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Parla Jungkook: Oggi è il mio compleanno, sono diventato ufficialmente maggiorenne. Mi girai dall'altra parte del letto, cercando di riprendere sonno, ma non ci riuscì a causa del telefono che squillò ininterrottamente. Senza aprire gli occhi, allungai un braccio verso il comodino e afferrai il telefono portandomelo all'orecchio. Pronto? Dissi con la bocca ancora impastata dal sonno, piccolino! Dormivi? Ridacchiai, no sai? Sono le sei del mattino. Che succede? Rise, mi dispiace. Ad ogni modo, volevo portarti in un posto oggi. Mi morsi l'interno della guancia, non mi ha fatto gli auguri... e se si fosse dimenticato del mio compleanno? Oh va bene. A che ora passi a prendermi? Ci fu un minuto di silenzio, tra circa mezz'ora quindi muovi quel bel culetto e preparati. Risi prima di riattaccare. Mi alzai velocemente dal letto, che stronzo mi aveva dato solo mezz'ora per prepararmi! Feci una doccia veloce e mi vestì, per poi scendere in cucina e vedere mia madre seduta a tavola con una tazza di caffè in mano. Buongiorno amore, ne vuoi un pò? Scossi la testa, nah, devo uscire con Jimin. Ci vediamo tra qualche ora. Sorrise, va bene, state attenti. Possibile che nemmeno lei se ne sia ricordata? Cercai di non pensarci e uscì di casa, sedendomi su una scalinata vicino casa nostra. Presi in mano il cellulare sperando che ci fosse almeno un messaggio d'auguri da parte dei miei migliori amici, ma di loro, nessuna traccia. All'improvviso una macchina parcheggiò davanti casa mia facendomi sorridere, lo stesso fece Jimin. Scese dalla macchina, venendo verso di me. Buongiorno bell'addormentato nel bosco, dormito bene? Ridacchiai, prima o poi te la faccio pagare. Mi hai svegliato alle sei del mattino, che cazzo di problemi hai? Lo vidi ridere, aish non fare storie e sali in macchina. Mi diede una pacca sul culo, tanto che lo guardai male. In macchina nessuno dei due parlò, non per questo mi sentivo a disagio. Appoggiai la testa sul finestrino e Jimin guardò verso di me, accendendo la radio. Mise una canzone a caso, facendo poca attenzione al genere di musica che stava ascoltando e iniziò a canticchiare seguendo il ritmo. Allora? Mi guardò confuso, cosa? Disse ridendo, non mi dici nulla? Oggi è il mio compleanno! Aggrottò le sopracciglia e poi sbuffò, oh sì auguri. Comunque, siamo arrivati. Rimasi immobile, mi aspettavo anche soltanto un "auguri amore, ti amo" e con un semplice bacio, ma evidentemente tutti si stavano scordando di me. Scesi dall'auto cercando di sembrare il più normale possibile e mi guardai intorno, mi aveva portato in hotel, dove andiamo di solito. Perché mi hai portato qui? Fece spallucce, quasi con fare strafottente. Volevo semplicemente stare un pò con te, vieni qui. Aprì le braccia, facendomici accomodare dentro. Non dovevi disturbarti, lo strinsi più forte a me. Nah, va bene così. Alla fine mi andava bene rimanere con lui per il mio compleanno, ma il mio unico pensiero era esclusivamente i miei migliori amici.

Passarono diverse ore, e Jimin si era addormentato, con la testa sul mio grembo. Cercai di spostarmi per andare in bagno ma il suo corpo possente mi impedì di farlo. All'improvviso il suo telefono iniziò a squillare, mh Jimin? Lo smossi tanto da farlo lamentare nel sonno. Ancora un pò, risi, ti sta squillando il telefono. Lo presi per poi darglielo, se lo portò all'orecchio. La chiamata non durò molto, non capì nemmeno con chi stesse parlando e soprattutto di cosa. Tutto d'un tratto, si alzò velocemente dal letto prendendo la sua camicia. Dobbiamo andare, alzai un sopracciglio, dove dobbiamo andare? Si morse il labbro, te lo spiegherò più tardi.

Jikook~ Bad Boy #WATTY2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora