Capitolo 17:

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Carl si svegliò con Negan al suo fianco, l'uomo era girato di spalle e sembrava ancora profondamente addormentato.
L'omega si alzò silenzioso come un gatto e si diresse in bagno, indossava ancora gli stessi vestiti del giorno prima.
Si sciacquò il viso sotto il getto dell'acqua e poi lo asciugò in un asciugamano bianco e morbido.
Il test di gravidanza era posto sul lavabo, sembrava incitarlo, ma Carl rinunciò a provare nuovamente a fare il test, lo avrebbe fatto il giorno dopo, oppure quella stessa sera, non in quel momento.
Uscì dal bagno e lanciò uno sguardo a Negan, il petto si alzava ed abbassava lentamente, sembrava in tutto e per tutto addormentato, ma il suo corpo era troppo rigido per essere quello di una persona che stava dormendo.
Lasciò la stanza pensando che volesse rimanere da solo.
Superò le due guardie e scese al terzo piano, camminò verso la stanza delle due omega, era più rilassato rispetto al giorno prima, ma pensava fosse necessario informarle della sua possibile condizione.
Quel giorno non avrebbe toccato cibo, voleva essere sicuro del risultato.
Bussò alla porta ed entrò.
La stanza era occupata da Maggie, Carole e Judith, di Julian non c'era traccia.
"Buongiorno" Lo salutò Carol, la donna se ne stava sdraiata sul letto, le braccia poggiate dietro la schiena e le gambe accavallate.
Maggie era sul suo letto, si carezzava la pancia sporgente, mentre Judith dormiva pacifica nella culla.
"Buongiorno" Le salutò il ragazzo sedendosi sul letto di Maggie.
"Stai bene?" Gli domandò subito la bruna.
Carl annuì.
"Scusate se ieri sono stato un po'... scostante" Maggie scosse il capo e gli accarezzò i capelli, il ragazzo le sorrise, gli occhi luminosi e le guance rosse, piene di vita.
"Perché eri... così?" Domandò allora la ragazza.
Carl prese un grosso respiro.
"Sono stato da Carson ieri..." Subito il viso di Maggie si corrugò preoccupato, Carl portò le mani avanti.
"Non sono ferito, tranquilla... il problema è un altro..." Carol si mise a sedere e lo fissò più da vicino.
"Potrei... potrei! Quindi non è detto... aspettare un bambino..." A Maggie andò di traverso la saliva, gli occhi sgranati ed il cuore che batteva a mille.
"Che vuol dire che potresti?" Domandò lei terrorizzata dall'idea che dentro il ventre di Carl stesse crescendo un bambino. Il figlio di Negan.
"Ho fatto un test ed è risultato positivo, ma Carson dice che potrebbe essere sbagliato... mi ha consigliato di farne un altro, lo rifarò sta sera, inoltre mi ha detto di non mangiare nulla perché il cibo può in qualche modo sfasare il risultato!" Maggie si mise in piedi e prese a camminare per la stanza, Carol aveva lo sguardo basso.
"No no no, tu non puoi aspettare un bambino... tu stesso sei un bambino!" Gridò la ragazza spaventando Carl e svegliando Judith, che scoppiò a piangere.
"Non sono un bambino... e poi non ne siamo sicuri..." Carol si avvicinò al ragazzo e gli mise una mano sulla spalla.
"Perché sembri triste? Il test potrebbe essere sbagliato ma tu sembri triste" Carl abbassò lo sguardo e si carezzò i capelli.
"Negan sembrava così contento, mi ha detto che lui e sua moglie non hanno mai avuto dei figli, ma lui ne voleva molti!" Disse Carl eccitato, con un sorriso enorme stampato in viso.
"E tu saresti disposto a prendere sulle tue spalle questo peso?" Domandò lei. Carl smise di sorridere, non era sicuro.
Voleva rendere l'Alpha felice, ma al tempo stesso voleva la sua libertà ed avere un figlio con Negan gliela avrebbe sottratta.
"Non lo so" Carol gli carezzò con delicatezza i capelli.
"Speriamo che tu non sia incinto, sarebbe un grosso problema" Carl abbassò il capo colpevole.

Parlarono per qualche ora, Judith si era calmata e ora si ciucciava il pollice contenta.
Sentirono bussare alla porta, si trovarono davanti Julian, più sorridente che mai.
Il pancione sempre più evidente e una maglietta imbarazzante, sopra c'era una faccina sorridente, fortuna voleva che la faccina fosse grande quanto la pancia del ragazzo.
"Buon giorno... non è un buon giorno?" Domandò quando vide le facce dei tre adulti.
Carl spiegò ciò che era successo.
"A me è successo l'opposto, ho fatto il test, è risultato negativo ed ora eccoci qui" Ed indicò la pancia.
"Tu ti rivolgi sempre al maschile quando parli del bambino, ne conosci già il sesso?" Domandò Carol sinceramente interessata.
"No, non lo so, ma vorrei fosse un maschio" La donna annuì ed osservò la pancia del ragazzo.
Carl portò lo sguardo su Maggie.
"Tu sai qualcosa?" La ragazza scosse il capo.
"Voglio aspettare che Glenn torni" Il ragazzo annuì e si lasciò cadere sul letto.
"Ho sonno" Disse in un sussurro.
Maggie gli carezzò i capelli.
"Dormi"

L'ora di pranzo era già passata quando Carl si svegliò, le due omega erano già tornate nella stanza e chiacchieravano tra loro.
Julian doveva essere tornato nella sua stanza.
Si mise a sedere e si stiracchiò, aveva dormito in una brutta posizione e ora la sua spalla doleva incredibilmente.
"Ben sveglio" Lo salutò Carol, il ragazzo le sorrise e si mise in piedi, le sue ginocchia scrocchiarono.
Pensò che stesse invecchiando.
"È il caso che vada" Disse il ragazzo, si mise il cappello in testa e diede un bacio in fronte a Judith.
"Ci vediamo domani" Lo salutò Maggie.
Carl fece un gesto con la mano ed uscì dalla stanza.
Il corridoio era silenzioso, come se tutte le persone che vivevano nel Santuario fossero sparite, sprofondate nel pavimento.
"Guarda chi abbiamo qui" Carl trasalì, la voce di Simon gli arrivò alle orecchie come un colpo di fucile.
Il beta gli si avvicinò e prese a camminare al suo fianco.
"Ho sentito che dentro di te sta crescendo un piccolo mostriciattolo" Carl ebbe l'impulso di girarsi e colpire Simon, ma si trattenne, non sapeva come avrebbe potuto reagire il beta, avrebbe potuto estrarre la pistola e sparargli.
"Non è un mostriciattolo" Ribatté il ragazzo.
Simon ghignò.
"Se lo dici tu" Carl si girò e lo fronteggiò.
"Qual'è il tuo problema?" Simon alzò le spalle e si guardò in giro vago.
"Mi sto solo interessando alla tua salute" Carl scosse il capo.
"Maggie si interessa della mia salute, Carol si interessa della mai salute, Negan si interessa della mia salute, tu vuoi qualcosa, che cosa?" Simon gli diede un colpetto sul cappello e se ne andò.
Carl lo guardò andare via, poi guardò la sua pancia.
"Non so se ci sei oppure no, ma di sicuro non sei un mostriciatollo"
Carl riprese a camminare e salì le rampe di scale che lo avrebbero condotto nella sua stanza, o meglio, nella stanza di Negan.
Aprì la porta e si lasciò andare contro la parete.
Più tardi avrebbe fatto il test, non sarebbe sceso a cena, avrebbe mangiato il giorno dopo.
Negan non c'era, probabilmente era uscito.
Si mise in piedi e si trascinò fino al letto, si lasciò cadere suo materasso ed ispirò l'odore dell'Alpha.
Non aveva sonno, chiuse gli occhi e rimase fermo a pensare.
Se il test fosse risultato positivo avrebbe dovuto affrontare tutte le conseguenze.
Suo padre ed il branco, una vita al fianco di Negan, forse lontano dai suoi amici e dalla sua prima famiglia, ma se fosse risultato negativo tutto quello non sarebbe successo, lo avrebbe detto a suo padre, ma non ci sarebbero state conseguenze.
Era troppo curioso, aveva bisogno di sapere.
Si alzò ed andò in bagno, prese il test e lo aprì.
Fece ciò che era necessario e poi aspettò.

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