Passarono altri due giorni e di suo padre non c'era nessuna traccia, Carl sospirò rattristato.
Negan era sdraiato al suo fianco, un braccio stretto possessivamente intorno alla sua vita esile.
Carl lasciò cadere il capo sul petto dell'Alpha e questo gli accarezzò i capelli scuri, la mano di Negan era grande e calda.
Negan se lo trascinò sopra e si mise ad accarezzargli la schiena, aveva scoperto che quel gesto rilassava l'omega, quindi ogni volta che lo sentiva sospirare si metteva a coccolarlo in quel modo.
Carl alzò lo sguardo e lo puntò su Negan, occhi azzurri in occhi neri, l'Alpha alzò a sua volta il capo e baciò l'omega sulla fonte, le guance di Carl si imporporarono leggermente, diventarono rosse come ciliegie non ancora mature.
Carl si sollevò e rotolò di lato, si lasciò cadere sulla schiena e si mise a fissare il soffitto candido, rinunciò all'idea di tornare a letto, anche se quelle coperte erano così calde ed accoglienti, per non parlare del corpo vicino al suo.
Si sedette sul bordo del letto e poi si mise in piedi, subito venne colto da un conato di vomito, corse in bagno e si chiuse la porta alle spalle, poi si piegò sul water.
Sentì le mani calde di Negan su di sé, l'Alpha prese a muoverle sulla schiena del ragazzo, piccoli cerchi concentrici, così come piaceva a lui.
"Butta fuori tutto" Gli sussurrò l'Alpha.
Carl si lasciò cullare da quella voce.
Carl alzò il viso dalla tazza solo dopo qualche minuto, le labbra sporche e gli occhi rossi, non aveva pianto per miracolo.
Negan si alzò, prese un pezzo di stoffa e lo bagnò con un po' di acqua fredda, tornò da Carl e gli pulì il viso.
"Grazie" Sussurrò Carl, la gola in fiamme e l'aria stanca.
"Dovresti farti dare un'occhiata da Carson, non vorrei che tu ti ammalassi" Gli consigliò Negan, Carl annuì e si mise faticosamente in piedi, la testa gli doleva terribilmente.
"Lo farò" Negan gli sorrise e poi gli lasciò un bacio in fronte.
Si alzò in piedi e si sgranchì le braccia e le gambe.
"Oggi andrò in ricognizione, abbiamo bisogno di provviste, l'inverno sta arrivando" Carl si rimise in piedi ed uscì dalla stanza.
Un uomo venne a chiamare Negan pochi istanti dopo, Carl salutò l'Alpha e questo ri raccomandò di andare dal medico.Un'ora dopo Carl si vestì ed uscì dalla stanza di Negan, fece le scale e raggiunse lo studio di Carson, bussò alla porta ed entrò solo quando ebbe il permesso.
La sala d'attesa era vuota, la porta che dava sullo studio si Carson era aperta, così Carl entrò.
All'interno dello studio, sdraiata sul lettino c'era una ragazza, aveva un brutto taglio su una gamba, Carson la stava ricucendo con attenzione.
"Buon giorno Carl" Lo salutò allegramente il medico, la ragazza gli rivolse un cenno con il capo.
"Giorno" Carson prese una benda da uno dei tanti cassetti ed avvolse il polpaccio della ragazza, fissando il tutto con una graffetta.
"Tienila coperta per almeno una settimana, se puoi non faticare" La ragazza lo ringraziò e se ne andò zoppicando.
"Siediti" Carl si sedette sul lettino e prese a scalciare.
"Allora, qual è il problema?" Domandò il medico sempre con tono gentile e pacato.
Carl si schiarì la voce.
"Ecco, è da un po' di tempo che ho dei frequenti mal di testa, questa mattina ho vomitato..." Il medico prese nota su un piccolo block-notes.
"Mi sto ammalando?" Domandò il ragazzo davanti all'aria imperturbabile dell'uomo.
Il medico scosse il capo e si alzò, prese a camminare per la stanza, le mani dietro la schiena e stampata in viso un'espressione colpevole, come se fosse colpa sua il malessere di Carl.
"No, non ti stai ammalando" Lo rassicurò il medico, Carl allora si domandò a cosa fosse dovuta l'aria preoccupata dell'uomo.
"E allora che cos'ho?" Domandò il ragazzo preoccupato.
Carson si avvicinò ad un cassetto ed estrasse una scatola rosa, tornò verso Carl, ma esitò quando se lo trovò davanti.
Il medico sospirò e porse la scatola all'omega.
Carl chinò il capo e lesse ciò che v'era scritto.
Pregnancy Test.
Riportò la sguardo sul medico, sentì il sangue smettere di scorrere e sbiancò innaturalmente, trattenne un brivido.
Carson gli strinse una spalla e lo accompagnò alla porta e gli passò una mano tra i capelli scuri.
Quella mattina Carl aveva dimenticato il cappello di suo padre.
"Andrà tutto bene" Lo rassicurò il medico, Carl annuì poco convinto, infilò la scatola nella tasca dei pantaloni e la coprì con la felpa lunga.
Fece le scale in senso opposto, al terzo piano incontrò Maggie e Julian, la ragazza teneva in braccio la piccola Judith.
Quando la bimba vide il fratello prese a muovere le braccia cicciottelle, provò addirittura a pronunciare il suo nome, ma questo uscì storpiato.
"Judith guarda chi c'è" Disse Maggie avvicinando la bimba a Carl, il ragazzo fece per afferrarla, ma quando la vide, così piccola, così bambina cambiò idea e proseguì per la sua strada.
"Mi spiace... ora... non ho tempo" E salì le restati rampe di corsa.
Raggiunse la stanza di Negan e vi si chiuse dentro terrorizzato.
Tirò su con il naso ed estrasse la scatola dalla tasca, le mani tremavano terribilmente, si guardò attorno, come se da un momento all'altro Negan potesse comparire dal nulla.
Carl prese un grosso respiro e camminò verso il bagno, vi entrò e si chiuse la porta alle spalle.Negan spaccò la testa di un vagante, in quel luogo fortunatamente non ve n'erano molti, erano stati tutti uccisi o semplicemente avevano cambiato zona, alla ricerca di prede.
Avevano trovato molti viveri, e dodici casse di whisky, in più bende e diversi medicinali, quelli sarebbero serviti a Carson.
Simon gli si avvicinò con un sorrisetto stampato in viso, certe volte Negan gli avrebbe spaccato la faccia, ma non era quello il giorno.
"Credo sia ora di tornare" Suggerì Simon.
Negan lo fulminò con lo sguardo, colpì il cadavere del morto e tornò verso il furgone.
Simon lo seguì e si sedette al suo fianco, l'Alpha poggiò il mento sulle mani e guardò la strada correre veloce sotto i suoi piedi.
Simon gli posò una mano sulla spalla, Negan la scostò scocciato.
Tornarono al Santuario ormai a pomeriggio inoltrato, il sole era calato, ma non era ancora completamente buio.
Ad attenderli trovarono Maggie e Carol, le due donne sembravano arrabbiate.
Negan scese dal furgone e si avviò verso l'entrata, si stupì quando vide Maggie venirgli in contro, quando furono abbastanza vicini vide la ragazza caricare un pugno e pochi secondi dopo lo sentì secco contro il proprio mento.
Negan indietreggiò d'istinto e si portò una mano davanti al viso, quando la guardo la trovò sporca di sangue. Maggie gli aveva spaccato il labbro inferiore.
"CHE COSA GLI HAI FATTO?" Gridò lei.
Carol raggiunse subito l'amica ed incrociò le braccia davanti al petto.
Negan le guardò con un sopracciglio alzato.
"Prego?" Domandò un po' seccato, alcuni uomini avevano iniziato a fissarli, l'Alpha fece cenno loro di sparire e questi si dileguarono con la coda fra le gambe.
"Carl. Oggi era sconvolto" Si limitò a dire la mora, uno sguardo poco rassicurante stampato in volto.
"Sono stato fuori tutti il giorno e non ho ancora il potere di leggere nelle menti altrui, quindi se tu potessi essere un po' più specifica te ne sarei estremamente grato" Maggie lo guardò infuriata, ovviamente si stava prendendo gioco di lei.
"L'ho incontrato sulle scale, avevo in braccio Judith, lui prende sempre in braccio sua sorella, questa volta non è stato così, era bianco come un cencio e quando l'ha vista è scappato via" Negan sospirò.
"Hai provato a parlargli?" Maggie scosse il capo e Carol le andò in aiuto.
"Non vuole vedere nessuno. Perciò ora tu vai da lui e risolvi la situazione" Disse la donna, un ordine chiaro e coinciso.
Negan non apprezzò quel tono, ma ci passò sopra, comprendendo la loro preoccupazione.
Superò le due donne ed entrò nel Santuario, i suoi uomini erano a lavoro, chi cucinava, chi riparava vecchi oggetti e che sistemava le armi.
Negan salì in fretta le scale, molti dei suoi uomini si inginocchiarono quando lo videro passare, l'Alpha non li degnò nemmeno di uno sguardo.
Raggiunse la porta che dava sulla sua stanza, l'aprì e si infilò nella camera da letto, silenzioso come un gatto.
Cercò Carl con lo sguardo, non lo trovò.
La stanza sembrava vuota, come se nessuno vi fosse più entrato.
Mosso dall'istinto si avvicinò alla porta del bagno, vi avvicinò l'orecchio ed ascoltò.
Silenzio.
Aprì la porta e diede un occhiata in giro, la tenda della doccia era tirata, eppure non v'era lo scorrere dell'acqua.
Si avvicinò di soppiatto e scostò la tenda con il maggior riguardo possibile.
Trovò Carl seduto all'interno della vasca, era svenuto, il viso ricoperto di lacrime salate.
Vide qualcosa sulla ceramica fredda, probabilmente era scivolato dalle mani del ragazzino, all'inizio non capì la natura di quell'oggetto, ma poi la sua mente si illuminò.
In un angolo, nascosto dietro al water c'era una scatola rosa, un test di gravidanza.
Negan si chinò di fianco alla doccia ed allungò un braccio, il test era girato con la base rivolta verso l'alto, quindi il risultato era nascosto all'Alpha.
Negan lo afferrò, si concesse il tempo di prendere un grosso respiro e poi lo girò.
Un più rosa svettava sul piccolo schermo ovale.
Positivo.
Il test era positivo.
"Carl..." Lo chiamò con gentilezza ed il ragazzo si destò dal suo sonno.
Puntò lo sguardo triste su Negan, poi lo strinse forte in un abbraccio, abbraccio che l'Alpha non gli negò.
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Omega
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Il gruppo di Rick Grimes si aggira per i boschi, per le strade, ovunque per fuggire ai vaganti. Una notte durante la fuga il gruppo si ritroverà braccato, catturato e sottomesso da un nuovo Alpha, un Alpha...