Capitolo 21:

4.4K 213 15
                                    

Dopo essere uscito dal bagno ed essersi cambiato Carl si sdraiò al fianco di Negan e rivolse la sua attenzione al libro che l'Alpha stava leggendo.
Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.
Carl ne aveva sentito parlare, ma non lo aveva mai letto, prima che tutto quel casino avesse inizio lui era ancora troppo piccolo e dopo non aveva mai avuto il tempo per dedicarsi alla lettura e sinceramente non era molto interessato, aveva di meglio a cui pensare.
"Ho sempre amato leggere" Disse Negan voltando pagina.
L'omega si accoccolò contro il suo corpo e lesse alcune frasi.
Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se veduti ci aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione.
"Davvero?" Domandò allora Carl. 
L'Alpha annuì, un sorrisetto malinconico gli comparve sul volto.
"Avrei voluto studiare letteratura" Carl lo guardò posare il libro sul comodino e avvolgergli poi un braccio intorno alle spalle.
"Perché non lo hai fatto?" Negan scosse il capo.
"Non e ho avuto il tempo, dovevo cercarmi un lavoro" Il ragazzo annuì e si lasciò andare contro la spalla di Negan.
"Com'è andata la tua serata?" Domandò l'Alpha con un sorriso furbetto stampato in viso.
Carl sollevò un sopracciglio, poi scosse il capo.
"Ho litigato con papà, ma abbiamo chiarito" Negan trascinò l'omega contro il suo petto e gli lasciò un bacio fra capelli scuri.
"Colpa mia?" Domandò l'Alpha.
Il ragazzo scosse il capo.
"È arrabbiato perché ho fatto sesso con te" Negan sorrise.
Se anche lui avesse avuto un figlio e quel figlio fosse andato a letto con Rick sarebbe stato arrabbiato, molto arrabbiato.
"E tu che cosa gli hai detto?" Domandò allora Negan.
"Che tu sei un bravo Alpha... e che non faresti mai del male a qualcuno senza un motivo..." L'Alpha gli carezzò il capo, avvicinò il viso al suo e strofinò la punta del suo naso contro quella del più piccolo.
"Tu vedi del buono in tutte le persone" Carl scosse il capo accigliato.
"Non è vero, non vedo del buono in Simon" Disse deciso.
Negan ghignò e si sdraiò, spegnendo la piccola luce posta sopra il letto.
Carl gli salì a cavalcioni sopra, non poteva vedere il viso di Negan, era troppo buio, però poteva vedere gli occhi rossi dell'Alpha risplendere al buio.
"Che cosa fai?" Domandò Negan afferrandogli i fianchi, Carl posò le mani sulle sue e le tenne ferme.
"Simon?" Domandò il ragazzino. 
Negan sospirò ed accese nuovamente la piccola luce.
"Lo sto tenendo d'occhio, credo stia organizzando qualcosa di losco,non ti preoccupare, lo fermeremo prima che possa fare qualcosa" Carl annuì.
Non si spostò dall'inguine di Negan, rimase immobile, gli occhi puntati sul petto dell'Alpha, coperto da una canottiera nera.
Il colore scuro metteva in risalto la pelle abbronzata dell'uomo.
Carl parve notare solo in quel momento alcuni piccoli tatuaggi sul braccio destro e sulle nocche dell'uomo, prima non ci aveva fatto caso, forse perché non si era mai concentrato su quelle parti del corpo.
Le mani di Negan erano calde sulla sua pelle ancora coperta dalla maglietta.
Carl sentì le dita dell'Alpha picchiettare delicatamente contro i suoi fianchi, erano delicate e leggere.
Negan sollevò un poco le anche e lasciò che Carl appoggiasse la schiena contro le sue cosce.
"Non sei stanco? È molto tardi" Disse Negan. 
Carl scosse il capo.
Non voleva dormire, voleva rimanere con lui, baciarlo ed abbracciarlo.
"E cosa vuoi fare?" Domandò quello sorridendo.
Carl arrossì, aveva alcune idee, ma elencarle ad alta voce sarebbe stato estremamente imbarazzante.
"Credo di avere un idea..." Disse l'Alpha.
Con un colpo dei fianchi ribaltò le loro posizioni.
Carl si ritrovò sdraiato sul letto, la schiena premuta con forza contro il materasso, i capelli scuri sparsi sul cuscino, gli occhi azzurri spalancati.
Negan avvicinò il viso al collo di Carl e vi lasciò un morso, il ragazzo arrossì e mugugnò.
La luce soffusa rese la scena incredibilmente dolce.
"Speriamo che papino non venga a trovarti" Gli sussurrò Negan all'orecchio.
Carl gli tirò un pugno contro il braccio e l'Alpha ridacchiò divertito.
Negan prese a mordicchiargli e leccargli il collo, tanti piccoli brividi presero a correre lungo la schiena.
Si inarcò verso l'alto, ma Negan si allontanò ridendo, lo spinse nuovamente contro il materasso e tornò a leccargli il collo.
Carl lasciò vagare la mani sul corpo muscoloso del compagno e quando raggiunse il bordo della canottiera prese a tirarla verso l'alto, cercando di sfilargliela.
L'Alpha si raddrizzò e si sfilò la canottiera. Con un gesto scocciato la lanciò lontano, velocemente sfilò la camicia di Carl e la buttò a terra.
L'omega avvolse le braccia intorno al collo di Negan e lo trascinò contro di sé coinvolgendolo in un bacio mozzafiato.
L'Alpha mugugnò contro le labbra di Carl, si staccò da lui contro voglia e lo guardò dall'alto.
Il ragazzo aveva il fiatone e gli occhi lucidi, le braccia sollevate ai lati della testa ed il petto che si alzava ed abbassava velocemente.
"Togliamo questa..." Sussurrò Negan per poi afferrare il bordo della maglietta di Carl e sfilargliela velocemente.
Il petto bianco dell'omega si colorò di un tenue colore giallino dato dalla luce sopra il letto, a Negan sembrò di avere davanti un piccolo sole in miniatura, che con i suo raggi illuminava la sua via.
Alcune ciocche ricaddero morbide sul viso di Carl, questo li scostò spazientito, gli occhi azzurri luccicavano, brillanti e maliziosi, come Negan non li aveva mai visti.
L'Alpha si chinò sull'omega e gli lasciò un bacio sul petto, il suo profumo riempì i dintorni, Carl si ritrovò circondato da quel profumo, n'era ubriaco.
Il ragazzo portò le mani alla vita dei pantaloni di Negan.
"Via questi..."Disse, ancora inebriato dal profumo dell'Alpha.
Negan si allontanò riluttante e con movimenti abili si sfilò il capo in quel momento ingombrante.
Carl cercò goffamente di sfilare la tuta che indossava come pigiama, ma riuscì a malapena ad abbassarli, fu Negan che con un gesto veloce afferrò l'indumento e lo sfilò quasi senza fare fatica.
"E ora ci divertiamo" Disse l'uomo tornando a concentrarsi sul collo di Carl.
Era la parte del corpo che preferiva del ragazzino, certo eccetto le cosce e il culo.
Prese a mordere e a succhiare con intensità emettendo dei suoni buffi con la bocca.
In un'altra situazione Carl si sarebbe messo a ridere, ma in quel momento ridere era l'ultima delle cose che avrebbe fatto.
Negan scese verso il basso creando un percorso immaginario e del tutto da scoprire.
Carl gli afferrò i capelli con una mano e li tirò leggermente.
Negan sorrise contro la sua pelle e continuò a scendere fino a raggiungere il sesso semi eretto del ragazzino.
"Qualcuno è felice di vedermi..." Sussurrò Negan contro il membro di Carl.
L'omega arrossì e voltò il capo.
Negan prese tra le labbra il sesso del ragazzo, questo inarcò la schiena e tirò con forza i capelli scuri dell'Alpha.
Lui ridacchiò e prese a baciare con foga le labbra rossicce di Carl, il ragazzo si aggrappò con forza alle spalle ampie di Negan, questi gli strinse con forza i fianchi scavando dei profondi solchi nella carne.
Negan spinse i fianchi contro quelli di Carl, il ragazzo avvolse le gambe intorno alla vita dell'Alpha e prese a muovere i fianchi seguendo il ritmo imposto da Negan.
Negan morse l'orecchio di Carl e vi ansimò contro, poi prese a leccare il padiglione e lo mordicchiò.
L'omega graffiò la schiena di Negan, gli occhi chiusi e la bocca spalancata, l'Alpha approfitto di quel momento per infilare la lingua nell'altro caldo del ragazzo.
Carl sentì il respiro mancargli, non aveva mai baciato nessuno in quel modo, nemmeno Negan.
Negan si mise in ginocchio e portò le gambe di Carl sulle sue spalle.
"Pronto?"
Domandò lui.
Carl annuì.
L'Alpha affondò delicatamente in lui, Carl trattenne il fiato, il dolore passò in fretta trasformandosi in piacere.
Negan si sdraiò su di lui e gli lasciò alcuni attimi per abituarsi alla sua presenza, nel mentre prese a bacargli le guance arrossate, la punta del naso e le labbra morbide.
Quando Carl iniziò ad ansimare contro le labbra dell'Alpha lui iniziò a muoversi.
Si ritrasse quasi completamente e poi affondò con una stoccata decisa, Carl inarcò la schiena ed andò incontro a quelle spinte forti e veloci.
Negan gli rubò un altro bacio, gli leccò le labbra e poi scese a mordergli la mandibola.
Carl affondò le unghie nella schiena di Negan e lasciò dei profondi segni rossi.
Negan sentì i muscoli di Carl tendersi sotto di lui e poi qualcosa di caldo imbrattare i loro corpi nudi.
Ghignò e guardò l'omega.
"Già finito?" Carl gli tirò un pugno tra le scapole voltò il capo imbarazzato.
Negan gli lasciò un bacio su una guancia e continuò a spingersi in lui con maggiore foga e voracità.
Dopo qualche istante l'Alpha si separò dal corpo caldo dell'omega e riversò il suo seme sul corpo del più piccolo e vi si lasciò cadere sopra.
Carl gli strinse le braccia intorno al collo e le gambe intorno ai fianchi.
"Già finito?" Domandò il ragazzino con un sorriso birichino sulle labbra.

 
   

OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora