12

14.1K 832 235
                                    

La saliva in eccesso si accumuló in gran parte nella bocca del corvino, che proprio non riusciva a staccare gli occhi dal corpo nudo del generale Kim davanti a sé.
Jungkook deglutí più volte, restando immobile e beandosi di quella visione paradisiaca: Kim Taehyung aveva le gambe spalancate verso la porta, un sottile velo di sudore che imperlava la sua carnagione ambrata, qualche ciuffo di capelli attaccato alla fronte e gli occhi dischiusi in una espressione erotica e crogiolata nel piacere.

Le sue cosce erano segnate da una scia bagnata di umori, e proprio nel bel mezzo di esse, troneggiava l'apertura dilatata e grondante del generale; Jungkook mosse velocemente gli occhi e le sue iridi scure si posarono sull'intimità del maggiore, che riscontró essere diversa da quella di un alpha, e più simile a quella di un omega. E questa sua ipotesi venne confermata anche quando il suo sguardo si posó sul collo del maggiore, che trovó chiuso in un collare tipico degli omega.

Jungkook strinse i pugni, digrignando i denti: le sue gambe volevano muoversi in direzione di Kim, volevano scoparlo e dominarlo fino allo spuntare del sole il giorno dopo, ma qualcosa dentro di lui lo stava fermando; il solo pensare al fatto che si trattasse di un suo superiore, lo deatabilizzava, e ancora più grave era il fatto che un omega fosse un militare, che ricopriva per giunta una carica così importante.

Kim si riprese per un attimo dal suo stato pietoso, alzando la testa in modo svogliato e incontrando gli occhi scuri dell'altro. Il calore nel suo stomaco divampava, tanto che avrebbe voluto urlare a squarciagola a quella recluta di andar via, gli avrebbe urlato contro le peggiori cattiverie, lo avrebbe minacciato di farlo radiare dall'arma. Eppure proprio non ci riuscì, il generale. Tutto ciò che lasciò le sue labbra arrossate fu un sussurro «Jeon cazzo» e un forte giramento di testa lo costrinse ad accasciarsi ai piedi del letto.

Taehyung sapeva già dall'inizio che quel ragazzo gli avrebbe solo portato guai, ma mai si sarebbe aspettato che fosse il suo compagno, che fosse il suo predestinato. Respiró affannosamente, gattonando per quanto gli era possibile verso Jungkook, aggrappandosi poi alla sua gamba a mo' di Koala affamato.

Era penoso in quello stato? Sì. Era fottuto in tutti i sensi? Sì.

Kim si aggrappó con entrambe le mani alla coscia poderosa di Jungkook, non curandosi del fatto che i suoi umori continuassero a colare per terra: ormai anche l'ultimo briciolo di umanità che era in lui ed stato sostituito dai suoi istinti più bestiali, facendolo apparire come una vera e propria cagna in calore. Il maggiore strusció il naso contro la coscia di Jungkook, sentendolo subito irrigidirsi sotto il suo tocco. Dall'alto, infatti, il corvino stava ancora tentando invano di resistere al maledetto odore di Kim, talmente forte e invitante da farlo star male.

Jungkook ci provava davvero, a resistere, per evitare di essere cacciato dal comando di polizia in un battito di ciglia, eppure anche a lui era chiaro: Kim era il suo predestinato, poiché mai nella sua vita il corvino aveva sentito odore più dolce di quello che emanava il generale, ora in ginocchio davanti a lui.

«Ti prego Jeon, scopami » si lamentó Taehyung, affondando il viso nella stoffa blu dell'uniforme della recluta, terribilmente vicino alla sua evidente erezione. Jungkook poteva sentire il suo nodo ingrossarsi sempre più, segno che sarebbe stato pronto ad un accoppiamento: eppure voleva ancora resistere, tanto che indietreggió in modo da aggrapparsi al muro.

Kim continuó a lamentarsi, gemendo e iniziando a toccarsi, mentre il suo viso andava sempre più a contatto con l'erezione del più piccolo, il cui cuore batteva all'impazzata. Ad un certo punto, preso da un attimo di follia, cominció a leccare quella zona da sopra la stoffa dei pantaloni, inspirando a fondo la fragranza divina che emanava il sesso del suo compagno.
«Ti prego- nhhhh » gemette forte, infilando due falangi nel suo orifizio bagnato, creando dei suoni sporchi e umidi. Nel mentre, continuava a leccare senza sosta le parti intime del corvino, ancora coperte da uno strato di stoffa che era di troppo: così, deciso, Taehyung abbassó la cerniera e i boxer neri del minore e prese in bocca il suo sesso, leccandolo e sentendo già il suo primo orgasmo approcciarsi.

E fu lì che Jungkook perse totalmente il controllo: se dapprima avrebbe voluto fermarsi, per salvare la sua posizione, con le labbra di Kim avvolte attorno al suo cazzo, proprio non ci riusciva. Preso da un forte scatto, abbandonata ormai la sua ragione, cominció a spingersi fra le dolci labbra dell'altro, sentendo il sangue pulsare nelle sue vene come mai aveva fatto prima.

Dio se quella bocca era il paradiso, e Dio se avrebbe voluto continuare a scoparla per giorni, mesi e forse anche anni interi. I feromoni nell'aria avevano decisamente fatto perdere il senno a Jungkook, che ringhiava come un cane rabbioso mente Kim glielo succhiava, rischiando di soffocare con la sua stessa saliva. Non seppe quanto tempo duró, ma la bocca del generale si trovó ricolma di sperma, schizzato anche sul suo volto immacolato dapprima e dai lineamenti delicati.

Con l'affanno a scuoterlo, Taehyung indietreggió fino ad incontrare la superficie morbida del letto, su cui montó a quattro zampe, come una brava cagna, vogliosa di farsi vedere dal suo padrone.
«E ora fottimi, Jeon.»

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora