Capitolo Sedici

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Barcellona, una città meravigliosa su tutti i punti di vista.

L'hotel in cui abbiamo dormito la notte è fantastico, moderno e bellissimo. Ci sono addirittura delle porte finestre nelle camere che mostrano la città.

La mia stanza è decorata con motivi blu e argento. Favolosa.

Ho dato appuntamento ad Harry davanti alla porta alle 5.30 del mattino ma sono le 5.35 e di lui neanche l'ombra. Non ci hanno permesso di dormire insieme perché siamo rientrati tardi per l'intervista e i menagers non volevano che facevamo rumore.

Mi sto per riaddormentare quando un leggero bussare mi fa aprire gli occhi e balzare giù dal letto. Finalmente.

Apro la porta ma non ho il tempo neanche di spiccicare una parola che mi ritrovo delle labbra premere contro le mie. Tengo gli occhi aperti e riconosco quelli di Harry che brillano alla luce del corridoio. Con il piede chiude la porta e a me sfugge una risata.

-Cosa ti ridi, Horan?- mormora il riccio sulle mie labbra e posa le mani sulle mie cosce, prendendomi in braccio. Gli circondo il bacino con le gambe e mi aggrappo alle sue spalle con le braccia per non rischiare di cadere.

Ripreme le labbra contro le mie e chiude gli occhi, iniziando a baciarmi con lentezza. Io ricambio il bacio, schiudendo le labbra e facendo poi scivolare nella sua bocca la mia lingua, lasciandomi scappare un sospiro di felicità che non passa inosservato al riccio.

Infatti Harry si stacca dalle mie labbra dopo pochi minuti di bacio e mi guarda, facendo scontrare più volte il naso contro il mio. Sorride prima di andare a stendersi sul letto, lasciandomi cadere accanto a sé e appena si sistema a pancia in sù, io mi metto comodo su un fianco, appoggiando la guancia contro il suo petto e mettendo una mano sulla sua pancia coperta dalla maglia del pigiama.

Passano alcuni momenti di silenzio in cui si sentono solo i nostri i respiri. Il sapore delle sue labbra mi fa venire le farfalle allo stomaco, così sorrido istintivamente e mi stringo contro di lui.

-Devo dirti una cosa...- mormora e questo mi fa sollevare il viso dal suo petto per guardarlo. Queste parole non mi piacciono più di tanto.

-Dimmi- Lo vedo prendere un lungo sospiro prima di iniziare a parlare.

-Domani volevo andare a Los Angeles con Gemma e starci per alcuni giorni per recuperare del tempo con lei...- lo guardo mentre sento la delusione invadermi. Pensavo che avremmo passato del tempo insieme.

-Poi tornerei da te a Londra...- non mi resta che annuire. Alla fine non vede la sorella da almeno un mese ed è ovvio che le manchi.

-Tranquillo.- Mi sporgo per lasciargli un bacio sul mento ma lui non mi lascia il tempo perché si mette sopra di me fra le mie gambe e inizia a baciarmi tutto il viso con piccoli baci umidi, facendomi così il solletico.

-Harreh...- borbotto e metto le mani fra i suoi capelli, cercando di tirarlo su, piegando ai lati del suo bacino le gambe per stare più comodo.

-Zitto.- mi risponde lui iniziando a lasciarmi vari baci dal mento fino al collo, strofinando su di esso poi il suo naso.

-Grazie per aver capito.- mi dice dopo un po', posando una mano sulla mia guancia, guardandomi negli occhi, accennando un piccolo sorriso che mi fa sciogliere.

I sentimenti che provo per Harry sono unici. Lui è il mio sogno da tre anni e finalmente è arrivato il mio momento. Posso renderlo felice, posso baciarlo e amarlo a mio modo. Posso essere amato da lui, spero in un modo unico.

-Nulla.- sussurro di risposta e lui mi accarezza la mascella. Mille brividi mi passano per tutta la schiena e poi gli faccio alzare il viso per premere le labbra contro le sue, guardandolo negli occhi.

-Fra due ore dobbiamo partire. Dormiamo.- gli dico sulle labbra.

Voglio che fra noi due sia tutto lento e voglio che vada tutto bene. Dormire abbracciati è sempre stata una delle cose che ho sempre voluto fare, ovviamente con Harry.

Mi chiedo se sia innamorato o ossessionato.

Si rimette accanto a me e mi stringe fra le sue braccia, soffocandomi contro il suo petto.

-Harry... Harry...- inizio a battere una mano contro la sua schiena mentre lo sento ridere.

Quando mi libero mi metto a pancia in sù e lui appoggia il mento contro il mio petto, circondandomi la pancia con un braccio.

-Sei bello, bello, bello, bello.- cantilena il riccio mentre fa ondeggiare lentamente il capo a destra e a sinistra a ogni parola.

-E tu sei molto inquietante.- annuisco e gli bacio la punta del naso, arrossendo. Per fortuna la stanza è semi buia...

-E sono anche felice.- sorride e riesco a percepire che dal suo tono è serio.

-Lo sono anche io.- sussurro e annuisco, sorridendo ampiamente. Mi avvicino alla sua guancia e gli bacio la fossetta, mordendogliela poco dopo.

Lui fa un ringhio imitando un cane e poi scoppia a ridere, lasciandomi un lungo bacio sulle labbra, facendomi chiudere gli occhi. Quando si allontana io lo seguo con le labbra, facendole scontrare una seconda volta. È come una droga.

-Mi mancherai troppo.- sussurro sulle sue labbra, tenendo gli occhi chiusi. Non volevo interrompere il momento.

-Tu di più, dio santo.- sussurra. Apro gli occhi e lo osservo attentamente. Traccio con la punta delle dita il suo viso e poi schiaccio il naso contro il suo.

-Avrei voluto farlo da sempre.- mormoro, decidendo di mettere da parte l'orgoglio. Gli lascio un piccolo bacio fra il labbro superiore e il naso e poi torno a guardarlo negli occhi.

-Scusami se ti ho fatto aspettare a lungo...- Mi guarda con serietà e annuisco incondizionatamente.

-Ne è valsa la pena.- Sorrido e mi lascio baciare le labbra, mentre gli accarezzo la nuca con la punta delle dita.

Le sue labbra combaciano perfettamente con le mie ad ogni bacio e i suoi occhi risplendono addirittura nel buio.

Lo amo, lo amo da impazzire.

Incrocio le gambe con le sue e ci sistemiamo entrambi in modo da stare comodi per continuare a dormire.

Le braccia di Harry sono grandi e mi stringono con forza contro di sé. Mi fa sentire al sicuro da tutto e veramente, ci starei per sempre. Il suo cuore batte velocemente e spero che sia per la mia vicinanza, lo spero davvero tanto.

-Sei mio?- sussurro con un minimo di voce, imbarazzato dal mio momento di debolezza. Mi sento come un bimbo che sta fra le braccia del suo fratellone più grande. Sento che senza Harry nel giro di pochi mesi e sarei crollato del tutto.

-Sono tuo.- sussurra e sorride. Lo vedo nel buio.

Ed è perfetto.

Appoggio la guancia contro il suo petto e lui mi stringe contro di sé. Mentre ispiro il suo profumo mi rilasso e dopo pochi minuti il sonno prevale su tutto.

Sì, ne vale proprio la pena

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Angolo Autrice

Capitolo che mi serve per collegare quello che avviene in futuro.

SONO TENERI, MI EMOZIONO PURE IO. E MI VIENE MALINCONIA PERCHÉ VOGLIO UN RAGAZZO O UNA RAGAZZA. DATEMELI AHAHAHAHAHAHAHA

fine sclero

alla prossima :)

Nothing Like Us (Narry, accenni Larry, Ziam e Ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora