Epilogo

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Telecamere di ogni grandezza e marca circondavano la grande sala della corte d'appello, ricolma di uomini vestiti nelle loro toghe nere da una parte e militari in bianco dall'altra. Taehyung aveva il fiato corto, mentre i suoi occhi scuri e profondi guizzavano da una parte all'altra dell'aula, dai colori legnosi e caldi, tutto il contrario dell'aria che si respirava dentro, ricolma di tensione e gelida come non mai.

Il generale, nella sua uniforme candida e i suoi capelli marrone scuro, picchiettava nervosamente sul tavolo di legno davanti a sé con una mano, mentre un fastidioso brusío di sottofondo gli solleticava le orecchie. Sbuffò, non riuscendo più a reggere la tensione che gli cresceva dentro; mise la mano libera sulla sua pancia rigonfia, tonda, dentro la quale il frutto del rapporto fra lui e Jungkook stava crescendo.
Taehyung aveva saputo nascondere bene la sua gravidanza per i primi tre mesi, nessuno sospettava nulla e il generale continuava ad allenarsi e a risolvere casi come se nulla fosse successo mai. Jungkook in centrale lo aiutava, lo baciava nei momenti in cui nessuno guardava, gli lasciava tenere carezze sulla guancia quando a fine giornata non riusciva più a stare sveglio e si addormentava sulla scrivania. Il generale si era persino fatto crescere i capelli lunghi sulla nuca per coprire il morso del suo alpha, in un primo periodo.

Una mattina, tuttavia, durante il suo quarto mese, Kim cadde per terra in preda ad uno svenimento, venendo di conseguenza portato in ospedale. Hoseok si batté con ardore per averlo in cura, perché sapeva che se medici esterni all'arma lo avessero esaminato, la sua copertura sarebbe saltata.
E così accadde.
Un grosso scandalo squarciò non solo i giornali locali, ma anche i notiziari, i siti web del Paese intero: il primo omega ad essere scoperto essere un generale, fu proprio lui, e ne pagò le conseguenze.

Kim Taehyung, però, non era un tipo che si arrendeva facilmente. Aveva lottato con i denti e con le unghie, sotto processo, per far valere i diritti degli omega; altri generali, marescialli, comandanti o semplici cadetti risposero al suo urlo di ribellione, rivelando di essere omega. Nella società non c'era più posto solo per gli alpha.
Il mondo stava cambiando, e Taehyung era il portavoce di quella rivolta.

«Generale Kim Taehyung, del plotone 172, lei è accusato di alto tradimento verso l'arma e verso lo Stato.» il giudice supremo pronunció quelle parole, battendo poi il suo martelletto di legno per richiamare l'attenzione di tutti. Gli occhi dell'uomo si mossero automaticamente verso Jungkook, seduto al lato, nelle tribune, che si mordeva il labbro inferiore e stringeva le mani in due pugni.
«La corte accoglie la sua richiesta di difesa. Può procedere.» continuò il magistrato.
Il militare nella sua uniforme si alzò in piedi, prendendo un bel respiro prima di cominciare a parlare.

«Altissima corte, io, Kim Taehyung, vorrei parlare a mia difesa. Per tutti questi anni ho prestato servizio militare senza mai battere ciglio, alla stessa maniera di un alpha. Per tutti questi anni, ho adempiuto ai miei compiti, alle mie missioni, risultando già dall'Accademia uno dei migliori nel mio campo, con un punteggio assai più alto rispetto a quello di tanti altri alpha. Numerosi, inoltre, sono stati gli omega a servire nell'arma, con una condotta altrettanto valorosa. Come, ad esempio, il generale Kang Daniel , il maresciallo Choi Seungyoon e potrei fare una lista infinita. Non sono mai stato meno di un normalissimo alpha, non sono mai venuto meno al mio dovere. Eppure mi ritrovo qui, discriminato solo perché un pezzo di carta dice che non conto nulla, quando le mie azioni dimostrano tutt'altro. Quindi oggi, davanti a tutti, e col cuore in mano, avanzo una proposta di legge.» prese un altro respiro profondo, facendo una breve pausa solo per incontrare gli occhi languidi del suo compagno, che gli diedero la forza di andare avanti.
«Chiedo che gli omega, nell'arma, vengano trattati allo stesso modo degli alpha, senza alcun pregiudizio, se le loro qualità fisiche si dimostreranno all'altezza di tale compito. Non siamo solo macchine sforna bambini, non siamo solo un contenitore per il seme degli alpha, e mai ci abbasseremo ad essere un mero oggetto sessuale. Abbiamo bisogno, credo fortemente, di un cambiamento; diciamo di volere un futuro migliore per i nostri figli, ma come possiamo dire una cosa del genere se siamo i primi che non riescono ad accettare il cambiamento? Come possiamo costruire un mondo più bello se siamo i primi a fare differenze, a classificare le persone secondo una stupida gerarchia?»

Alcuni bisbigli di disapprovazione arrivarono alle orecchie del moro, che teneva stretta una mano sulla sua pancia, mentre le parole fluivano fuori dalla sua bocca, la mente era rivolta a lui o lei, ignoto ancora.
Ci furono secondi interminabili di silenzio, in cui il giudice supremo lo guardava stupito, e gli altri magistrati attorno a lui mormoravano cose che non arrivarono fino a lui.
Tutto d'un tratto però, un forte applauso squarciò il silenzio glaciale venutosi a formare, e presto tutta l'aula fu in visibilio per le parole di Kim. Mani che battevano l'una contro l'altra furono la risposta che serviva al giudice per prendere la sua decisione, più che felice di far parte in prima persona di quel cambiamento.
«Generale Kim Taehyung, accogliamo la sua proposta di legge.»

Jungkook raggiunse a passo spedito il suo amante, cingendolo forte fra le sue braccia e lasciandogli un dolce bacio sulle labbra, con uno smagliante sorriso dipinto in volto.
«Ti amo così tanto, Tae.» sussurrò al suo orecchio, prima di inginocchiarsi e baciare la sua pancia gonfia, all'interno della quale il bambino che Kim aveva tanto agognato stava finalmente prendendo vita, con sua somma felicità.
Gli accarezzò ancora il pancione, sentendo poi un piccolo spostamento al suo interno, che fece ridere di gusto i due futuri padri «Ha scalciato. Ti ama anche lui o lei.»
«Spero sia un omega.» disse poi Jungkook, rialzandosi per baciargli nuovamente le labbra. «Un omega cazzuto come suo padre.» continuò tenendolo per la mano.

«Beh spero che almeno non abbia la mia testardaggine o siamo fottuti.» sdrammatizzò l'omega.

ATTENZIONE! NON È FINITO QUA!! CI SARÀ UNA SECONDA PARTE! TENETE D'OCCHIO WATTPAD UVU

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora