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Taehyung avvertí il groppone di saliva che gli si era formato in gola quasi occluirgli le vie respiratorie. Si prese uno, due o tre minuti per cercare quali parole fossero adatte per dirlo a Jungkook. Ci aveva pensato per tutta la notte, soppesando tutte le possibili reazioni dell'alpha.
Il generale nella sua uniforme bianca deglutí, convincendosi del fatto che sarebbe andato tutto bene, che Jungkook sarebbe stato lì a supportarlo in ogni caso, vista la sua natura tremendamente generosa.

«Cazzo...» sibilò, stringendosi gli occhi con le mani, cercando di respingere le lacrime che minacciavano di sgorgare.
«Fanculo.» sibilò ancora, stringendo i pugni alla sua uniforme bianca, immacolata; Kim prese un grande respiro e si voltò verso Jungkook, prima di avvicinarlo a sé con un potente strattone dalla sua divisa blu scuro e far collidere le loro labbra assieme.

Jungkook e Taehyung si mescolarono in un bacio frenetico e irruento, il minore fu preso alla sprovvista tanto che all'inizio non ricambiò.
Delle piccole lacrime di gioia si formarono ai lati degli occhi scuri di Jeon, quando realizzò che finalmente Kim aveva fatto la sua scelta, e la sua scelta era proprio lui.
Il corvino intrecciò la lingua a quella calda del generale, avvicinando la sua testa alla propria, con la mano dietro la nuca del moro. I due si baciarono per minuti interminabili, sentendo il legame delle loro anime diventare più solido del ferro battuto, coi loro odori che si perdevano l'uno nell'altro.

Taehyung si sentí bollire nel momento esatto in cui le loro lingue cominciarono a danzare freneticamente e capí, finalmente, che Jungkook era il suo destino e nulla più. Bizzarro come le leggi della natura non sbagliassero neanche un colpo, come il più abile cecchino in circolazione. Avvertí il suo calore crescere sempre più in lui, scoppiare in un sol colpo. Jeon lo avvicinò di più a sé e fu alloro che Taehyung diventò della stessa consistenza della plastilina nelle sue mani, sciogliendosi completamente al suo tocco.

Mugolò estasiato quando le mani grandi dell'alpha gli cinsero il collo per approfondire il bacio, e fu proprio in quell'istante che Kim Taehyung decise di appartenergli. Prese fra le sue le mani callose di Jungkook, portandole dietro, in corrispondenza della nuca, interrompendo il bacio solo per guardarlo negli occhi.
Il corvino aveva il respiro affannato, gli occhi lucidi dal piacere e le labbra arrossate, tanto forte era stato l'impatto con le gemelle.
«Tae...» soffiò piano, cogliendo appieno il segnale che il generale gli stava dando, indeciso sul da farsi.

«Questa volta sono lucido. Questa volta lo dico per davvero. Fammi tuo, Jeon Jungkook. Tuo e di nessun altro.» le parole uscirono quasi inaspettatamente dalle sue labbra, così preso dal momento e noncurante di essere ancora entrambi seduti nell'auto della polizia. Ma Taehyung non poteva più aspettare, non poteva più continuare una relazione tossica con Jimin, nonostante non fossero fidanzati. Non poteva continuare a dare false speranze al suo amico perché sapeva che, loro due, non sarebbero mai stati bene insieme.
Jungkook sorrise, sorrise come mai aveva fatto prima di allora: essere stato così fortunato da aver trovato il suo destinato, nonostante i problemi iniziali, gli aveva riempito il cuore di gioia.

Quella volta, finalmente, avrebbe potuto amare Kim ed essere ricambiato.
Jungkook lo baciò ancora e ancora, lasciando che anche Taehyung si beasse di quei baci furtivi.
«Andiamo dietro.» sussurrò il corvino a fior di labbra, con il generale imperlato di sudore, e il volto liquido di piacere.

Scusate il capitolo cortino sigh domani ne arriva un altro! Perdonatemi!

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora