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La recluta deglutí sonoramente a quelle parole, avvertiva le mani sudare e quella vista sicuramente non era d'aiuto. «E ora fottimi, Jeon.» il generale Kim pronunció, lanciando uno sguardo di fuoco al corvino che non avrebbe mai neanche immaginato di trovarsi in una situazione del genere una volta varcata quella porta.
L'odore forte dei feromoni di Taehyung stava martoriando le narici del povero alpha, mandandolo in uno stato di frenesia famelica. Il generale gemeva, forte, ansimando per fare entrare quanta più aria possibile nei suoi polmoni, tanto gli mancava il respiro.

Il suo labbro inferiore era stretto dalla morsa dei suoi incisivi e quasi sanguinava tanto era la forza con cui lo mordeva. Jungkook era una statua di sale in quel momento, così immobile da poter sentire chiaramente il sangue pulsare e arrivargli al cervello, ad annebbiargli la vista. Le cosce muscolose di Kim erano piegate e contratte, mentre il suo sedere era rivolto verso l'alto, ad invitare a banchettare la giovane recluta della scuola di polizia.

In quel momento, non gli importava della sua posizione come generale, non gli importava che il suo segreto venisse rivelato, ad uno sconosciuto per giunta. Col calore crescente nel suo ventre, Taehyung desiderava solo una cosa, e la desiderava il prima possibile: voleva essere soddisfatto.

I suoi istinti animali ormai si erano completamente impossessati della sua mente, non più lucida e in grado di intendere cosa fosse effettivamente meglio per lui.
Taehyung desiderava essere preso con forza, essere prosciugato di tutti i suoi liquidi e soprattutto, voleva così tanto essere morso, appartenendo così a qualcuno. Voleva essere trattato come la proprietà di Jungkook, un oggetto da usare per soddisfare i suoi sporchi pensieri e poi lasciato li, fino a quando non avesse desiderato usarlo di nuovo.

«Usami, Jeon... Cazzo non posso farcela...» si lamentó, cercando di strusciarsi per quanto possibile sulle coperte del suo letto. Jungkook sollevó una mano d'istinto, senza neanche pensarci due volte, e avvicinó il suo corpo a quello piegato di Kim, afferrandogli una natica soda e schiaffeggiandola con forza, facendo risuonare per tutta la stanza quello schiaffo sordo.
Un gemito alto lasciò le labbra rosee di Taehyung, che continuò con un tono di voce arrochito dalla lussuria «Mhhhm si fallo ancora.»

In men che non si dica, Jungkook lasciò un altro schiaffo sulla natica del suo generale, sentendosi così dannatamente potente in quel momento: lui, un pivello (come amava definirlo Kim stesso) che sculacciava un militare di grado nettamente più alto del suo, con quest'ultimo che gli pregava di continuare come una lurida troia dei bassifondi.
«Più forte Jeon- aaahhhh» ansimó il moro, facendo scontrare la sua erezione dolorante con le lenzuola fresche, in cerca di un po di sollievo.

Breve tempo ancora e le natiche del generale furono presto violacee a causa degli schiaffi, ma a lui non bastava ancora: voleva più piacere, voleva di più.
«Ti prego » affannó, mentre una lacrima gli rigava il volto «Ti scongiuro...scopami.» concluse affondando il volto bagnato nel materasso, mentre Jungkook lo guardava esterrefatto.

Essere letteralmente pregati dallo spaventoso Kim Taehyung, austero e inflessibile generale lo mandava su di giri. Jungkook si leccó le labbra in preda all'eccitazione e fremette, abbassandosi sulle sue ginocchia in un solo scatto, non prima di aver lanciato i suoi pantaloni all'aria.
Si abbassó fino ad far sprofondare il suo volto fra le natiche rosse e bollenti dell'altro, andando a leccare vigorosamente tutti i suoi liquidi.

Le labbra sottili del corvino e la sua lingua si muovevano senza sosta, facendo gemere frequentemente il moro totalmente alla sua mercé. Risucchió ogni umore dell'omega, sentendo il nodo alla base della sua intimità farsi sempre più grosso e pulsare. Non avrebbe resistito tanto, si sentiva già al limite.

Sì sporse in avanti quanto bastava per arrivare con la lingua a toccare un punto sensibile in Taehyung e subito lo sentí contorcersi dal piacere: mosse il suo muscolo caldo ancora un po', il giusto tempo per far penare ancora più il generale e poi si sentí scoppiare.
Qualcosa dentro di lui, gli stava domandando di più.

Come una bestia assetata di sangue, il "calore" di Jungkook reclamava le sue attenzioni. Così, senza nemmeno pensarci due volte, allineó il proprio pene all'orifizio bagnato di Taehyung, e lo penetró con uno scatto veloce, andando quanto più in profondità potesse.
«Cazzo si! Si!» urló il moro, gettando la testa all'indietro, incapace di reggere tutte quelle sensazioni in una sola volta. Gli occhi gli si ritorsero per il troppo piacere e le dita aggrapparono con forza le lenzuola bianche del suo letto.

Erano entrambi animali, in quel momento, delle sporche bestie del sesso che cavalcavano senza sosta i loro orgasmi. I testicoli di Jungkook, assieme al suo nodo, sbattevano con forza contro le natiche dell'altro; entrambi erano persi nel piacere e nei loro odori, che avevano assunto una connotazione decisamente più dolce, quasi paradisiaca.
«RI-ah! Riempimi Jeon...» ansimó ancora, lanciando uno sguardo affamato all'altro, che non resistette a quegli occhi lucidi e rossi.
Jungkook aumentó il vigore delle spinte, sentendo il suo nodo crescere sempre più nell'apertura del generale, che lo aveva accolto in modo così perfetto.

«Voglio morderti.» sussurró Jungkook, il suo petto premuto contro la schiena sudata dell'altro. Un sussurro che non passò inosservato a Kim, che aprí la bocca in cerca di aria. «Voglio... Morderti... » un ringhio vibró nelle corde vocali dell'alpha, che aveva preso a mordere dei lembi di pelle in modo sconnesso, sentendosi terribilmente eccitato e al limite della sopportazione.

Taehyung in quel momento, desideró che il collare che gli cingeva il collo scomparisse, tanto voleva sentire i canini del corvino affondargli nella carne, tanto voleva sentire il sangue scorrere giù per la sua spina dorsale. Voleva essere posseduto non solo dall'erezione della recluta, che ora batteva come un martello dentro di sé, ma anche dalle sue labbra, dai suoi denti, voleva che le loro salive si mischiassero come avevano fatto i propri feromoni.

«Jeon! S-sto -- Ah!» un ultimo urlo si levó nell'aria prima che il seme bianco macchiasse il suo addome e le coperte, mente Jungkook dietro di lui continuava a spingersi, a gemere fino a rilasciarsi completamente dentro l'orifizio di Taehyung, ormai i due corpi legati dal nodo che teneva inchiodato l'alpha all'omega.
Il generale Kim aveva dato un ordine alla sua recluta, e lui lo aveva eseguito senza batter ciglio: si sentiva completamente pieno.

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora