CAPITOLO VENTI

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"Ti prego baciami"

Non fu necessario altro perchè il militare, incantato dalla bellezza e le debolezze di lei, si chinasse a baciarla, permettendo alle proprie labbra di premere contro le sue. Fu solo un leggero sfiorarsi inizialmente. Duncan si mosse sempre con attenzione ed apprensione, voglioso di insegnare alla ragazza, la quale, mai in tutta la sua vita, era stata parte di due innamorati.
Ma potevano davvero definirsi tali? Erano innamorati? 
Quel dubbio, però, non andò avanti per molto, in quanto lei, schiudendo la bocca -probabilmente dettata dall'istinto- gli stava taciutamente permettendo di intensificare il loro contatto. Immediatamente, le lingue dei due si cercarono con spasmodia. Si scontrarono ed allontanarono, quasi burrascose, fino a che non iniziarono a danzare colte da una vera e propria frenesia. Lei, in punta di piedi pur di raggiungere la sua altezza,  serrò le proprie mani dietro la nuca di lui. Duncan la afferrò per i fianchi, cingendoglieli con bisogno e desiderio.
Restarono uniti a lungo, accarezzandosi vicendevolmente non solo per mezzo del bacio, eppure non appena il fiato di entrambi andò con il calare, i due si allontanarono, permettendosi di recuperare aria. Entrambi erano ansanti di fronte ciò che li aveva appena colti con euforia. Duncan abbandonò la propria fronte contro quella di Gwen, rimanendo così costantemente attaccato a lei. Era certo che se avesse avvertito il contatto interrompersi, sarebbe morto.
Lei, con le labbra aperte che formavano  una 'o', continuava ad arrancare alla ricerca d'aria. Non aveva mai pensato, né creduto,  che baciare un ragazzo potesse divenire una cosa tanto coinvolgente ed afrodisiaca, ma doveva decisamente ricredersi.
Lui la guardò con attenzione; il suo volto, solitamente pallido e niveo, era ora arrossato, mentre gli occhi si erano fatti più ludici che in precedenza. Le labbra scure e schiuse lo incantavano, ed i seni che si abbassavano ed alzavano a ritmo della sua respirazione affannata ed irregolare non facevano altro che invogliarlo a chiedere di più.

Fu lei, dopo interi minuti di completo silenzio tra i due, a staccarsi impacciatamente. Abbandonò la presa che aveva mantenuto salda sul suo collo, ed abbassò le mani incerta sul come comportarsi. Arretrò di qualche passo, mantenendo il viso basso, certa che le servisse qualche momento per riflettere e tornare lucida. La figura del repressore era recetentemente divenuta una presenza sin troppo nitida nella sua mente, ed ora, quel loro ultimo bacio, non poteva fare altro che renderlo più vivo in essa. Si passò una mano tra i capelli scuri esausta.
"O-Ora cosa si fa?" domandò lei confusa, goffa ed impacciata. Nella sua vita si era scontrata con davvero molte situazioni, ma mai si era trovata costretta ad affrontare i propri sentimenti "Cosa significa?" incalzò dopo poco, indicando entrambi.
Lui sorrise "Che è perfetto..." mormorò lui, cercando di raggiungerla. Lei arretrò in risposta "Potremo stare insieme"
"insieme?"
"Sì, Gwen... I-Io-" lui si interruppe, deglutendo a vuoto, l'imbarazzo dipinta sul suo volto "Tu non capisci, vero?"
Lei sgranò gli occhi, sentendosi fuoriposto e a disagio poi, sfoderando tutta la propria sincerità, scosse il capo. No, non capiva. Non capiva cosa era accaduto tra loro. Non sapeva come doveva comportarsi ora, nè tantomeno era al corrente che baciare il ragazzo che le piaceva poteva essere normale. Non le sembrava possibile potersi beare ogni qual volta lo desiderasse di quelle sensazioni meravigliose che le sua labbra potevano darle.
Lui, capendo la difficoltà di lei, sorrise comprensivo "Vuol dire che possiamo stare insieme...Se ti va. Come-" "Come due innamorati?" domandò la ragazza, interrompendolo d'improvviso. Lui annuì immediatamente.
"Sì, esatto" mormorò poi il repressore, sentendosi investito di un'ondata di purissimo calore. Era bello, davvero piacevole. Poteva avvertire quella scarica attraversarlo totalmente, rendendolo succube di meraviglie assordanti. Quella era una felicità vietata dal Governo ente che approvava unicamente matrimoni e concessioni combinate in età infantile. Non si era mai sentito così felice con Zoey, per quanto perfetta potesse essere.
Gwen ricambiò l'espressione del ragazzo, non potendo però nascondere un sorriso malinconico in viso.

DESERT_ZONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora