Mangiarono in completo silenzio. L'uomo era riuscito a procurargli due fette di carne e dell'insalata particolarmente amara, ma Carl non si lamentò e mangiò con ingordigia ciò che aveva nel piatto, era affamato.
Le bistecche erano al sangue, quasi crude, a quanto pareva a Negan piacevano così e questo spiegava anche il suo alito che odorava di sangue.
Inoltre andava matto per il whisky, se aveva una brutta giornata arrivava a berne persino mezza bottiglia.
"Ti piace?" Domandò Negan una volta che ebbe finito di mangiare la sua parte, posò il piatto sul pavimento ed accavallò le gambe.
"Si, è molto buono, grazie" Una volta che ebbe finito passò il piatto a Negan, che lo mise sopra al suo.
"Oggi sono costretto a finire la riunione, ieri sono stato interrotto in un momento cruciale, oggi sarai solo. Se il calore dovesse ripresentarsi sarai in grado di trattarlo?" Carl annuì. Non era sicuro di riuscire a farlo da solo, ma ci avrebbe provato.Quando Negan uscì Carl lo accompagnò fino al terzo piano, dove si trovavano Maggie e Carol, lo salutò e l'Alpha gli lasciò un bacio sulla guancia.
Carl trotterellò fino alla stanza condivisa dalle due donne, bussò un paio di volte e quando sentì la voce di Maggie gridare un avanti, entrò.
Carol era seduta su una sedia e stava lucidando un fucile, controllava i proiettili ed il mirino.
Maggie e Julian erano seduti sul letto, Judith camminava avanti ed indietro tra loro, sorridendo felice.
"Ciao Carl" Lo salutò Carol con un pezzo di carne secca stretta tra i denti. Il ragazzo le sorrise e corse a salutare la sorellina, che subito allungò le mani cicciottelle verso di lui.Carl la prese immediatamente in braccio e la fece saltellare, lei rise contenta e gli mise le mani tra i capelli, ma senza tirarli.
"Buon giorno" Disse con voce acuta che fece ridere la bimba.
Maggie lo guardò con un tenero sorriso stampato in viso, ormai vedeva Carl come un fratellino, aveva visto crescere l'omega, l'aveva visto passare dall'essere un bambino al ragazzo che era oggi.
Julian era seduto a gambe incrociate e si accarezzava la pancia, movimenti lenti e circolare, ogni tanto trasaliva e sbuffava, poi cambiava posizione.
"Stai bene?" Gli domandò Carl con un sopracciglio inarcato e l'aria curiosa.
Il ragazzo dai capelli rossi annuì.
"È il bambino, a quanto pare ha dei gusti complicati, è la decima volta che cambio posizione e nemmeno questa gli piace!" Poi abbassò il viso verso il proprio ventre.
"Che cosa vuoi? Mandami una cartolina e dimmi come vuoi che mi metta" In risposta il bambino gli tirò un calcio.
"Oh! Bene,questo risolve la situazione!" Julian riportò lo sguardo su Carl e ridacchiò.
"Non sai quante conversazioni ci facciamo io e lui" Carl si sedette sul letto e posò Judith sul materasso, la piccola gattonò spedita verso il rosso e si sedette davanti a lui, lo sguardo puntato sulla pancia del ragazzo, a Carl sembrò quasi troppo piccola perché un bambino potesse stare là dentro, dopotutto lui doveva essere abbastanza grande per poter scalciare.
"Scusa se lo chiedo, ma di quanti mesi sei?" Domandò Carl incuriosito dalla faccenda.
"Circa sette..." Carl guardò nuovamente la pancia, era praticamente piatta.
"Carson dice che è normale, è il primo figlio e io sono un maschio" Spiegò Julian notando lo sguardo dubbioso del ragazzo.
Carl annuì, sorrise quando Judith allungò una manina cicciottella e toccò il ventre del rosso, vi picchiettò sopra con le dita e poi guardò Carl.
"Piano Judith" Disse il ragazzo. La bimba riportò la manina sul ventre di Jiulian e vi lasciò una carezza.
Carl trasalì quando una mano fredda si poggiò sul suo collo, Carol gli si era avvicinata, silenziosa come un gatto e ora lo stava fissando, occhi azzurri sulla pelle pallida.
"Cos'è questo?" Disse picchiettando sul succhiotto violaceo, ricordo della notte appena trascorsa con Negan.
Carl lo coprì immediatamente con la mano e guardò la donna imbarazzato.
"Ecco... nulla" Disse lui. Carol lo guardò per nulla convinta, era inutile mentirle ed in ogni caso lo avrebbero capito.
"Il mio calore è iniziato..." Maggie scattò in piedi e si avvicinò con passo spedito al ragazzo, gli prese il viso fra le mani e lo guardò dritto negli occhi.
"Io lo uccido se..." Carl bloccò le sue parole sul nascere, prese le mani della ragazza e le allontanò dal suo viso.
"Non mi ha obbligato a fare nulla... ricordo di essere stato io a...sfilargli i pantaloni" Disse con il viso in fiamme, gli occhi liquidi e le mani tremanti, quel ricordo gli provocò dei brividi che percorsero tutta la schiena, raggiungendo la base del collo, laddove Negan lo avrebbe dovuto marchiare.
"Ti ha legato a lui?" Domandò Carol mentre gli spostava i capelli ed esaminava il suo collo, fu sollevata di non trovare morsi.
Carl scosse il capo. Judith lo guardava con aria interessata, come se si stesse domandando perché suo fratello stesse ricevendo così tante attenzioni.
"Non ti ha fatto male vero?" Domandò Maggie, i capelli scuri che le ricadevano davanti al viso, gli occhi verdi che scattavano da una parte all'altra, esaminando per quanto gli fosse possibile il corpo del ragazzo, ma a parte il viso e le braccia il resto era coperto dagli abiti puliti.
"No!" Esclamò Carl.
Nello stesso istante un colpo di pistola rimbombò nel corridoio silenzioso, si sentirono passi e grida.
I quattro puntarono lo sguardo verso la porta, Judith scoppiò a piangere terrorizzata dal rumore improvviso, Maggie la prese in braccio e la cullò dolcemente,
Carl afferrò la propria pistola e la puntò contro la porta, il machete ancorato ai jeans.
Carol lo affiancò, il fucile sotto braccio e uno sguardo poco rassicurante stampato in viso.
"Andiamo" Disse la donna, poi si rivolse a Maggie e Julian.
"Voi rimanete qui, chiudetevi dentro e non aprite per nessun motivo" Carol aprì la porta ed uscì, il fucile spianato davanti a sé e lo sguardo vigile.
Carl lanciò un ultimo sguardo alla sorella e poi uscì.
Scesero al secondo piano, c'erano persone che gridavano e correvano in giro inseguite dai vaganti, Carol prese a sparare contro i non morti poi, si voltò verso Carl.
"Va avanti!" Il ragazzo annuì e prese a correre veloce come il vento.
Incontrò un paio di vaganti sulle scale, estrasse il machete dalla cintola e lo conficcò nel cranio delle due creature, queste si afflosciarono al suolo, finalmente morte.
Il primo piano sembrava sotto controllo, c'erano molti uomini armati ed i vaganti venivano respinti con successo.
Carl sentì delle grida arrivare dal piano terra, laggiù c'erano le cucine, la mensa e alcune stanze, la maggior parte erano occupate da nuovi membri del branco.
Carl percorse l'ultima rampa di scale e raggiunse il corridoio che conduceva alla mensa, lo trovò invaso da vaganti, alcuni si erano raggruppati intorno ad una donna anziana, la beta cercava di allontanarli con le mani, brandendo malamente un coltello da cucina.
"Hey!" Li richiamò Carl.
I quattro vaganti si girarono verso di lui e si allontanarono dalla donna, l'omega corse in avanti e colpì il primo vagante con il machete, il secondo provò ad afferrargli il braccio, lui lo colpì con il manico dell'arma, fortunatamente il colpo fu abbastanza forte ed il vagante cadde a terra, il terzo ed il quarto si scagliarono su di lui contemporaneamente.
Carl si ritrovò a terra, il machete scivolò lontano da lui, con fatica riuscì ad estrarre la pistola dal fodero, con il braccio allontanò i volti dei due morti e con l'altra mano sparò colpendoli entrambi con facilità.
Si tolse i cadaveri di dosso e si rimise in piedi, uno dei due vaganti doveva avere lo stomaco lacerato, perché ora la sua maglietta bianca era ricoperta di sangue.
Carl corse verso la donna, non prima di aver recuperato il machete e le strinse il braccio.
"Stai bene?" Le chiese gentilmente. La donna lo guardò e gli strinse il braccio, la mano rugosa era forte attorno alla sua carne.
"Si" Carl la guidò verso una delle tante stanze, la porta era aperta.
"Rimani qui, chiuditi dentro" La donna gli carezzò il viso.
"Che Dio ti benedica" Carl sorrise, non credeva esistesse un Dio, ma non lo fece presente alla donna.
Quando la porta fu chiusa corse verso le cucine, anche queste erano invase da vaganti, ma anche da uomini, uomini ben armati.
Passò tra di loro e abbatté un paio di vaganti, nessuno gli prestò attenzione e una parte di lui ne fu estremamente grata.
Raggiunse la mensa, trovò una decina di vaganti che camminavano barcollando tra i tavoli, cinque uomini erano a terra ed alcuni morti li stavano divorando.
Contro il muro c'erano due uomini che allontanavano alla bene e meglio i vaganti, mentre al lato opposto della stanza c'era Negan, Lucille stretta tra le mani, con quella colpiva i vaganti alla testa che cadevano ai suoi piedi come foglie autunnali.
Nascoste dietro le gambe di Negan c'erano due bambine, l'Alpha le spingeva dietro di sé con le braccia, stando bene attento a non fare loro del male.
Carl scattò verso di lui e abbatté alcuni vaganti, riuscì a raggiungerlo e si mise al suo fianco, Negan lo guardò strabiliato.
Un grido lacerò il silenzio, uno dei due uomini era stato azzannato al collo, aveva mollato il machete e ora cercava di liberarsi, l'altro uomo, un beta cercò di soccorrerlo, ma venne sopraffatto a sua volta.
Gli uomini morti in precedenza stavano riprendendo vita, andando ad aggiungersi agli altri.
Carl si sentì afferrare per la vita, abbassò lo sguardo e trovò il braccio destro di Negan stretto intorno ai suoi fianchi, la mano brandiva ancora Lucille mentre, con braccio sinistro teneva strette le due bambine.
"Negan cosa..." L'Alpha spiccò un salto, travolse due vaganti e ricadde su un tavolo posto contro la parete, rimise a terra i tre, poi spinse Carl e le due bambine dietro di sé.
"Posso aiutarti" Disse Carl afferrando il braccio dell'Alpha, l'uomo puntò gli occhi sulle bimbe, poi annuì.
"A questo punto è meglio usare le pistole... io mi ributto nella mischia" Carl non riuscì nemmeno ad aprire bocca poiché Negan aveva già superato con un balzo un gruppo di vaganti e aveva iniziato a colpirli.
Carl sparò a quelli che provavano a salire sul tavolo tramite le panche in plastica dura, uno dei morti afferrò la gamba di una delle due bimbe, Carl schiacciò la testa del morto con il piede.
"State vicine a me!" Disse il ragazzo spingendo le bimbe più indietro.
Negan spaccava le teste dei vaganti senza emettere il minimo suono, sembrava non fare il minimo sforzo.
Quando Carl ebbe abbattuto tutti i vaganti intorno al tavolo scese e prese a sparare contro quelli che circondavano Negan.
Con la coda dell'occhio teneva d'occhio le due bambine che, non si mossero dal tavolo, stavano abbracciate e con le lacrime agli occhi.
Negan abbatté l'ultimo vagante ed emise un sospiro.
"Cazzo! Che figli di troia!" Negan si avvicinò a Carl, gli avvolse un braccio intorno alla vita e si chinò per baciarlo con passione.
Il ragazzo gli prese il viso tra le mani e si lasciò stringere forte, la barba di Negan gli pizzicava le guance, ma era una sensazione piacevole.
Si separarono pochi istanti dopo, Carl si voltò a guardare le bambine che avevano distolto lo sguardo.
L'omega si ricordò di quando era piccolo, anche lui distoglieva la sguardo quando i suoi genitori si baciavano.
Negan aiutò le due bimbe a scendere dal tavolo.
"Le cucine come sono messe?" Carl spigò che quando era passato di lì le aveva trovate invase, ma i suoi uomini stavano già contrattaccando.
Quando superarono la porta un Alpha stava abbattendo l'ultimo vagante.
"Ottimo lavoro" Disse Negan guardando i suoi uomini.
"Ci sono stati dei morti in mensa, occupatevi dei cadaveri, dategli una degna sepoltura" Tre uomini si diressero subito verso la mensa.Trovarono i corridoi vuoti, così come la altre stanze.
Carol stava aiutando una donna ad alzarsi.
Simon si avvicinò a Negan, una pistola stretta tra le mani.
"Le porte sul retro erano aperte, qualcuno deve aver rotto i lucchetti mentre eravamo distratti, non è stato visto nessuno di sospetto nei corridoi, be' eccetto l'omega" Ed indicò Carol con un cenno del capo.
"Carol non farebbe mai una cosa del genere" La difese Carl.
Simon puntò lo sguardo su di lui, aprì la bocca pronto a ribattere, ma Negan lo interruppe.
"Carl ha ragione, quella donna spaccherebbe a noi il culo, ma non a degli innocenti bastardi disarmati"
Simon abbassò lo sguardo rabbioso e voltò loro le spalle.
A Carl quell'uomo non piaceva, non gli piaceva per niente.
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Omega
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Il gruppo di Rick Grimes si aggira per i boschi, per le strade, ovunque per fuggire ai vaganti. Una notte durante la fuga il gruppo si ritroverà braccato, catturato e sottomesso da un nuovo Alpha, un Alpha...