Nothing Like Us (Narry, accenni Larry, Ziam e Ziall)

Capitolo Due

Dopo aver avuto una lunga conversazione con Zayn, esco dalla sua stanza e barcollo fino in salotto.

Mi aveva ripetuto che non avrei potuto fare nulla con Harry se non avessi visto un minimo di interessamento verso di me diverso dal solito. Harry mi ha sempre trattato come il suo fratellino, come avrei mai potuto notare un suo cambiamento?

Appena varco il salotto non faccio a meno di osservare Louis ed Harry abbracciati. Sposto lo sguardo su Liam e sospiro leggermente.

-Lee... fra un po' abbiamo l'intervista. Mezz'ora e ci vengono a prendere.- mi guarda con gli occhi velati dalla tristezza e poi si alza, mi raggiunge, afferra la mia mano e cammina con me verso le camere, guardando dritto davanti a sé. Non so esattamente che ha, tutto ad un tratto è diventato triste.

Gli lascio la mano ed entro nella camera che condivido con Harry, prendo il cellulare, lo infilo in tasca senza neanche accertarmi di non avere messaggi o chiamate perse, afferro una felpa e me la infilo.

Mi guardo allo specchio dell'armadio e sospiro. Non mi sono mai visto carino, soprattutto di fianco ai miei compagni di band. Loro sono i classici ragazzi che tutti vorrebbero trovarsi a letto. Io sono Niall, biondo tinto, occhi azzurri ma spenti e labbra morsicate per l'agitazione. Uno stupido ragazzino cresciuto troppo in fretta.

Distolgo lo sguardo dallo specchio, cammino verso la porta ed esco dalla stanza, percorro il corridoio ed entro in salotto, mi metto le scarpe e mi siedo sul divano. Noto solo in questo momento che sulla poltrona c'è solo Harry. Ha gli occhi chiusi, i ricci ribelli scesi sulla fronte, le mani appoggiate pesantemente sui braccioli e il capo all'indietro. Si sarà appisolato, penso. Mi alzo dal divano e facendo il più piano possibile mi siedo sulle sue gambe. Spalanca gli occhi, li punta su di me e drizza il capo. Rimango a guardarlo per alcuni secondi negli occhi, prima di abbassare il capo e lasciarmi sfuggire un piccolo sospiro. Lui non mi vorrà mai, perché farmi del male?

-Niall?- sento la sua voce roca chiamarmi e allora alzo il capo, mettendolo esattamente davanti al suo. Percorro con gli occhi tutto il suo viso, è perfetto anche con i suoi pochi brufoli. Lo è sempre stato.

-Devo fare una cosa perché poi non mi sarà più possibile farla.- mi guarda con serietà negli occhi e passa una mano sulla mia guancia, la infila fra i miei capelli e spinge il mio capo verso il suo. Le mie labbra sfiorano le sue, socchiudo gli occhi sentendo il mio cuore battere forte e poggio le mani sul suo petto. Le sue labbra sanno di fragola, sono morbide e calde, combaciano perfettamente con le mie. Si allontana quanto basta per guardarmi ed io riapro gli occhi. Sento ancora il mio petto alzarsi e abbassarsi velocemente mentre guardo i suoi occhi color smeraldo. Si passa la lingua sulle sue labbra e scuote la testa.

-Alzati...- mi guarda e appoggia le mani sui miei fianchi. Faccio come mi dice e mi passo una mano fra i capelli per cercare di calmarmi. Harry mi ha baciato. Okay, è una cosa piuttosto strana perché non ha senso. Ha toccato le mie labbra con le sue e poi si è ritirato dicendo che dovevo alzarmi. E poi quella strana frase dell'inizio...

Perché mai avrebbe dovuto baciarmi? Mentre i pensieri mi divorano non mi accorgo che delle braccia mi circondando la vita. Giro il capo e mi ritrovo un Zayn sorridente.

-Andiamo, cucciolo?- mi sorride, scioglie l'abbraccio e afferra la mia mano. Vedo Liam aprire la porta, Louis abbracciare Harry e attraversare l'ingresso. Zayn mi tira attraverso la porta e il sole mattutino ci investe il viso.

-Dopo ti devo dire una cosa.- mormoro a Zayn sperando che i miei compagni curiosoni non sentano. La risposta di Zayn fu quella del tirarmi dentro la macchina, dicendo agli altri che per questa volta avrebbe fatto il viaggio con me.