~Part 30~

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Finn's pov
La mattina seguente mi sveglio con un gran mal di schiena causato dalla mia dormita di 10 ore in una sedia scomodissima.

Cerco di far il più piano possibile per non svegliare Becky che sembra essere morta, dorme così beatamente.

Adorabile. Perfetta.

Mia madre mi starà dando per disperso quindi meglio che vada a casa a dormire ancora un po', sono solo le 6:30, in un vero letto.

Il tempo di girarmi che lei si è già svegliata.

Si Finn, effettivamente sei molto delicato, quanto un elefante in una gioielleria.

-buongiorno, scommetto che non volevi svegliarmi- dice con voce un po' impastata dal sonno
-sì, in effetti l'idea era quella- ammetto grattandomi la testa con imbarazzo
-mmh, dopo che hai fatto cadere 6 bottiglie e mezzo carrellino con le medicine era una cosa palese non svegliarmi- scherza
-hahahaha scusami
-ma non ti preoccupare, sto solo scherzando, tanto non avevo più sonno e ora che mi sono svegliata non mi riaddormenterò mai più a dire il vero sbadiglia -perché non andiamo a fare una passeggiata? sono sdraiata qui da 2 giorni, sono stanca di stare qui, mi sento una vecchietta- dice stiracchiandosi
-i-io non penso che tu possa uscire da questo letto sinceramente. Posso provare a chiedere, aspettami- rispondo iniziando a cercare un'infermiera che in questo ospedale sembrano essere solo al secondo piano, qui al terzo non c'é mai nessuno!

-ok Becky, possiamo andare, ma solo per un'oretta, massimo un'ora e mezza, non di più- riferisco gesticolando
-perfetto, non vedo l'ora, andiamo- dice alzandosi e prendendo un semplice piumino che non sembra tenere molto caldo
-non penso che ti basterà, fuori non c'è neanche un grado- ridacchio
-oh beh, allora lasciami prendere un giubbotto più pesante, credo di avercelo.

Becky's pov
Uscendo dalla porta dell'ospedale mi sento stordita e acciaccata, come se un camion mi fosse appena venuto addosso.

Un vuoto dentro, qualcosa di mai provato prima, una sensazione nuova, per niente piacevole.

Anche se la presenza Finn mi tranquillizza un po' da tutti i miei pensieri: quando sono con lui mi sento, non so...diversa, in senso buono, mi sento protetta, le sue braccine che mi avvolgono mi danno un senso di calma e di protezione.

Insomma, la sua presenza mi piace.

Inizia a nevicare e il freddo inizia a farsi più pungente di quando non lo fosse già prima, io e Finn ci facciamo più vicini per tenerci caldo a vicenda, il che non serve a nulla, penso che sia solo una scusa per stare più vicini.

Il silenzio inizia ad imbarazzarmi, ho voglia di parlare
-dai allora finna pinna, raccontami qualcosa di te- da dove ho tirato fuori quel nome?
-come mi hai chiamato?- dice sgranando gli occhi
-non lo so, mi è venuto fuori spontaneamente, perché? cos'è?- chiedo confusa ed emozionata allo stesso tempo
-mi-mi chiamavi così quando eravamo...non importa, mi chiamavi così, ogni tanto- risponde sforzando un sorriso
-oh, okey, comunque dai, forza, raccontami qualcosa- mi invita mentre si sfrega le mani
-allora vediamo....ah si, faccio parte di una band che si chiama Calpurnia- dice con la più totale calma
-DAVVERO? E COSA FAI?- chiedo fermandomi con un saltino ed esaltandomi
-haha beh, canto e suono la chitarra- ammette
-oddio che bello!!! allora un giorno puoi farmi sentire qualcosa!- esclamo entusiasta

Finn's pov
Mi è appena venuta in mente un'idea...

SPAZIO AUTRICE
ragazzi sono viva!!!
allora come state? io benissimo, non ho aggiornato perché nell'hotel in cui ero non c'era molto segnale ma ora sono tornataaa!!!!
-Reb🪐

Such a dream||Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora