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Taehyung quella mattina si era alzato di mal umore: aveva dovuto prendere dei suppressanti contro il rilascio di feromoni, perché si era svegliato letteralmente inzuppato, e non solo di sudore. A buon intenditore poche parole, insomma.
Non credeva che quel suo periodo potesse tornare così presto, l'ultima volta era stata circa un mese prima: negli ultimi mesi aveva potuto notare un affaticamento maggiore del suo corpo, e il ripresentarsi della settimana del calore più frequentemente era ormai diventato una piaga per lui. La mole di lavoro non cessava a diminuire, anzi aumentava di giorno in giorno: in più ci si era messo anche il tirocinio di quel moccioso. Il generale si sentiva sempre più spossato a causa dei medicinali, tanto forti da fargli sparire completamente i sintomi del calore per almeno 10 ore, il necessario per concludere una giornata lavorativa.

Quella mattina si chiese fino a quando avrebbe potuto continuare ad andare avanti in quel modo : mentre camminava sotto le prime luci dell'alba verso il campo da corsa campestre, Taehyung era avvolto dalla consapevolezza che presto quelle medicine sarebbero diventate inutili, perché il suo corpo si sarebbe abituato a una certa dose di soppressivo, e sarebbe per l'ennesima volta dovuto ricorrere a dei calmanti più forti. Per quanto ancora avrebbe retto? Il suo corpo ormai aveva cominciato a dare i primi segni di debolezza, le gambe che a fine serata gli cedevano, gli occhi affaticati, le difficoltà respiratorie... In quel modo il suo teatrino da "Io sono un alpha" sarebbe caduto in mille pezzi molto presto. E lui non voleva accadesse.

«Pivello, mi sorprendi. Addirittura 3 minuti di anticipo» affermò Kim guardando il suo orologio da polso d'oro «Vedo che hai imparato la lezione ieri.»
«Buongiorno, signore. La ringrazio, signore. » fece la solita riverenza, maledicendo quel fottuto bastardo per averlo fatto svegliare così presto alla mattina. Credeva che i tempi dell'accademia fossero finiti, dove la sveglia alle 5 del mattino per allenarsi era la normalità, eppure si era ritrovato punto e daccapo. Non gli sembrava cambiato nulla, fatta eccezione che adesso non aveva un istruttore a guidarlo, ma un lurido tiranno ad impartirgli ordini.
«Bene, visto che sei arrivato presto ti farò fare un giro di campo in meno, ma quanto sono buono mh? Ora dovrai farne solo 19.» commentò con una punta di acidità nella voce il generale Kim. «Farò anche io dei giri con te, tu puoi cominciare.

«Sissignore » e così dicendo, Jungkook cominciò a correre lungo il campo delineato da linee bianche: per fortuna il ragazzo non aveva mai avuto problemi di prestanza fisica, quindi quella 'punizione' non era un granché per lui. Mantenne un ritmo costante, in dieci minuti aveva già completato 9 giri interi; fu al decimo che il corvino venne affiancato da Kim, che cominciò a correre al suo fianco ad un ritmo serrato quasi quanto il suo. Gli addomi dei due uomini si alzavano ed abbassavano in sincrono, nonostante Taehyung fosse un omega, aveva imparato a tenere testa anche al peggiore degli alpha, infatti si poteva dire che le sue doti fisiche fossero più che ottime.
Jungkook respirò a pieni polmoni la strana fragranza che aleggiava nell'aria: non sapeva come spiegarlo, ma sentiva un odore più che buono, che aumentò il suo livello di sudorazione quasi come stesse per andare in frenesia.
Strano.

Quando i due ebbero finito anche l'ultimo giro di campo, si riposarono per qualche attimo, l'uno affianco all'altro. Jungkook si avvicinò senza essere indiscreto a Kim piegato leggermente sulle sue ginocchia, per riprendere fiato. Inspirò nuovamente, e notò che l'odore vicino a lui fosse decisamente più forte: che avesse scopato con un omega e quindi le sue tracce gli fossero rimaste addosso? Chiunque fosse quell'omega, Jungkook voleva conoscerlo, poiché non aveva mai sentito odore più dolce e invitante in vita sua.
Chiuse ancora gli occhi, respirando a pieni polmoni quel profumo allettante, non accorgendosi di essere finito decisamente troppo vicino a Kim, che quando alzò la testa, si ritrovò il viso dell'altro crogiolato in una espressione di piacere a qualche centimetro più in là.
Preso dal panico, subito lo spinse via, rialzandosi e urlando «Jeon ma che cazzo ti prende! »
«Scusi è che ha davvero un buon odore, mi chiedevo come mai...» la sua voce era roca e bassa, e fece letteralmente tremare Taehyung, che sentí una scossa pervadergli il corpo, seguita da una improvvisa vampata di calore.
Oh merda.
«Non sono affari tuoi. Ora va via, ci vediamo nel mio ufficio alle 8 in punto, abbiamo un omicidio su cui indagare.» cercò di mantenere la calma mentre sentiva il suo basso ventre gonfiarsi e il suo orifizio cominciare a bagnarsi. Il ragazzo fece il saluto militare e andò via verso i dormitori, lanciando però un'ultima occhiata sospettosa a Kim.
Avrebbe scoperto con chi se la faceva, a tutti i costi.

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora