Prologo

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Ho sempre pensato che essere famoso mi avrebbe reso invincibile, che avere il mondo ai miei piedi sarebbe stato a mio vantaggio. Non potevo avere più torto. Ora so cosa vuol dire essere un vip e sinceramente pagherei per avere un minimo di tranquillità, per starmene a casa con la gente che amo.

Ma ora sono qui. Ennesima intervista. Ennesime finte risate già programmate in anticipo con i miei compagni di sventura. Forse loro sono l'unico lato positivo del mio lavoro. Alleggeriscono la tensione, per fortuna.

Penso che alcune fans abbiano capito che infondo noi siamo macchine fabbrica soldi. Certo, quelli fanno sempre piacere ma ora come ora ne abbiamo fin troppi. Potrei comprarmi mezza inghilterra e avrei ancora qualcosa da parte.

-Abbiamo persino riempito i capelli di Zayn di dentifricio- una risata generale mi risveglia dai pensieri. Guardo i miei amici e tutto ad un tratto ricordo il copione. L'intervista dovrebbe essere quasi finita. Qualche sorriso finto e poi saremmo tornati in hotel.

Mi fanno segno che le telecamere sono spente, mi giro verso Liam e faccio un leggero sospiro. Mi aspetta una cioccolata calda, tante coperte e un bel film, niente di meglio. Salutiamo l'intervistatrice e tutti i membri dello staff, firmiamo qualche autografo a questi ultimi ed usciamo dagli studios.

Salgo nella seconda auto nera con i vetri oscurati insieme ad Harry.

Silenzio. Vi posso assicurare che non ho mai amato il silenzio come in questi ultimi tre anni. Quei pochi attimi in cui puoi chiudere gli occhi, in cui riesci solo a sentire il tuo respiro e il battito del tuo cuore. Mi giro verso Harry, lo vedo con gli occhi chiusi e con le vene sul collo per l'agitazione, che poco a poco scompagliono. Appoggio la guancia sulla sua spalla e guardo i sedili davanti a me. Il suo giubbotto è liscio e morbido. Sento il suo capo appoggiarsi al mio e chiudo gli occhi, beandomi di quel momento.

-Niall?- sento la sua voce roca vicino al mio orecchio e appoggio una mano sulla sua gamba per fargli capire che lo sto ascoltando. -Nulla, lascia stare...-

Conosco ormai bene Harry. E' un tipo abbastanza riservato, piuttosto timido, ma soprattutto innocente. Alle telecamere si mostra estroverso, stronzo e puttaniere con le ragazze, bello come un dio. Ma io adoro il vero Harry, anzi, quello finto mi fa letteralmente schifo.

Sento la macchina fermarsi, alzo il capo, mi passo le mani sul viso per togliere la stanchezza e apro la portiera. L'aria fredda mi scompiglia immediatamente i capelli e strizzo gli occhi. Vedo Liam tenere in braccio Zayn addormentato e stare fermo davanti alla porta dell'hotel mentre aspetta che Louis si decida a scendere dall'auto con i mille pupazzetti delle fans. Mi alzo dal sedile e chiudo la portiera dietro di me. Cammino verso la porta dell'hotel e vengo affiancato da Harry che mi circonda le spalle con un braccio. Sorrido al suo gesto e con Liam e Zayn entriamo nell'hotel. Pochi secondi dopo sentiamo Louis arrivare con un sacchetto della spazzatura. Ci avrà messo tutti i peluche delle fans, penso.

Saliamo in ascensore e mi appoggio alla parete mentre Harry ritira il braccio. Nessuno parla durante la salita alla camera. Usciamo all'ultimo piano e camminiamo tutti e cinque fino alla porta della suite, tiro fuori la chiave ed entriamo. Mi tolgo le scarpe e il giubbotto lasciando entrambi all'ingresso, osservo Liam entrare in camera e lo seguo per dargli un aiuto con Zayn. Lo adagia sul letto mentre io prendo la maglia del pigiama, lo vedo sfilargli i pantaloni e mentre glieli piega, io faccio lo stesso con la maglia.

Dopo essermi messo dietro a Zayn lo sollevo e Liam gli infila la maglia. Lo copriamo con le coperte e poi mi passo una mano fra i capelli, faccio un cenno a Liam e vado verso la porta per uscire dalla camera mentre con la coda dell'occhio vedo il castano lasciare un piccolo bacio sulla fronte del maggiore.

Torno in salotto e mi siedo accanto a Louis, mettendomi a gambe incrociate. Lui si gira verso di me.

-Niall.- mi sorride e mi sistema il ciuffo, ormai scompigliato. -Hai sonno?- mi guarda attentamente e inclina leggermente il capo da un lato.

-Vorrei solo qualche giorno di riposo, lo sai... -trattengo il respiro mentre mi stendo e appoggio il capo sulle sue gambe. Sento la mano di Louis infilarsi fra i miei capelli e chiudo gli occhi al tocco.

So cosa mi aspetta l'indomani: la registrazione di Right Now e un concerto. Ma al momento penso solo alle dita affusolate di Louis passare fra i miei capelli che mi danno un senso di protezione. Mi rannicchio piegando le gambe e piano piano il sonno prende il sopravvento, facendomi addormentare.

Questo è solo il prolgo ed è corto, ik.

Aggiorno quanto posso perché purtroppo vado a scuola dalla mattina al pomeriggio tardi. Magari ogni sabato...

Ditemi che cosa ne pensate, sia cose negative che positive.

kiau.

Nothing Like Us (Narry, accenni Larry, Ziam e Ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora