Carl venne svegliato dal bussare costante contro la porta, si mise a sedere e si rese conto di non trovarsi più nel bagno, ma nel letto di Negan, l'Alpha si era preso la briga di vestirlo e di metterlo a letto.
Sul comodino c'era un biglietto: Sono in riunione.
Carl si alzò e dopo essersi messo il cappello in testa andò ad aprire, si trovò davanti le due bambine che sorridevano radiose, il padre era alle loro spalle, le mani poggiate sulle spalle delle figlie.
Carl sorrise loro e si accovacciò per poterle guardare dritte negli occhi, le bimbe sembravano essersi ammutolite di colpo e guardavano il pavimento imbarazzate.
"Queste due piccole pesti..." Iniziò il padre spingendo avanti le bimbe.
"Hanno fatto una cosa per te e Negan" Una delle due bimbe allungò un foglietto di carta ripiegato verso Carl, l'omega lo prese fra le mani e lo aprì. All'interno c'era un disegno, raffigurava lui e Negan sul tavolo, Carl teneva la pistola in mano ed il cappello in testa, mentre Negan colpiva i vaganti con Lucille.
"Wow! Cavolo è davvero bellissimo!" Le bambine sorrisero e il padre scompigliò loro i capelli, poi rivolse la propria attenzione a Carl.
"Volevo ringraziare te e Negan per quello che avete fatto" Carl scosse il capo e gli sorrise.
"Nessun problema, lo abbiamo fatto volentieri..." Una delle due bimbe lo richiamò tirandogli i pantaloni, Carl si chinò e la guardò negli occhi.
"Ne abbiamo fatto uno anche per la signora con il fucile, ha salvato la nostra mamma e papà ha detto che è tua amica!" Carl annuì.
"Certo, si è mia amica" La bimba gli diede un altro disegno, ma Carl glielo riconsegnò.
"Dateglielo voi, sarà felicissima" Le due bimbe si sorrisero e trotterellarono via.
"Davvero, grazie" L'Alpha lo strinse in un abbraccio e Carl si lasciò andare a quel momento di tenerezza, sapendo che quell'uomo non gli avrebbe mai fatto del male.
Carl lo sentì sbuffare divertito, poi se lo staccò di dosso come se si fosse scottato, l'omega lo guardò con un sopracciglio inarcato.
"Scusa... sesto senso da papà, devo correre dietro alle pesti" Gli diede una pacca sulla spalla e scappò via.
Carl non credette a quella scusa, ma non vi prestò troppa attenzione, forse aveva semplicemente sentito l'odore di Negan su di lui.
Rientrò nella propria stanza e mise il disegno sul comodino.
Decise di andare a trovare Maggie e gli altri, chissà, forse avrebbe incontrato ancora le due bimbe.
Negan aveva lasciato dei vestiti su una poltroncina, una maglietta pulita ed una felpa.
S'infilò la felpa, gli stava decisamente larga, ma non era un grosso problema, dopotutto tutti i suoi vestiti erano larghi.Lasciò un biglietto a Negan in cui diceva dove si trovava, dopo quello che era successo appena qualche ora prima non voleva farlo preoccupare inutilmente.
Uscì dalla stanza silenziosamente. Davanti alle scale erano di guardia due uomini, quando passò lo salutarono con un cenno del capo, Carl rispose in modo impacciato e scese le scale.
Incrociò Julian a metà strada, la pancia sembrava raddoppiata in quelle poche ore, il rosso stava avendo un interessante chiacchierata con il figlio non ancora nato.
"Non ci sono ciliegie in questo posto, smettila di volerne!" Carl suppose che quelle fossero le cosiddette voglie di cui si sentiva tanto parlare."Hey" Lo richiamò il ragazzo. Julian alzò il capo e gli sorrise contento, fece gli ultimi gradini e raggiunse l'amico.
"Hey" Carl indicò il pancione con un dito ed il rosso ghignò.
"La schiena mi sta uccidendo, non sembra ma il piccoletto pesa" Carl sorrise divertito.
Julian era una sagoma.
"Allora..." Iniziò il rosso prendendo Carl a braccetto, l'omega lo guardò stralunato, ma pensò di accontentare il futuro padre e decise di non scostarsi.
"Tu e Negan..." E gli diede una gomitata tra le costole, Carl arrossì fino alla punta delle orecchie e girò il capo dalla parte opposta.
"Io e Negan niente" Disse secco il ragazzino, non convincendo per nulla l'altro omega, che lo guardò con le sopracciglia inarcate, come a voler dire, coso non so se l'hai notato ma hai un succhiotto grande come una casa sul collo ed il suo odore impresso nella pelle.
"Non prendermi per il culo, quel bacio in mensa? Si, le voci girano e le bambine non sanno mentire" Carl buttò gli occhi al cielo.
"Ok..." Si arrese infine il ragazzo.
"Abbiamo fatto sesso un paio di volte, ma nient'altro" Julian gli lanciò un altro sguardo e sospirò esasperato.
"Nient'altro? Amico di solito si arriva al sesso dopo massimo quattro giorni di frequentazione, da quanto conosci Negan? Due giorni? Ah! I giovani d'oggi!" Carl fissò Julian, il rosso non doveva essere molto più vecchio di lui.
"Sono in calore, è normale!" Esclamò il ragazzino esasperato.
"No, normale è rimanere a letto tutto il giorno con il proprio Alpha. Voi due fate sesso, uscite, uccidete vaganti, tornate in camera e poi fate sesso di nuovo... se si trattasse di un calore normale tu non riusciresti ad alzarti dal letto e fidati io ne so qualcosa" Carl si fece curioso, dopo tutto quello era il suo primo vero calore.
"Tu come ti comporti di solito?" Domandò allora.
Julian sghignazzò e si spostò un ciuffo rossiccio da davanti gli occhi.
"Di solito io ed il mio Alpha ci chiudiamo in camera e nessuno ci vede per giorni, Carl il punto è che tu come omega non devi, anzi non puoi allontanarti dal tuo Alpha, il tuo lupo dovrebbe gridarti di rimanergli incollato, attaccato come un piccolo Koala alla mamma... e no, questo non è l'esempio migliore, ma insomma hai capito" Carl sospirò, non aveva mai avuto quel desiderio, che ci fosse qualcosa che non andava in lui?
"Non preoccuparti, probabilmente è a causa dei soppressori, la tua parte omega sta tornando lentamente a galla, ma le ci vuole un po' di tempo, quando tornerà scommetto quello che vuoi che non riuscirai ad allontanarti da Negan... e tu piantala!" Disse rivolto al pancione.
Carl vide per la prima volta la pancia sobbalzare, sbiancò, ebbe quasi paura che esplodesse da un momento all'altro.
"Oh! Ma davvero? Aspetta di avere diciotto anni! Non sai nemmeno quante botte ti darò piccoletto, la mai vescica non è un tappeto elastico" Il piccolo in tutti risposta gli tirò un calcetto. Julian guardò davanti a sé esasperato, poi si voltò verso Carl.
"Provaci tu. Ha passato tutta la notte a muoversi, non sai quante volte sono andato in bagno" Carl sbatté le palpebre a disagio, non sapeva come comportarsi.
Judith era sempre stata una bimba tranquilla, non si era mai mossa così tanto.
"Em... ok... piccoletto puoi smetterla?" Chiese rivolto al pancione dell'amico, per qualche istante la pancia smise di sobbalzare, ma poi riprese più violenta di prima.
"Quando tuo padre tornerà gli darò tante di quelle botte, oh si, gli riempirò il culo di pallottole" Ringhiò il rosso.Rick Pov:
Erano passati quattro giorni da quando avevano abbandonato quello che avevano scoperto chiamarsi Santuario, la base di Negan e del suo gruppo.
Ogni cinque ore si fermavano e setacciavano i boschi, alla ricerca di tracce.
Daryl aveva trovato una pista il giorno prima, proseguiva dritta davanti a loro, ormai guidavano da quasi dieci ore, avevano rinunciato a fermarsi a controllare la pista, i tre fuggiaschi potevano aver preso solo una direzione.
La notte iniziava a calare, il loro campo visivo venne riempito da un accogliente luce aranciata, tendente al rosso.
In lontananza di vedevano dei palazzi semi distrutti, Rick si chiese se qualche sopravvissuto si trovasse in quella città, ma accantonò subito l'idea di andare a controllare, doveva trovare gli uomini di Negan e tornare dai suoi figli.
Si chiese se il calore di Carl fosse già iniziato, scosse il capo, dovevano avere ancora qualche giorno.
Quanto si sbagliava a riguardo.
Danny, l'Alpha appartenente al gruppo di Negan stava seduto al suo fianco, lo sguardo puntato davanti a sé, vigile ed implacabile.
Si era rivelato un ragazzo simpatico, non era un attacca brighe e tendeva sempre ad ascoltare ciò che gli altri avevano da dire, non dava mai un opinione affrettata o illogica, sarebbe stato un ottimo leader.
Danny gli aveva assicurato più volte che Negan era un ottimo capo, giusto e mai violento senza motivo e soprattutto era un uomo di parola.
Seduti sui divanetti del camper stavano gli altri membri del gruppo di Rick.
Michonne, Sasha e Rosita dormivano le une appoggiate alle altre.
Daryl aveva lo sguardo puntato sulla strada, scrutava i boschi con rabbia.
Gleen e Abraham facevano una partita a carte, erano talmente concentrati sul gioco da non accorgersi di nulla.
Danny incurvò la schiena e la fece scrocchiare, Rick sorrise, non era l'unico con il mal di schiena a quanto pareva.
"Posso farti una domanda?" Chiese Rick. L'altro Alpha sollevò le spalle, non aveva di meglio da fare.
"Il ragazzo che era con te quando siamo partiti è il tuo compagno?" Danny sbuffò una risata, si portò una mano alla testa e si sistemò un ciuffo ribelle.
"Ecco, è un po' complicato, ma si immagino possiamo definirlo il mio compagno" Rick lo guardò con un sopracciglio inarcato.
"Cosa intendi dire?" Domandò allora confuso.
"Era il mio migliore amico, o meglio è il mio migliore amico, quando abbiamo sconfinato nel territorio di Negan non eravamo legati o altro, Julian era all'inizio del suo calore e... piuttosto che lasciarlo agli uomini di Negan abbiamo pensato di risolvere la cosa tra noi" Ed iniziò a gesticolare convulsamente, come se le sue mani potessero parlare per lui.
"Solo che forse ci abbiamo dato dentro un po' troppo, lui è rimasto incinto... il bambino dovrebbe nascere tra un paio di mesi" Disse Danny con un sorriso genuino stampato in viso.
"Congratulazioni" Disse Rick dandogli una pacca sul braccio.
Si ricordò quando Lori gli aveva confessato di essere incinta di Carl, era stato il giorno più bello di tutta la sua vita.
"Dovresti sentirlo, fa certe conversazioni con il bambino, sono assurde, ci litiga" Disse ridendo.
"Mia moglie non aveva di questi problemi, ma aveva delle voglie particolari, una volta mi ha svegliato alle quattro del mattino e mi ha detto di volere una tazza di cereali e rape" Danny scoppiò a ridere svegliando Michonne e distogliendo Gleen e Abraham dal gioco.
"Sono uscito in pigiama e ciabatte, ho guidato per ore alla ricerca di un supermercato aperto, quando alla fine l'ho trovato e sono tornato a casa con quella stramaledetta rapa lei dormiva come un ghiro... la cassiera mi ha guardato malissimo" Danny sbuffò una risata, anche Rick sorrideva allegro.
"Sai qual è la cosa bella? Carl detesta le rape, darebbe loro fuoco se potesse!" Michonne sorrise divertita.
"Sei preoccupato per i tuoi figli?" Gli chiese allora Danny.
Rick annuì e strinse maggiormente il volante tra le dita.
"Più per Carl. Ha detto che non lo avrebbe toccato a meno che non glielo avesse chiesto lui..." Danny gli diede una pacca sulla spalla.
"Negan è un uomo di parola, te lo posso assicurare" Daryl scattò in piedi e si avvicinò a Rick.
"Guardate" Disse indicando davanti a sé.
A qualche metro di distanza c'erano tre figure, quando scorsero il camper iniziarono a correre.
"Trovati" Ringhiò Rick.
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Omega
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Il gruppo di Rick Grimes si aggira per i boschi, per le strade, ovunque per fuggire ai vaganti. Una notte durante la fuga il gruppo si ritroverà braccato, catturato e sottomesso da un nuovo Alpha, un Alpha...