~Part 38~

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Finn's pov
Sono le 7:20 e sto facendo colazione, sono distrutto ancora, ma devo andare a prendere il regalo di Becky.

Non faccio in tempo ad uscire di casa che mi arriva una chiamata di gruppo dal gruppo dei ragazzi di stranger things.
inizio videochiamata
F: ciao ragazzi, buon Natale!
Dopo gli auguri da parte di tutti interviene Caleb
C(Caleb): dubitavamo che rispondessi, buon Natale anche a te Finn, ma che ci fai sveglio a quest'ora?
F: sto andando a prendere il regalo di Becky
M(Millie): oh che bello, cosa le hai preso?- chiede curiosa Millie
F: le ho preso un cucciolo, che ne pensate?
T(tutti): awww
N(Noah): che razza?
F: un Beagle
G(Gaten): serve a tutti un fidanzato come te amico- così dicendo, provoca una risata di gruppo
S(Sadie): ma quando ce la fai conoscere?! insomma, ci parli sempre di lei ma non ce la presenti mai- squittisce Sadie
M: esatto!! io voglio conoscerla!
T: sii
F: ragazzi vi prometto che dopo le feste ci troviamo tutti a New York e ve la presento
N: ottimo!
F: bene ragazzi, vi saluto, buon Natale ancora
T: ciao Finn, buon Natale
fine videochiamata

Hanno ragione, me lo chiede sempre anche Becky, ma non è così semplice, viviamo quasi tutti in posti diversi, un giorno ci riusciremo.

Continuo per la mia strada affrettando il passo per paura che Becky si possa svegliare prima che arrivi a casa.

Arrivo velocemente all'allevamento in perfetto orario. Vedo una signora magra sulla sessantina, forse sulla cinquantina ma portati male, che si avvicina salutandomi con una mano ed un sonoro 'buongiorno', da lontano. Le spiego il perché della mia visita e mi accompagna subito al recinto, ci sono un sacco di cuccioli, mi viene in mente la prima volta che vidi Rosie, il mio cagnolino, e mi commuovo al punto che mi scende una lacrima solitaria, la quale mi affretto ad asciugare per non essere visto.

La signora, che sembra avere un accento italiano, mi mostra la cagnolina, la prende in braccio e me la fa tenere, profuma di latte. Mi esce uno spontaneo 'è perfetta', dopo essermi commosso una seconda volta.

Mi accompagna nuovamente all'interno dello stabilimento per il pagamento, le faccio l'assegno e successivamente mi da una borsa con tutto il necessario, ringrazio e mi affretto a tornare a casa.

Arrivato a casa penso a dove mettere la cagnolina per non farla vedere a Becky, quando vedo subito dopo uno scatolone abbastanza grande da contenerla, sul pavimento, lasciato lì da Nick durante il trasferimento che, in realtà, non è mai avvenuto.

Faccio dei buchi al cartone per l'aria e la metto delicatamente all'interno tranquillizzandola con delle carezze e parole dolci.

Sono già le 9, quindi decido di preparare la colazione e poi di svegliare Becky.

Prendo il preparato per i pancake e lo verso poco alla volta nella pentola calda. Finito questo passaggio decoro i dolci con lo sciroppo d'acero, e aggiungo una ciotolina di frutti di bosco a parte. Metto tutto in tavola e corro a svegliarla per non far raffreddare niente.

Salgo in camera e apro la porta, eccola lì, sta dormendo così beatamente che quasi mi dispiace svegliarla, ma devo. Mi avvicino al letto e le accarezzo la guancia dolcemente fino a che non si sveglia
-buongiorno- dico sedendomi vicino a lei.

Becky's pov
Mi sveglio con il tocco della mano di Finn sulla guancia e il suo buongiorno, il sogno di tutte immagino
-È NATALE!!!!- mi alzo di scatto baciandolo mentre gli prendo il viso tra le mani.

Scendo di corsa le scale urlando già dal piano di sotto 'muoviti!'. Appena arrivo in cucina vedo tutto acceso e la colazione preparata, è tutto perfetto. Mi porto le mani alla bocca per lo stupore e sento dirmi da dietro le spalle
-buon Natale piccola!- mi giro e l'immagine di Finn con un capellino rosso natalizio non fa altro che farmi ridere e piacere
-buon Natale a te Finn- gli rispondo abbracciandolo forte forte -grazie- dico alzando la testa per guardarlo.

Mi stacco per preparare il the per lui e il cappuccio per me, ma vengo fermata
-siediti tu, faccio io stamattina- mi dice spostandomi la sedia
-ma grazie signorino Wolfhard, come mai tutta questa galanteria oggi?- chiedo confusa ma ammaliata
-è Natale, e poi tu fai sempre così tanto per me, dovevo sdebitarmi- dice prendendo le tazzine
-ma vieni qui- dico, e lui si avvicina, gli do un bacio pieno di significato, di gratitudine e felicità.

Finiamo di fare colazione e non perdiamo tempo per mettere le nostre canzoni natalizie e aprire i regali. Prima che prendessi il pacco che avevo avevo addocchiato, Finn mi passa uno scatolone
-apri prima questo- mi dice inginocchiandosi vicino a me.

Aprendolo noto un qualcosa che sembra morbido e sembra muoversi. Mi alzo per guardare meglio e vedo che all'interno c'è un cucciolo
-no- ripeto più volte con stupore e le lacrime agli occhi -oh no, tu non hai- continuo senza finire la frase per la commozione.

La prendo in braccio e mi lecca il naso, scoppio in lacrime con lo sguardo di Finn contento e altrettanto commosso.

Continuo a guardarla senza parlare, solo emettendo dei versi incomprensibili. Ad un certo punto riesco solo a dire
-Finn io non- singhiozzo -io non so cosa dire, grazie non è abbastanza- continuo stringendolo in un abbraccio tanto forte da mancargli il fiato
-Becky, per te questo e altro, te la meriti- mi tranquillizza -a proposito, non ha un nome- alzo lo sguardo con le lacrime ancora sulle guance -avanti, scegline uno- mi dice asciugandomi le lacrime
-oddio- dico tirando su con il naso -mi cogli impreparata- singhiozzo mentre penso -no però c'è un nome- mi ricredo
-sarebbe?- chiede Finn curioso accarezzandole la testa delicatamente
-Chloe, ho sempre desiderato chiamare mia figlia Chloe- così dicendo gli provoco una risatina -e lei è la mia bambina!- dico alzandola a modi Simba e facendo dei versi
-mi sembra perfetto- dice asciugandosi la lacrima di fretta pensando di non essere notato
-guarda che ti ho visto- gli riferisco alzando il sopracciglio
-che cosa? non ho fatto niente- dice senza guardarmi e alzando le spalle con le mani in tasca
-sì dai, facciamo finta di niente- lascio perdere
-non capisco, comunque vado a mettere la traversina- cambia discorso
-apri prima il tuo regalo- gli propongo lasciando esplorare Chloe.

Finn's pov
Sono entusiasta della reazione di Becky, non mentivo, se la merita davvero, e non mi importa cosa mi ha regalato, lei va oltre ogni regalo.

-mi scuso in anticipo perché il mio regalo non sarà mai comparabile al tuo- mi avverte portando le mani avanti
-non ti devi preoccupare, mi hai già fatto un bellissimo regalo al compleanno, e tu poi sei abbastanza- la rassicuro
-tieni Finn, buon Natale honey- mi dice felicemente.

Apro il pacchettino e trovo due biglietti, uno è un augurio, e l'altro è un biglietto aereo, a dire il vero sono due, per la Sardegna, in data 7 agosto. Ho sempre desiderato passare un'estate in un'isola italiana, in particolare, appunto, la Sardegna. Quanto sono grato per questa ragazza.

Mi alzo in piedi di scatto con gli occhi puntati addosso di Becky che mi guarda con le mani a lato del viso che mostrava gioia, eccitazione e pura, sincera felicità; inizio a saltare come se fosse un bambino facendola ridere a crepapelle, e facendo girare Chloe che mi guardava muovendo la testa a destra e a sinistra non capendo.

E passiamo il Natale così...come due bambini, saltando, mangiando schifezze, guardando film strappalacrime e classici di Natale, abbracciati, innamorati e soprattutto speranzosi, sognanti, per il futuro, per tutte le esperienze che ci riserverà la vita. Ed è così, che ho capito davvero, per la prima volta in 17 anni, cosa vuol dire quella parola famosa che tutti conoscono ma che nessuno osa nominare propriamente, ancora in parte sconosciuta: 'amore', avere le farfalle nello stomaco, avere due cuori sincronizzati e avere, per la prima ed ultima volta, per davvero, quella luce negli occhi che solo la persona più speciale del mondo è capace di farti venire, e, devo dire, che è la cosa più bella del mondo. Tutti dovrebbero avere quella persona tanto speciale quanto unica che riesca a farti sentire amato, che anche solo con uno sguardo riesca a capirti senza parlare, e farti essere te stesso in ogni situazione, alla quale aprire il proprio cuore e avere cura di lei. Dire per la prima volta 'ti amo' è speciale, i baci rubati sono speciali, quelle litigate inutili, evitabili, sono speciali, la vita è speciale: piena di momenti indimenticabili che VANNO vissuti al massimo. Tutte le risate e i sorrisi sinceri sono speciali. Tutto è speciale se vissuto al massimo, e sognando, non bisogna mai smettere di sognare, è indispensabile, sognare e credere, credere fino in fondo. La speranza è l'ultima a morire.

the end

Such a dream||Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora