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Parla Jungkook: No fermo, lo vidi irrigidirsi sotto il mio tocco. Cosa? Scossi la testa liberandomi dalla sua presa, i ragazzi ci vedranno e non... non possiamo Jimin. Alzò un sopracciglio ma non disse nulla, forse capiva quello che intendevo, dopotutto era lui a voler tenere nascosto tutto. Cosa ti preoccupa? Che i tuoi amici non ti permettano più di venire da me per scopare oppure perdere la loro amicizia? Il mio cuore perse un battito, stai per caso insinuando che vengo da te soltanto per scopare? Non disse nulla, fece solo una smorfia che mi fece capire che effettivamente non gli importava nulla di me. Perfetto, mi allontanai ancora di più dal suo corpo, dove vai? Mi chiese cercando di toccarmi ma mi allontanai bruscamente, vado a casa, gli occhi minacciavano di far uscire lacrime. Se per te sono solo un giocattolo tanto vale che mi dimentichi, rimase immobile e mi venne d'istinto asciugarmi le lacrime una volta che sentì qualcosa di freddo rigarmi il volto. Mi girai ed iniziai a correre, sempre più forte, sempre più veloce. In quel momento non mi importava più di nulla, volevo solo poter scappare. Tornai in quella piccola sala giochi e vidi i miei amici che giocavano con Taehyung, Jin e Namjoon. I ragazzi spalancarono gli occhi non appena mi videro uscire dallo stesso posto in cui era entrato Jimin poco prima. Hey quattrocchi, la voce di Namjoon mi fermò, per caso hai visto Jimin? Scossi la testa non mostrando nessuna emozione o sarei stato fottuto. Stai bene? Sei pallido. Chiese Hobi avvicinandosi a me e toccandomi la fronte, mi scostai bruscamente, possiamo per favore tornare a casa? Serrai i denti, tutti mi guardavano confusi e sconcertati allo stesso tempo. Ci vediamo, disse Yoongi dando una pacca sulla spalla di Taehyung riferendosi poi a tutti gli altri e mi prese per un braccio trascinandomi fuori. Mi dici cosa ti prende? Sei strano. Deglutì, sono solo stanco. Possiamo per favore non parlarne? Il rosso tirò indietro il bianco facendolo spostare da me, torniamo a casa, Yoon. Il bianco lanciò qualche sguardo d'intesa al rosso e salì in auto senza aggiungere nulla.

Pensavo che ti saresti sentito bene una volta usciti, Yoongi si lancia sul divano e mi venne d'istinto sbuffare. Una serata alla sala giochi non cambierà ciò che sento in questo momento. Il bianco si grattò la nuca guardandomi con occhi di fuoco, e cosa provi allora? I miei occhi si fecero sempre più lucidi, non riusciva proprio a capire. Solo rabbia, ora vorrei andare a dormire. Scusate. Presi una bottiglietta d'acqua prima di salire in camera mia, ci volle un pò di tempo per addormentarmi e poi nessuno dei due mi aveva raggiunto in camera, che strano.

Kookie cazzo, non farti chiamare di nuovo, abbiamo scuola. Il rosso mi spinse velocemente per farmi svegliare ma la mia reazione fu piuttosto brusca, gli feci il dito medio imprecando di farmi dormire ancora. Presto la figura vicino al mio letto si allontanò e mi sentivo quasi in colpa. Infondo non era colpa mia, quel ragazzo mi faceva cambiare. Dopo altri cinque minuti di sonno decisi di alzarmi e andare a farmi una doccia prima di andare a scuola. Mi tolsi tutti i vestiti entrando nella doccia per poi aprire il getto d'acqua calda. Piccole goccioline invasero la mia pelle in fiamme, forse a causa di qualche vago ricordo con Jimin. Diventai rosso in viso pensando a quando avevamo fatto la doccia insieme. Lui che mi insaponava la testa ed io che gli lavavo le piccole spalle. Una volta finito di farmi la doccia scesi velocemente in cucina e poi in salotto, davanti alla porta d'ingresso per uscire direttamente. Non avevo nemmeno fatto caso ai miei migliori amici, probabilmente erano andati a scuola senza di me per lasciarmi un pò da solo, a pensare. Aprì la porta davanti a me per entrare a scuola ma i miei occhi si misero sull'attenti  quando videro Jimin e i suoi amici davanti ai loro rispettivi armadietti. Lui, così bassino e più bello del solito, mi faceva sciogliere. Il ragazzo dai capelli rosa si girò verso di me, prima non ci fece molto caso ma poi mi notò. I nostri sguardi si incrociarono e mi veniva quasi voglia di baciarlo ma allo stesso tempo prenderlo a calci. Io per lui ero un giocattolo, solo quello. Quei pensieri lugubri vagavano nella mia mente, non mi lasciavano dormire la notte. Lo vidi sospirare per poi girarsi e passarsi una mano tra i capelli. Proprio non lo capisco, perché dopo la discussione di ieri, non ha provato a cercarmi per dirmi che era tutto falso? Che non ero solo un giocattolo per lui? Perché? Forse perché lo ero veramente, eppure mi piaceva avere un piccolo posto nel suo cuore, anche uno spazio insignificante, ma lo avevo comunque.

You got the best of me✨❤

Jikook~ Bad Boy #WATTY2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora