Capitolo 20:

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Il braccio gli faceva male laddove suo padre aveva strettl le dita.
Sentiva le unghie ferirgli la pelle, strattonò il braccio e si liberò dalla presa ferrea di Rick.
L'uomo si girò e portò il suo sguardo colmo d'ira sul ragazzo.
Erano giunti davanti alla porta di una delle tante camere da letto, su un foglio affisso con del nastro adesivo c'erano scritti i nomi Rick e Daryl.
Suo padre lo trascinò nella stanza e chiuse la porta alle spalle.
"Papà..." Iniziò il ragazzo, ma Rick lo zittì tirando un pugno contro la porta.
"CI HAI FATTO SESSO?" Domandò l'Alpha furioso, mostrando i denti affilati.
Carl abbassò il capo colpevole.
"Si" Rick si portò le mani tra i capelli e prese a camminare per la stanza.
Era furibondo.
Carl si sedette su uno dei tue letti ad una piazza e abbassò il capo, suo padre si fermò qualche passo davanti a lui.
"PERCHÈ?" Domandò Rick avendo esaurito la pazienza.
"LO SAI PERCHÈ! ERO IN CALORE!" Rick ringhiò e tirò un secondo pungo, questo contro la parete, questa vibrò leggermente, l'omega temette potesse crollare.
"NON AVRESTI DOVUTO LASCIARE CHE TI METTESSE LE MANI ADDOSSO!" Riprese l'Alpha arrabbiato, gli occhi ardenti di rabbia, le labbra schiuse mostravano i denti bianchi e perfettamente dritti.
"COSA NE SAI TU? TU NON SAI CHE COSA SIGNIFICA, SEI UN ALPHA!" Gridò di rimando il ragazzo, gli occhi liquidi, detestava litigare con suo padre, si erano appena ritrovati ed invece che festeggiare stavano litigando.
"Non lo sai..." Sussurrò Carl asciugandosi una lacrima con la manica della camicia di Negan.
Tirò su con il naso ed il suo profumo colpì immediatamente le narici dell'omega, calmandolo.
Rick sospirò e si sedette di fianco al figlio.
"Hai ragione, non lo so... e mi dispiace, mi dispiace di averti abbandonato, mi dispiace di essere così debole, mi dispiace di non poter proteggere i miei figli" Carl lo guardò di sfuggita e tirò su con il naso.
Rick strinse un braccio intorno al collo del figlio e se lo strinse contro, l'omega portò le braccia intorno al petto del padre e lo strinse forte.
"Mi spiace di avere gridato..." Sussurrò Carl contro la sua spalla. Rick scosse il capo e poggiò la guancia contro la nuca del ragazzo.
"Ho iniziato io" Carl si lasciò coccolare.
Non passavano mai tanto tempo insieme, l'ultima volta che erano rimasti soli era stata prima de tutto quello.
Quando non si era costretti a guardarsi sempre le spalle.
Quando non ci si doveva preoccupare di niente che non fosse il lavoro e lo studio.
Quando si poteva uscire di casa disarmati e non si rischiava di venire aggrediti da un non morto.
"Negan... non è cattivo, fa tutto quello che può per proteggere la sua gente, proprio come fai tu..." Rick scosse il capo ed accarezzò una guancia del figlio.
Carl era così dolce, così innocente alle volte, proprio come lo era sua madre.
"Non ho protetto te" Rispose l'Alpha, Carl gli prese le mani, all'anulare portava ancora la fede d'oro con inciso il nome di sua madre, uno degli ultimi ricordi di lei.
"Lo ha fatto Negan..." Rick gli baciò le fronte e tenendolo stretto si lasciò cadere sul letto.
Rimasero così.
Sdraiati in silenzio, il capo di Carl poggiato sul omero del padre, mentre le dita di quest'ultimo gli  tiravano i capelli scuri.
"Che cosa vi stavate dicendo prima tu e Maggie?" Domandò Rick, riferendosi ovviamente agli strani movimenti della ragazza.
"Niente..." Rick voltò il capo verso il figlio.
"Carl" Disse l'uomo con tono paziente.
Il giovane sospirò. Non aveva senso mentire, non in quel momento, non su una cosa così importante.
"Prometti che non ti arrabbierai" Rick annuì.
Carl prese un grosso respiro e poi parlo.
"Pensavo di aspettare un bambino..." Disse infine, il cuore che martellava veloce nel petto e rimbombava nelle sue orecchie.
Sentiva il sangue scorrere veloce sotto la pelle e raggiungere il suo viso.
"C-cosa?" Domandò Rick mettendosi a sedere.
"Il primo test che ho fatto è risultato positivo, ma il secondo era negativo!" Si affrettò a dire Carl per tranquillizzare il padre.
"E... lui come l'ha presa?" Carl si mise a sedere ed incrociò le gambe.
"Era felicissimo... voleva avere tanti bambini, ma sua moglie se né andata troppo presto..." Rick gli carezzò il capo e Carl si sentì ancora in colpa, al momento voleva solo abbracciare Negan.
"Non posso immaginare cosa provi Negan, ma so che io sarei perso senza di voi" Carl appoggiò la fronte contro il petto del padre e lasciò che questi lo coccolasse.
"Dice che non vuole legarmi e che sono giovane e che non devo sentirmi in colpa, ma papà, io mi sento in colpa" Rick gli baciò il capo.
"Tesoro... c'è tempo per questo" Rick non aveva parole.
Non sapeva come comportarsi, non immaginava che quella situazione prendesse una svolta così particolare.
Forse era solo l'istinto di Carl, l'istinto di un'omega, voler rendere felice il proprio Alpha.
"Torniamo dagli altri, va bene?" Domandò Rick prendendo tra le mani il viso del figlio, questo annuì e si alzò aiutato dal padre.

Quando tornarono in mensa Rick aveva un braccio avvolto attorno alle spalle del figlio.
Quando i membri del branco li videro con quell'atteggiamento gioviale tirarono un sospiro di sollievo.
"Maggie e Carol ci stavano raccontando cos'è successo in questi giorni..." Iniziò Glenn con un sorriso sincero stampato in viso.
"Dell'attacco dei vaganti... hanno scoperto chi è stato?" Domandò ancora quello.
Carl si guardò in giro prima di rispondere, anche in mensa c'era una piccola balconata, ma per loro fortuna sembrava vuota.
"Io e Negan sospettiamo di Simon, ha detto che lo tiene d'occhio da un po', ma per il momento non ha prove sufficienti" Daryl sollevò un sopracciglio.
"Davvero? È l'Alpha, può ucciderlo e nessuno gli farebbe alcuna domanda" Carl scosse il capo, aveva preso in braccio Judith ed ora la piccola giocherellava con i bottoni della sua camicia.
"Negan è un uomo giusto, non farebbe mai del male ai suoi senza un motivo" Carol sorrise e tirò fuori un disegno dalla tasca della giacca pesante.
Era uguale a quello che le bambine gli avevano regalato.
"Ho chiesto loro di farne un altro e sono state felicissime di accontentarmi" Rick afferrò il disegno e sorrise guardando il figlio.
"Negan si è buttato in mezzo ai vaganti per difendere me e le bambine, è una brava persona" Disse Carl quasi in un sussurro.
Carol mostrò anche un altro disegno, quello che raffigurava lei e la madre delle due bimbe.
La porta si aprì ed entrarono Danny e Julian, il rosso indossava un'altra felpa, anche questa larga ma di un colore tendente all'azzurro.
"Buona sera" Disse l'Alpha con un sorriso dolce.
A Carl parve subito un ragazzo gentile, non sembrava minaccioso come gli altri Alpha.
Michonne fece loro un segno con il capo e si alzò per prendere un paio di sedie per i nuovi arrivati.
In suo aiuto venne anche Rosita.
Julian le ringraziò e si sedette accavallando le gambe.
Danny avvolse un braccio intorno al collo del proprio omega e sorrise a Rick.

Rimasero a chiacchierare fino a notte fonda, poi ognuno si diresse verso la propria stanza.
Rick invitò Carl a rimanere con lui e Daryl, ma l'omega rifiutò dicendo che preferiva raggiungere Negan.
Percorse le scale in silenzio ed entrò nella stanza dell'Alpha.
Negan era a letto, una piccola luce era accesa e permetteva all'uomo di leggere un vecchio libro.
L'Alpha rivolse la propria attenzione alla porta e sorrise quando vide Carl.
"Ciao" Disse il ragazzino.
"Ciao" Rispose l'uomo.

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