Capitolo Ventidue

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Da metà del capitolo in poi ci sono scene attinenti a tematiche sessuali, chi non se la sente di leggere quella parte può smettere dagli asterischi...

buona lettura :)

-Queste lasagne sono buonissime, Maura!- Harry accanto a me mangia quel piatto squisito senza togliere lo sguardo dal mangiare. Si è messo il tovagliolo attaccato al colletto della maglia per non sporcare la camicia azzurra di seta. In questo momento dà l'idea di essere uno di quei bambini delle famiglie più ricche e nobili. Una sua mano tiene la forchetta che mette in bocca piena di lasagne ad intervalli abbastanza regolari. L'altra sua mano è perennemente sulla mia gamba. Mi accarezza la coscia a mio parere quasi incondizionatamente mentre continua a fare complimenti a mia mamma.

In realtà mia mamma non ha cucinato quella prelibatezza, no. La nostra vicina di casa è una cuoca eccellente e ogni anno, ad ogni natale, capodanno o comunque ogni volta che avevamo bisogno di qualcosa di più sostanzioso e prelibato, andavamo sempre a chiedere a lei di cucinarci qualcosa. Si vede che ancora adesso questa nostra tradizione non ha lasciato le mura della nostra casa. Mia mamma però non risponde ad Harry, limitandosi a sorseggiare bicchieri di acqua gasata e mangiucchiare pezzi di lasagna.

Appena ho finito di strafogarmi di lasagne, lascio la forchetta sul piatto e porto la mano su quella di Harry posizionata ancora sulla mia coscia. Lui immediatamente fa incrociare le dita con le mie.

Gira il viso verso il mio e mi regala uno di quei sorrisi mozzafiato, contornato comunque da pezzettini di pomodoro rimasti ai lati delle sue labbra. L'istinto di baciarlo mi fa rabbrividire e devo stringergli la mano per placarla almeno un po'.

Prendo il tovagliolo e lo avvicino alla bocca di Harry, sorridendo divertito.

-Fai la paperella!- urlo e lui in risposta sporge le labbra, cercando di trattenere le risate. Mia mamma e mio padre ridono, sapendo che io e il resto dei ragazzi facciamo queste minchiate quando abbiamo l'ispirazione.

Appena ho finito di pulirgli il viso lui mi scompiglia i capelli con la mano libera, scoppiando a ridere, facendo ridere anche me.

Passiamo la serata così. La serenità regna sovrana nella casa e il calore in cucina poco dopo si trasferisce in salotto. Mio padre sulla poltrona e mia mamma ed Harry sul divano.

Io sono sul tappeto a terra, appoggiato alle gambe di Harry che osservo con occhi innamorati i regali sotto l'albero. So che di mio c'è il regalo dei miei genitori, il regalo di Harry, il regalo di mio fratello Greg e poi quello di Zayn che mi ha lasciato prima di partire.

I miei genitori stanno parlando con Harry ma i loro discorsi sono dei mormorii per me, immerso come sono nei miei pensieri. Cosa può avermi regalato Harry? Scuoto la testa un paio di volte mentre sento una mano fastidiosa toccarmi i capelli. Mi scosto con irritazione da essa e poi mormoro una piccola scusa allo sguardo di mia mamma. Era lei.

-So cosa stai pensando.- dice semplicemente mio padre mentre mi guarda, sorridendo ampiamente poco dopo, facendo brillare i suoi piccoli occhi contornati da rughette della vecchiaia.

-A cosa starei pensando?- Appoggio la spalla contro il ginocchio di Harry e lo osservo, inarcando le sopracciglia.

-Un quarto d'ora e li potrai aprire, Niall. Abbi pazienza!- esclama con un sorriso divertito mia mamma mentre posa una mano sulla coscia di Harry. Io seguo il suo movimento e poi la torno a guardare in faccia.

-Vedi Harry com'è tranquillo?-

-In realtà non vedo l'ora di scartare il regalo di Zayn perché quando me lo ha dato in mano mi ha detto che è fragile...- borbotta il riccio e poi scoppia a ridere, guardando l'ammasso di regali.

Nothing Like Us (Narry, accenni Larry, Ziam e Ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora