Negan tornò nella propria stanza qualche ora dopo aver finito di cenare.
Aveva parlato con alcuni beta e diversi Alpha, cercando di raccimolare più informazioni possibili riguardo la notte prima dell'incidente ma, nessuna delle guardie aveva notato nulla di strano, si erano semplicemente date il cambio come ogni altro giorno.
Non aveva visto Carl a cena, così aveva pensato di portargli da mangiare.
Teneva tra le mani un piatto ricolmo di uova e pancetta, con qualche patatina fritta. La cuoca si era raccomandata affinché l'omega mangiasse qualcosa, continuava a ripetere che era troppo magro per un ragazzo della sua età.
Quando entrò nella stanza trovò Carl seduto sul letto, sembrava felice, un piccolo sorriso era stampato sulle labbra sottili e rossastre, non sembrava essersi accorto della presenza dell'Alpha.
Negan si avvicinò con cautela, non volendo rischiare di spaventare il ragazzo e posò il piatto sul comodino. L'omega si voltò attirato dal rumore, rilassò lo sguardo quando si rese conto che il nuovo arrivato era semplicemente Negan, lo salutò con un sorrisetto stampato in viso.
"È negativo" Disse semplicemente il ragazzo. Negan sorrise, non era contento di quella notizia, ma vedere l'omega così felice gli aveva impedito di rattristarsene.
"Mi spiace" Riprese Carl, Negan lo guardò non capendo a cosa si riferisse.
"So che volevi un figlio..." L'Alpha gli carezzò i capelli e si sedette al suo fianco.
"Hai ragione, si, volevo dei figli, ma non voglio renderti triste. Sei giovane e non voglio che tu ti senta legato a me, forse tra un paio d'anni troverai l'amore della tua vita e voglio che sia con lui che tu costruisca una famiglia" Carl gli sorrise, si sentiva in colpa, si sentiva tremendamente in colpa e la gentilezza con cui Negan lo stava trattando servì solamente a peggiorare le cose.
"Grazie" L'Alpha si lasciò cadere di schiena sul materasso e sospirò affranto, in realtà lui desiderava quel ragazzo, lo voleva al suo fianco, ma non poteva obbligarlo, o meglio avrebbe potuto, ma non sarebbe stato giusto.
"E poi tuo padre mi avrebbe fatto a pezzi" Carl ridacchiò.
Si, suo padre lo avrebbe riempito di proiettili e poi lo avrebbe appeso per i piedi alla recinzione, ma poi Carl lo avrebbe odiato per sempre.
"Saresti un bravo papà" Commentò l'omega.
L'Alpha si voltò verso di lui e afferrò una sua mano candida.
Carl si lasciò cadere al suo fianco.
"Perché dici così?" Carl arricciò le labbra in un sorriso vago, poi chiuse gli occhi azzurri come il mare.
"Una sensazione... sono un omega, le capisco queste cose" Borbottò il giovane.
Carl odiava quel lato di sé, il lato che desiderava solamente rimanere per sempre al fianco di Negan.
L'Alpha portò una mano contro la guancia dell'omega e gli carezzò le labbra con il pollice.
A Carl tornò in mente la conversazione che aveva avuto con Simon, pensò fosse il caso di informare Negan.
Il beta si comportava in modo molto strano, era arrivato addirittura a sospettare che fosse stato lui ad aprire le porte e a fare entrare i vaganti.
"Simon è strano... non mi piace" Negan sbuffò dalle narici.
"Neanche a me piace, ma è con me dall'inizio di tutta questa merda, sa come trattare i nostri nemici ed è un consigliere affidabile, fino ad ora non mi ha dato problemi" Rispose l'alpha.
Carl scosse il capo.
L'Alpha portò lo sguardo su di lui, l'omega aveva lo sguardo puntato al soffitto, distante e pensieroso.
"Non ti fidi di lui?" Carl scosse il capo e si mise a sedere, incrociò le gambe e fissò Negan dall'alto.
"No, non voglio fare insinuazioni ma... non hai pensato possa essere stato lui ad aprire la porta?" Negan annuì, la cosa stupì l'omega.
"Oh si, ma ho già controllato, ha passato la notte a bere con alcuni Alpha, ha un alibi di ferro, certo potrebbero avermi mentito e se lo hanno fatto io lo scoprirò e la pagheranno. Devo solo aspettare che qualcuno si faccia avanti, personalmente non credo che nessuno non abbia visto niente, è assurdo e praticamente impossibile. Lo terrò d'occhio" Carl sospirò rincuorato da quelle parole.
Negan gli carezzò un ginocchio e si stiracchiò, tese le braccia sopra le testa e fece altrettanto con le gambe, che prima erano a penzoloni.
Carl lesse la tristezza nei suoi occhi, si sentì colpevole come non mai.
Gli salì sopra e si mise a cavalcioni su di lui, seduto proprio sul suo inguine. L'Alpha lo guardò con un sopracciglio inarcato e un sorrisetto malizioso stampato in viso.
"Sei triste e io sono il responsabile della tua tristezza" Negan gli mise le mani sui fianchi e gli pizzicò la pelle ancora coperta dalla maglietta.
"Conosco un modo per farmi tornare il buon umore, ma non credo sia il caso..." Disse Negan, spingendo verso l'alto il bacino.
Carl arrossì, ma non si scostò dal corpo di Negan.
Si lasciò cadere su di lui e gli strinse le braccia al collo, posò la testa sul suo petto, l'orecchio sinistro premuto contro la maglietta scura dell'Alpha, poteva sentire il cuore di Negan battere lentamente sotto di sé, il sangue scorrere ed il suo respiro caldo contro i capelli scuri.
Negan gli posò le mani sulla schiena e prese ad accarezzarla lentamente.
"Sai, quando ti ho visto la prima volta pensavo mi saresti saltato alla gola, non certo che ti saresti fatto coccolare" Disse Negan sbuffando una risata.
Carl gli posò con forza le mani sul petto e si tirò a sedere, lo sguardo accigliato e gli occhi che sprigionavano saette.
"Io non mi faccio coccolare!" Negan sorrise e prese a tamburellargli sulla schiena.
Carl buttò gli occhi al cielo e tornò contro il petto di Negan.
"Forse un pochino" L'Alpha gli accarezzò i capelli.
"Ti manca tuo padre?" Carl annuì, Rick gli mancava terribilmente, non erano mai stati così lontani, eccetto all'inizio di tutto, quando erano stati costretti a scappare lontano dalla città e dall'ospedale in sui era ricoverato Rick.
"Hai paura che gli possa succedere qualcosa di male?" Carl scosse il capo, non temeva per l'incolumità del padre, Rick se la sarebbe cavata.
Sempre.
"Sono sicuro che tornerà presto" Carl annuì.
Sperava che presto sarebbe tornato, voleva abbracciarlo e raccontargli tutto quello che gli era successo.
"Sai, pensavo di chiedere a tuo padre di rimanere" Carl si tirò a sedere e guardò Negan negli occhi.
"Perché?" L'Alpha scosse il capo.
"Mi sto affezionando a voi, il piccolo angelo mi mancherebbe terribilmente ed anche il suo sexy fratellino e poi se non sbaglio non avete un luogo dove andare" L'omega annuì, ormai viaggiavano da mesi, ma tutti sapevano che non potevano continuare in quel modo, un giorno si sarebbero trovati davanti una mandria e sarebbero stati sopraffatti.
"Mio padre non si sottometterà mai a te" Sussurrò Carl consapevole.
Negan annuì, lo sapeva, Rick era un leader nato.
"Come sai ho dei consiglieri. Uomini di cui mi fido e a cui affiderei la mia vita, Rick potrebbe entrare a farne parte" Avrebbe potuto, certo che avrebbe potuto.
"Dovresti parlarne con lui, io non posso prendere questa decisione" L'Alpha sorrise e gli scompigliò i capelli.
"Lo capisco" Negan si scostò dal Carl e prese il piatto che aveva lasciato sul comodino, afferrò una forchetta d'acciaio e la passò al'omega.
"Mangia, sei cosi gracile che potresti spezzarti al minimo colpo di vento" Carl lo guardò imbronciato, detestava quando le persone gli affibbiavano quell'aggettivo, era magro, ma per nulla gracile, avrebbe potuto spezzare un braccio ad uno degli Alpha di Negan se solo avesse voluto.
"Non sono gracile" Disse per poi afferrare il piatto.
Il profumo di pancetta raggiunse subito le narici e gli provocò immediata salivazione.
Si portò alle labbra una forchettata di uova e la inghiottì senza quasi sentirne il sapore, non mangiava dalla sera prima ed era affamato.
"Il piccolo angelo come sta?" Domandò Negan dopo interi attimi di silenzio.
Carl si girò, le bocca piena di cibo, inghiottì prima di rispondere alla domanda dell'Alpha.
"Bene, dorme quasi tutto il giorno e mangia moltissimo... di solito non trovavamo mai abbastanza cibo, ora metterà su un po' di peso" Disse Carl.
Negan gli si avvicinò e gli leccò il labbro, assaporò il sapore dolce delle labbra di Carl, l'omega gli posò una mano sulla guancia e lo attirò a se intensificando il bacio.
Qualcuno iniziò a bussare contro la porta, interrompendo quel tenero momento.
L'Alpha si scostò da Carl e gridò di entrare.
Simon spalancò la porta e puntò lo sguardo sui due occupanti della stanza, fulminò Carl con lo sguardo.
"Spero sia qualcosa d'importante" Ringhiò Negan, attirando su di sé lo sguardo astioso del consigliere.
Il beta ghignò.
"Sono tornati"
STAI LEGGENDO
Omega
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Il gruppo di Rick Grimes si aggira per i boschi, per le strade, ovunque per fuggire ai vaganti. Una notte durante la fuga il gruppo si ritroverà braccato, catturato e sottomesso da un nuovo Alpha, un Alpha...