finn's pov
Apro gli occhi di colpo a causa di un sogno che ho già dimenticato. Fuori è buio, ma si intravede un po' di luce, è ancora presto.

Mi alzo ugualmente per andare in bagno e, prima di entrare, accendo il mio telefono per controllare l'ora, il quale è gelato perché si trova sul pavimento, dato che ho solo una presa attaccata al comodino, e l'ho ceduta a Becky, ovviamente, l'unica rimasta era vicino alla porta, ma lo sblocco e faccio tutt'altro, dimenticandomi completamente di cosa l'avessi acceso a fare.

Quando esco dal bagno vedo che Becky si è svegliata e sta guardando il telefono, il suo viso illuminato dalla luce blu dello schermo mi provoca una risatina, lei sentendomi sposta la mano e mi guarda sbottando -che c'è?!- confusa ma subito dopo si mette a ridere a sua volta.
-nulla- rispondo tranquillamente -è solo che la luce del telefono ti fa la faccia blu, e mi fa ridere- la indico mentre striscio sul letto per raggiungerla. Mi sdraio di fianco a lei con una gamba sulle sue, coperte dal piumone, e il braccio destro sulla sua pancia.
-sembra che tu ti sia pettinato con i petardi- scherza senza guardarmi negli occhi
-ha parlato- ribatto girandomi facendo finta di fare l'offeso
-oh ma dai!- squittisce posando il telefono e abbracciandomi -non ti offendere finnieboy- finnie che?
-FINNIEBOY?- sbraito girando solo la testa
-cosa? non ti piace?- mi chiede sedendosi e agitando le braccia
-ti devo proprio rispondere?- chiedo senza risponderle, copiandola e mettendomi seduto a mia volta, con le braccia incrociate
-ah beh, peggio per te- commenta prendendo il telefono -sappi che ti ho salvato così- continua digitando qualcosa velocemente
-tu scherzi...scherzi?- chiedo preoccupato
-no per niente- ammette mostrandomi il telefono -guarda- dice soddisfatta.
Le prendo velocemente il cellulare dalle mani e rimango a bocca aperta
-ah la mettiamo così? benissimo- la sfido intento ad alzarmi per prendere il mio telefono ma, delicato come sono, inciampo impacciatamente nel mio tappeto quasi cadendo, se non fosse per le mie braccia kilometriche, avrei già la faccia spiaccicata sul parquet.

Sento Becky ridere, ma non le rispondo, mi giro lanciandole un'occhiata, camminando all'indietro
-attento che cadi un'altra volta- mi avverte portando le braccia avanti con ironica preoccupazione. Ora la picchio. Continuo a non rispondere.

Mi accovaccio e sblocco il telefono andando diretto sui contatti, scorro fino ad arrivare al suo nome, mi affretto a modificare il nome e la salvo 'beckygirl'. Stacco il telefono dal caricabatterie e le mostro il nuovo nome
-si ma almeno un'emoji, io te le ho messe!- mi rimprovera restituendomi il cellulare
-uffa!- rispondo scocciato per poi ridere.

Discutiamo un po' per il nome e poi propone
-senti, sono a malapena le 5, ma usciamo! Andiamo a vedere Vancouver la mattina presto, divertiamoci, andiamo a prenderci una cioccolata, i bar saranno già aperti! siamo giovani, è la vigilia di Natale, sarà tutto illuminato. Per favore- mi chiede inginocchiandosi con le mani unite come se stesse veramente pregando, e il labbruccio. Non resisto e accetto.

Scendo le scale per iniziare a scaricare la lavastoviglie e a preparare la colazione mentre lei si mette a posto.

La guardo venire verso di me con sguardo angelico, eccola, penso, ecco la ragazza che mi ha sconvolto la vita con così poco, non me la merito, continuo il mio pensiero con un sorriso, e sento le mie guance arrossire, senza essere notato.

Si appoggia al bancone di marmo che separa la cucina dal salotto, la guardo. Indossa la mia felpa, le sta enorme. Continuo a guardarla. È sempre più bella e pura, la più bella di tutte. È così bello vederci crescere e vedere i cambiamenti di entrambi.

Non faccio in tempo a prendere il barattolo di Nutella e il caffè che mi ferma con la mano rimproverandomi con un 'NO!' per subito dopo portarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Mi fermo un po' scioccato, mi giro per guardarla e ride. Non capisco...
-perché ridi?- chiedo riponendo ciò che avevo tirato fuori
-la tua faccia, sei così carino e buffo. Sei bellissimo Finn- dice fermandosi e tornando seria ma sempre con l'accenno di un sorriso
-tu sei bellissima! Comunque, perché mi hai fermato?- chiedo mettendomi a posto i ricci
-te l'ho detto, andiamo a prendere qualcosa al bar, tanto è aperto- prima che potessi proferire parola mi precede -ho appena controllato- conferma spostando lo sguardo sui miei capelli
-pagherei per avere i tuoi capelli, in ogni caso, vado a prepararmi- sorrido a quelle parole
-anche io vengo- e la seguo su per le scale.

Becky's pov
Sono molto contenta della mia proposta, cioè di questa uscita. Ho sempre sognato di uscire la mattina presto per ammirare la città illuminata, a Natale, con la neve, e poche anime per le strade.

Apro la mia valigia che avevo precedentemente preparato per scegliere qualcosa da mettermi.

Opto per per una felpa corta nera con il cappuccio, che però non mi lascia la pancia scoperta grazie ai miei mom jeans blu a vita alta, i miei preferiti, metto ai piedi le mie amate Dr. Martens rigorosamente nere, manca solo il mio piumino nero lucido di Moncler ed il mio outfit è completo.

Vado in bagno per acconciarmi i capelli quando sento Finn borbottare qualcosa da giù, ma non capisco cosa, non ci do peso e continuo a fare ciò che stavo facendo. Accedo il ferro per poi farmi delle morbide onde ai miei capelli lunghi biondo cenere, che non erano più così lunghi, perché li avevo precedentemente tagliati, ora mi arrivano al seno, più o meno. Non mi trucco, non ho voglia, ma va bene così, il viso libero risalta i miei occhi blu.

Scendo le scale e vedo Finn

Finn's pov
Anche se all'inizio non ne ero entusiasta, ora mi sembra un'ottima idea quella di uscire anche se presto, ci fa bene prendere un po' d'aria a quest'ora, più pulita possiamo dire, quando la città si deve ancora risvegliare: senza molte macchine, fabbriche in attività o fumo che sia.

Inizio a prepararmi frugando nell'armadio in cerca di qualcosa da indossare.

Alla fine scelgo una felpa blu e dei pantaloni morbidi di un blu più scuro, infine abbino le mie Vans del medesimo colore dell'outfit.

Finito di allacciarmi le scarpe, vado da Becky per chiedere se le piace ciò che ho scelto.

-no Finn, ma mettiteli 2 vestiti blu- scherza ridacchiando con una mano sul fianco. Le rispondo con un dito medio, lei ridendo si avvicina, si mette in punta di piedi e mi da un bacio sul naso
-dai ti prendo in giro, stai benissimo- si ricrede mentre mi abbraccia
-grazie nana- le rispondo con un sorrisetto maligno
-NON TI PERMETTERE SAI, SPILUNGONE- ribatte sottolineando l'ultima parola
-ah allora vuoi la guerra- la sfido buttandola sul letto e facendole il solletico, non sa resistere
-F-FINN HAHAHA SMETTILAAAA- dice cercando di colpire la mia schiena
-okok basta, sono stanco, ora muoviti. comunque sei bellissima anche tu- ammetto roteando gli occhi
-sì sì, lo so- dice alzandosi con il fiatone per il tanto ridere

Becky's pov
Scendiamo al primo piano e ci mettiamo i nostri giubbotti appesi all'appendiabiti, io indosso il mio Moncler nero e Finn il suo piumino blu della North Face.

Chiudiamo la serratura a chiave e usciamo senza ombrello
-cazzo!- impreca Finn -l'ombrello!- continua
-ma no non prendiamolo, è così bello- sdrammatizzo -tanto abbiamo il cappuccio
-ma si hai ragione- mi dice girandosi e prendendomi la mano.

SPAZIO AUTRICE
Ciaoooooo everyone, come state?
mi è mancato scrivere, quindi ecco a voi un nuovo capitolo yupp, non so quando uscirà, perchè essendo in montagna non c'è molto campo, btw io lo sto scrivendo il 13/06...si vedrà.
aggiornerò spesso perché come ho già detto, mi manca scrivere e ora ho più tempo.
love you
-Reb👼🏼

Such a dream||Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora