Capitolo Ventisei

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'SCANDALO: HARRY STYLES E NIALL HORAN STANNO INSIEME'

'NEWS: H. STYLES E N. HORAN, CANTANTI DEGLI ONE DIRECTION, FOTOGRAFATI IN MOMENTI INTIMI'

'2/5 DEGLI ONE DIRECTION SONO GAY?'

"LE FANS SI SBAGLIAVANO, NON È LA "LARRY" AD ESSERE REALE, NIALL HORAN ED HARRY STYLES STANNO INSIEME"

Migliaia di articoli, erano usciti quell'anno, su me ed Harry. Mesi terribili, con mille domande di curiosi, occhiate malevoli della gente e sguardi indecisi delle fans, sì perché erano stati momenti strani dove loro sono cambiate. Molte delle bambine che ci seguivano hanno smesso quando è uscita la notizia, e altre persone più adulte hanno iniziato ad appoggiarci.

Peccato. Peccato davvero che sia finita così presto. L'addio alla carriera era stato doloroso: prima Zayn, per i nostri litigi e molto altro, poi piano piano tutti noi, scivolammo nel baratro dell'indecisione sul da farsi. La soluzione arrivò solo un'anno e mezzo dopo quelle foto, quando mezzo mondo finalmente iniziava a dimenticare quegli articoli, o quelle risposte imprecise a tutte quelle domande.

Basta, abbiamo tutti finito con la popolarità. O almeno, per adesso, abbiamo idee diverse della nostra vita. Sappiamo che saremo sempre considerati famosi, sappiamo che la gente per strada ci chiederà sempre una foto. Ma sappiamo anche che un giorno tutto ciò andrà a diminuire, e noi saremo in pace con i sensi di colpa per le fans deluse e amareggiate, in pace con anche noi stessi, che non siamo stati psicologicamente pronti alla pressione dei media, finendo nell'imbatterci nella droga e depressione. Perché era successo, era successo davvero.
Quando il mondo decise di andarci contro la critica della gente aumentò, finendo di schiacciarci a terra.
Impazzii per giorni dopo che incrociai lo sguardo di una bambina sprezzante, quasi facessi schifo. Impazzii per mesi, quando passammo a cantare dagli stadi alle arene, finendo per cancellare determinati show per i pochi biglietti venduti.

Ovviamente non ce l'ho con Harry, non ce l'ho mai avuta con nessun altro tranne che me stesso. Sono stato stupido e bambino a credere di essere libero ad uscire nel mondo e fare ciò che volevo.
Non potrò mai avere una relazione normale, per questo lasciai Harry neanche due mesi dopo. Inutile dire che lui si sente in colpa nei miei confronti, e che quando mi vede non riesce mai a non farsi scappare uno 'scusa', ricordando ancora quando ci scambiavamo baci.

Mi manca, è ovvio. A chi non mancherebbe Harry? Ma so di aver preso la direzione giusta. So che ora sono molto più rilassato. La pressione non sarebbe finita, se io ed Harry avremmo continuato a stare insieme, ed io non sarei stato più tranquillo e gli anni dallo psicologo con mille farmaci prescritti, sarebbero stati il doppio.

Nei giorni in cui sono a casa, senza la mia famiglia, o amici a farmi compagnia, mi capita di guardare la televisione o di leggere un bel libro in compagnia della musica di MTV, e sorrido quasi con malinconia nel sentire che alcune delle nostre canzoni sono trasmesse ancora.

I premi che abbiamo vinto nei nostri sei anni di carriera giacciono su mobiletto di fianco al tavolo di cristallo del salone, i vari dischi d'oro e di platino sono appesi sul muro color panna, ora sembrano vuoti e senza alcun senso. Ricordi dei migliori e peggiori anni della mia vita.

Non sento nessuno da mesi, è come se gli anni senza la fama siano più lenti, e le ore che passo da ragazzo normale mi stiano cadendo addosso. Gli amici che ho sono quelli che avevo anche prima, non ho intenzione di farmene altri con la consapevolezza di incontrare solo uno che vuole usarmi.
Neanche Harry sento più, colui che anche se ci lasciammo, mi restò accanto fino a quando non lo allontanai. Perché è così Harry, e resterà sempre la persona che amo più al mondo. Lo amo ancora, è ovvio. Ma so che non è giusto, per me e per lui.

E così, quando ricevo il giornale, un mattino qualunque di un mese qualunque e leggo che Harry Styles ha deciso di tornare a fare musica e pubblicare un album acustico di alcuni suoi scritti, sorrido. È l'abitat del riccio, penso. Ricordo infatti tutti quei fogli di pentagrammi o no, che volavano nel tourbus o nelle stanze dell'hotel. Della sua custodia della chitarra che per quel periodo portava ovunque per imparare bene a suonarla. La sua voce che risuonava nel bagno, mentre si faceva la doccia, di quelle frasi dolcissime ma sconosciute che lui inventava al momento, mettendo solo insieme ai suoi pensieri.

"l'artista però non vuole rilasciare altre interviste e dopo l'uscita dell'album farà solo alcune serate per i pochi amanti della musica"
Harry era così, niente cose in grande. Solo lui, la chitarra e i fans e, ovviamente, io.








Lo ammetto, è la prima volta che faccio finire una storia, ammetto anche che non sapevo bene come finirla e sono molto ansiosa per via del vostro giudizio. Penso sia una fine appropriata, con un finale aperto. Potete scegliere voi se Niall è tornato da Harry, o sono rimasti amici, oppure non si sono mai più rivisti. Sta a voi decidere di prenderla bene o male sulle decisioni di Harry e Niall.

So che è strano, ma spero anche che non vi abbia deluse.

Alle prossime storie,
Martina.

Nothing Like Us (Narry, accenni Larry, Ziam e Ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora