Capitolo 10:

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Carl passò l'intera notte ed il pomeriggio a dormire, era rimasto sconvolto dalla reazione di Negan, non si sarebbe immaginato una reazione simile, anche se avrebbe dovuto aspettarsela, dopotutto gli aveva mentito e aveva quasi assunto dei soppressori.
Quando si svegliò il sole stava tramontando.
Il ragazzo si avvolse maggiormente nelle coperte con l'intenzione di rimettersi a dormire, ma la luce era troppo forte e feriva i suoi poveri occhi.
Si mise a sedere e appoggiò la schiena contro il morbido cuscino, quando mosse una gamba sentì qualcosa di caldo e umido scorrergli fra le gambe, seguita da una leggera fitta al basso ventre.
Arrossì ed istintivamente scostò le coperte, si alzò ma un giramento di testa lo costrinse a sedersi nuovamente.
Si sentì accaldato, le gambe tremavano come se avesse freddo, peccato che lui non aveva freddo.
Si rimise in piedi e con passo insicuro si diresse verso il bagno di servizio, una volta che fu in bagno si chiuse la porta alle spalle, si voltò di schiena e guardò il suo riflesso nel basso specchio.
Trovò una macchia scura sulla parte posteriore della tuta grigia.
Il suo "canale" aveva iniziato ad auto-lubrificarsi, pronto ad accogliere il suo Alpha.
Indietreggiò fino a sbattere contro la porta, l'asciugamano di Negan si sganciò da dove era appeso e gli cadde addosso e Carl si ritrovò completamente avvolto dal profumo inebriante dell'Alpha.
Carl se lo tolse immediatamente di dosso e si trascinò dalla parte opposta della stanza, il cuore che batteva a mille nel petto.
Quando si sedette sul water la tuta mise in evidenza la sua semi-erezione.
Carl arrossì fino alla punta delle orecchie, si mise in piedi e si svestì, si sentì imbarazzato quando vide quell'orribile macchia bagnata.
Si tolse la maglietta bianca e la buttò in un angolo della stanza, poi si sedette nella vasca vuota.
Prese il sifone della doccia ed iniziò a sciacquarsi le parti intime, ma l'acqua fredda non sembrava avere effetto, ma anzi peggiorava le cose.
Il suo calore era iniziato e lui era solo, lontano da suo padre e dai suoi amici.
Deglutì a fatica e si rimise in piedi, sarebbe andato da Maggie e Carol, loro avrebbero saputo cosa fare, si, avrebbe fatto proprio così.
Uscì dalla vasca e si coprì con un asciugamano bianco ed uscì dal bagno.
Il liquido caldo continuava a scorrere tra le sue gambe pallide, se si fosse vestito avrebbe sporcato un'altro paio di pantaloni, però doveva andare dalle due omega e non poteva uscire conciato in quel modo.
Avrebbe dovuto scendere due piani e non poteva farlo con indosso solo un asciugamano, forse avrebbe potuto chiedere a qualcuno di chiamarle.
Si avvicinò alla porta e la socchiuse, infilò il capo fuori e guardò a destra e a sinistra.
Infondo al corridoio c'erano due uomini, dall'odore sembravano due beta.
"Hey? Scusate..." Li richiamò Carl. I due uomini si girarono verso di lui e poi si guardarono con aria interrogativa, uno dei due fece cenno all'altro di rimanere fermo dove si trovava, mentre lui s'incamminò verso Carl.
Quando arrivò davanti al ragazzo lo guardò con aria accigliata.
"Si?" Carl deglutì e cercò di coprirsi meglio con l'asciugamano.
Sentì l'umido fra le gambe.
"Ecco... potresti farmi un favore?" Il ragazzo alzò le spalle ed odorò l'aria, strabuzzò gli occhi quando si rese conto delle condizioni del ragazzo.
"Puoi chiamare Maggie e Carol? Le due omega?" Il ragazzo avvicinò il viso al suo ed annusò il collo di Carl, poi si allontanò velocemente.

Il ragazzo scese gli scalini due a due, una mano appoggiata alla ringhiera per non perdere l'equilibrio.
Scese velocemente le scale, sapeva perfettamente dove si trovava Negan, sperò soltanto che si trovasse ancora nel Santuario e che non si fosse allontanato.
Quando giunse al piano terra superò velocemente un gruppo di Alpha che lo guardarono con aria accigliata, corse verso la sala riunioni ed aprì la porta con forza, questa sbatté con violenza contro la parete e tornò indietro.
Nella stanza c'era un grande tavolo ed attorno a questo un gruppo di persone, compresi Negan e Simon.
L'Alpha dominante lo guardò con un sopracciglio sollevato, piantò le gambe a terra e gli puntò contro Lucille, il ragazzo fece per aprire bocca, ma Negan bloccò le sue parole sul nascere.
"L'ultima persona che è entrata qui dentro senza permesso è finita con metà faccia bruciata, spero per te che tu abbia una buona motivazione perché la mia pazienza è già al limite" Detto questo puntò lo sguardo su Simon che abbassò lo sguardo colpevole.
"Ecco... vedi..." Negan si alzò in piedi e con passo sicuro si avvicinò al ragazzo.
"Non ho tutto il giorno" Il ragazzo alzò lo sguardo e parlò tutto d'un fiato.
"Il ragazzo..." Negan non aspettò di sentire altro.
"Aspetterà, al momento ho cose più importanti da fare" Il beta scosse il capo.
"No, non credo posso aspettare, voleva parlare con urgenza con le due omega..." Negan lo guardò con un sopracciglio alzato.
Si rivolse ai commensali e parlò con voce calma.
"Riprenderemo la riunione più tardi, siete liberi di andare" Simon e gli altri si alzarono e lasciarono la stanza.
"Perché Carl avrebbe chiesto a te di chiamarle?" Il ragazzo deglutì, il cuore in gola e le palpitazioni a mille, si sentiva così in soggezione davanti al suo Alpha.
Perché non aveva mandato qualcun'altro?
"Ecco, io sono un beta quindi forse mi sbaglio, ma..." Negan lo invitò a proseguire.
"Credo sia in calore, ne sono sicuro, forse è appena iniziato, per questo il suo odore non ha ancora colpito le tue narici, ma..." Non fece in tempo a finire la frase perché Negan si precipitò fuori dalla stanza.

Carl si era seduto sul letto, era ancora avvolto nell'asciugamano bianco, ma ormai anche quello iniziava a bagnarsi, presto avrebbe dovuto cambiarlo.
Perché Meggie e Carol impiegavano tanto a raggiungerlo?
Mosse le gambe a disagio, la sua erezione ormai era ben visibile ed il suo odore aumentava piano piano, presto tutti gli Alpha del Santuario si sarebbero accorti della sua condizione.
Con un angolo dell'asciugamano prese ad asciugarsi, ma ormai non serviva più a nulla.
Il suo corpo aveva bisogno di un Alpha.
Aveva bisogno di Negan.
Sentì dei passi veloci davanti alla porta, troppo veloci e pesanti per essere quelli di Carol e Maggie.
La porta si spalancò e Negan entrò nella stanza.
Carl scattò immediatamente in piedi, non riuscì a fare nemmeno un passo prima che l'odore mascolino dell'Alpha lo colpisse.
Le sue gambe presero a tremare con più forza, l'asciugamano gli scivolò addosso come fosse acqua, riuscì a mala pena a coprire le sue parti intime, anche se lo strato di stoffa non nascondeva molto.
Negan lasciò cadere Lucille a terra e si avvicinò con sguardo felino all'omega, Carl indietreggiò istintivamente.
Presto si ritrovò con le gambe premute contro il bordo del divano di pelle nera e Carl si ritrovò completamente bloccato.
Negan lo raggiunse con poche falcate e poggiò le mani ai lati del corpo del ragazzo, Carl fu costretto a sedersi sul divano e l'Alpha gli fu subito addosso.
Carl chiuse gli occhi spaventato, ma li riaprì quando non sentì le dita dell'uomo su di lui, Negan si era seduto a terra e gli fissava le gambe pallide.
L'omega cercò in tutti i modi di coprire il suo corpo, ma l'asciugamano era completamente bloccato sotto le sue gambe.
Negan notò quel gesto e sorrise, si mise in piedi e costrinse Carl a fare altrettanto, l'asciugamano del ragazzo scivolò silenzioso lungo intera figura dell'omega.
L'Alpha lo prese in braccio senza compiere il minimo sforzo e, lo portò verso il grande letto, Negan lo lasciò cadere di peso sul materasso e poi lo guardò dall'alto.
La vista di Carl era completamente appannata, le sue mani cercarono immediatamente il corpo dell'Alpha, afferrarono la sua maglietta e provarono a sollevarla, senza riuscirci a causa della  loro posizione.
Negan ghignò e accontentò il capriccio del ragazzo, si tolse velocemente la maglietta e la buttò a terra.
Carl prese a sfiorare il petto muscoloso dell'uomo.
"Sei... bello..." Negan sorrise, si chinò sul ragazzo e prese ad annusaregli il collo.
Carl piegò il capo verso sinistra ed espose il collo lungo e morbido.
Negan vi passò sopra la lingua e prese a succhiare la base del collo, laddove veniva marchiato l'omega.
Carl prese ad armeggiare con i pantaloni di Negan, l'Alpha lo guardò con un sopracciglio sollevato.
Quel ragazzino aveva il fuoco dentro.
Si alzò in piedi, si sfilò i pantaloni scuri e i boxer e  li gettò vicino alla maglietta.
Tornò sopra il ragazzo e lo sollevò come fosse senza peso, lo costrinse a dargli le spalle e lo spinse contro il materasso.
"Sei mio omega" Ruggì mentre la sua voce profonda, suadente e dominante si posava direttamente sulla pelle del ragazzo.
Un altra bolla umida scivolò tra le sue gambe tremanti. L'Alpha lo spinse verso il basso coprendolo con il suo corpo possente.
Negan prese a mordere e leccare la schiena pallida del ragazzino, il suo fiato caldo si scontrava contro la pelle sudata di Carl, dalle scapole sporgenti scese percorrendo la spina dorsale, fino ad arrivare al fondoschiena, pose un ginocchio in mezzo alle gambe magre di Carl e le aprì con forza.
Il ragazzo gemette forte in nome del compagno, sentendolo dietro di sé.
L'omega uggiolava bisognoso, alzando i fianchi in aria, le gambe divaricate, lubrificato e pronto a ricevere il suo Alpha.
Fu un attimo.
Con un veloce colpo di lombi Negan si spinse in lui, strappandogli il respiro, forzandolo ad aprirsi per lui per la prima volta.
Carl sgranò gli occhi mentre un insieme di dolore e piacere si faceva strada in ogni fibra del suo corpo.
Il membro dell'Alpha era enorme, pulsante, caldo come non mai, avere Negan così profondamente in lui era una sensazione nuova, intensa, dolorosa e meravigliosa.
Negan gemette a sua volta e si fermò un attimo, sopraffatto dalla meravigliosa sensazione di calore che il corpo del suo omega gli stava regalando.
Seguendo il suo istinto Negan si ritrasse quasi completamente, per poi rispingersi di nuovo in avanti con violenza, forzando la resistenza di Carl che strinse i denti e lenzuola tra le dita.
E di nuovo Negan si ritrasse per poi risprofondare nel suo ventre caldo.
Carl gemette forte, amando quella sensazione di pienezza, appartenenza, la dominazione assoluta che l'Alpha esercitava sul suo corpo.
E Negan era perso in lui, completamente sprofondato in Fase di Dominio.
Più simile ad un animale che ad un uomo continuava a pompare nol corpo bianco e sottile sotto di lui, senza tregua e senza respiro.
La voce nella sua testa che continuava a ripetere.
Prendilo. Reclamalo. È  tuo, tuo solo tuo.
"Sei mio piccolo omega" Pronunciò Negan posandogli le parole direttamente sulla pelle, continuando ad affondare in lui a ritmo brutale, i muscoli tesi e sudati.
Negan ringhiò di soddisfazione sentendo Carl contrarsi intorno a lui, stimolandolo a venire, portandolo al culmine .
Ansimi, gemiti, respiri affannati e tutto attorno era Alpha e Omega.
 

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