Epilogo:

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Note a fondo pagina: Importante

6 Anni dopo:

Carl dormiva con la testa poggiata sul petto del compagno.
Il petto di Negan si alzava e si abbassava ritmicamente e con lentezza, l'omega prese a lasciargli alcune carezze sul ventre piatto, aveva scoperto che l'Alpha soffriva il solletico in quel particolare punto e ogni mattina Carl lo svegliava in quel modo.
"Ancora cinque minuti..." Sussurrò Negan carezzandogli i capelli scuri. Carl sbuffò una risata e gli morse una spalla.
"Tra due minuti verranno loro a svegliarti..." Disse Carl strusciando il viso contro il collo di Negan.
L'Alpha sollevò le sopracciglia e si portò le mani davanti al viso, sbuffando stanco.

"Perché non possono dormire come tutte le persone normali?" Domandò Negan mettendosi a sedere.
Il lenzuolo leggero scivolò sinuosamente sul petto dell'uomo e arrivò a coprirgli le parti basse, lo stesso fece per Carl.
"Sono bambini!" Esclamò Carl divertito baciando il compagno sulla guancia.
Negan lo afferrò per le spalle e se lo ritirò addosso, il ragazzo prese a dimenarsi ridendo e scalciando.
"Credo di aver capito da chi hanno preso..." Sussurrò l'Alpha contro l'orecchio dell'omega.
Un brivido percorse l'intera schiena di Carl e poi giunsero alla base del collo, dove svettava la cicatrice di un morso, tante mezze lune biancastre.
"E io credo di aver scoperto da chi hanno imparato la parola fottere, o cazzo o molte altre che non dovrebbero conoscere..." Iniziò il ragazzo facendo ghignare il compagno.
"Devi ammetterlo, sono adorabili" Disse Negan baciandogli il collo.
"Non quando vanno ad abbracciare il nonno e lo salutano chiamandolo vecchio bastardo!" Esclamò Carl incrociando le braccia davanti al petto.
"Dannazione! Ora ricordo perché non mi volevo più sposare..." Sussurrò Negan divertito, appoggiando le mani sui fianchi di Carl.
Prese a sfiorarli con delicatezza, risalendo e scendendo lentamente, fino a raggiungere le natiche piccole e sode.
"Oh no, non ci pensare nemmeno. Niente sesso mattutino" Carl provò a scostarsi dal compagno, ma questo lo imprigionò sotto di se con un movimento veloce dei fianchi, con una mano gli intrappolò i polsi contro il materasso, mentre con l'altra prese a tastare la pelle pallida dell'omega.
"Ho detto di no! Non puoi sempre averla vinta!" Esclamò il ragazzo cercando di divincolarsi senza ottenere nessun risultato.
Nonostante fossero passati anni non riusciva ancora a liberarsi dalla presa di Negan, semplicemente non ci riusciva.
"In realtà posso e vuoi sapere perché?" Carl buttò gli occhi all'indietro e sbuffò dal naso.
"Perché tu sei il mio Alpha" Sussurrò il ragazzo in risposta.
Negan sorrise divertito e si chinò a lasciargli un bacio sulle labbra rosse e morbide.
"Good boy" La porta della stanza venne spalancata in quell'istante e due bambini dai capelli scuri entrarono correndo.
Saltarono sul letto ed esclamarono in coro.
"Buon giorno papà!" Carl guardò divertito Negan e poi fece segno di no con l'indice. Niente sesso mattutino caro mio.

L'Alpha buttò gli occhi al cielo e si spostò da sopra il compagno, avvolgendogli un braccio intorno alle spalle.
Carl puntò lo sguardo sui due figli.
I bambini erano completamente identici, grandi occhi azzurri e capelli neri, avevano lo stesso naso di Carl, piccolo e delicato, mentre le labbra erano indubbiamente di Negan.
I piccoli ormai avevano cinque anni, l'omega aveva tenuto il conto su una piccola agenda.
Carl in concordanza con Negan aveva deciso di chiamare il primo Morgan, come l'uomo che aveva salvato suo padre appena risvegliatosi dal coma ed il secondo Andre, come il primo ed unico figlio di Michonne.
La donna aveva molto apprezzato quel gesto.
"Ciao piccole pesti!" Esclamò Carl stringendoli in un abbraccio.
I bambini erano due Alpha sani e forti, Negan era estremamente fiero di ciò, ma lo sarebbe stato anche se i due si fossero rivelati degli omega, oppure dei semplici beta.
Morgan si ribellò subito, cercò di sfuggire alla presa dell'omega, ma una volta libero venne immediatamente acciuffato da Negan, che lo strinse contro il proprio petto ed iniziò a scompigliargli i capelli neri.
Andre era molto più dolce e socievole, se solo avesse potuto sarebbe rimasto attaccato a Carl per tutto il giorno.
"Il nonno ci ha mandato a chiamarvi!" Esclamò Morgan saltando sul letto.
Negan si lasciò cadere contro la spalla di Carl e gli lasciò un bacio sul collo.
"Lo sapevo che quel vecchio bastardo centrava qualcosa..." Carl fulminò in compagno con lo sguardo e gli tirò uno schiaffetto sul braccio.
"Negan!" Lo rimproverò il ragazzo.
L'Alpha sbuffò divertito e si mise in piedi, completamente nudo.
Carl e Andre si voltarono l'uno verso l'altro e si misero a fissare le coperte, mentre Morgan sembrava essere completamente a proprio agio.
"Andiamo Carl! Mi vedi nudo tutte le notti, possibile che tu non ti sia ancora abituato?" L'omega lo trucidò con lo sguardo e si alzò a sua volta, si avvolse il lenzuolo intorno alla vita e si diresse in bagno.
La sera prima aveva già preparato degli abiti puliti, quindi non gli rimase altro da fare che infilarli, non prima di essersi dato una sciacquata veloce.
Quando uscì dal bagno i suoi tre uomini erano già pronti, Negan stava prendendo in quell'istante Lucille tra le mani.
Lasciarono la stanza tutti insieme e se un tempo Carl e Negan lo facevano silenziosamente ora non era più possibile, i due gemelli chiacchieravano contenti, raccontavano ai genitori tutto quello che avevano fatto quella mattina  e i sogni della notte prima.
Gli adulti li ascoltavano divertiti da quei racconti.
Raggiunsero la sala mensa in poco tempo, Negan aveva preso i due bambini in braccio, Morgan seduto sulla spalla destra e Andre su quella sinistra. 
Carl li osservava con un sorriso stampato in viso.
Quando entrarono in mensa Rick ed il suo gruppo erano già seduti ad uno dei tanti tavoli, l'Alpha salutò la famiglia con un cenno della mano e fece l'occhiolino ai nipoti.
"È inutile vecchio bastardo, hanno confessato  tutto..." Rick sbuffò una risata e Carl diede un pugno sulla spalla al compagno.
"Va bene, niente parolacce davanti ai bambini" L'omega buttò gli occhi al cielo e si sedette vicino al padre, che gli lasciò un bacio sulla fronte.
Judith si lasciò abbracciare, la bambina ormai aveva sette anni.
I capelli erano cresciuti, erano lunghi e scuri così come gli occhi, tante piccole lentiggini le costellavano le guance.
Negan mise a terra i figli che corsero subito ad abbracciare gli "zii".
Seduto vicino a Judith stava Hershel, il figlio di Maggie e Glenn, la ragazza aveva deciso di chiamarlo come suo padre.
Negan si sedette vicino al compagno ed appoggiò Lucille al tavolo.
"Siamo una bella famiglia felice" Disse Rick scompigliando i capelli al figlio.
"Non sai quanto"

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