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Parla Jungkook: Jimin mi strinse a sé, baciandomi i capelli. Mi accoccolai a lui, guardando un punto fisso della stanza. Qualcosa non va, piccolino? Mi guardò con un sopracciglio alzato, no è che, non riesco a smettere di pensare all'assassino. Lo sentì sospirare, prendendo una ciocca dei miei capelli e iniziando a giocarci. Dovresti smetterla di preoccuparti tanto per queste cose, alla fine non è una cosa che ti riguarda. Mi alzai di colpo guardandolo con la fronte aggrottata, serio? Mi ha strangolato in pieno sonno, non può essere stata soltanto una mia sensazione. Jimin si alzò, mettendosi davanti al letto con le mani in tasca. Hai bisogno di riposo, secondo me. Comunque se può farti sentire meglio, perché non vai a dormire a casa di Tae? Può tenerti compagnia. Scossi la testa, no Jiminnie, non voglio disturbare nessuno, tu starai a lavoro fino a tardi? Annuì, dispiaciuto. Cercherò di fare il possibile per tornare a casa più presto. Si avvicinò a me baciandomi la fronte, ti amo. Disse piano, per poi andare verso la porta. Mi alzai prendendolo per un braccio e facendo il labbruccio, ti prego torna presto. Sussurrai a bassa voce, stringendomi a lui. E comunque ti amo anche io, lo vidi sorridere a quelle mie parole, per poi uscire dalla stanza e chiudere la porta alle sue spalle.

Jimin era già uscito di casa da tre ore,  io ero rimasto ad aspettarlo seduto a gambe incrociate sul letto, per come mi aveva lasciato. Vorrà dire che mi guarderò un film, sospirai notando che nessuno dei ragazzi mi rispondeva ai messaggi. Scesi in cucina per prendere qualcosa da mangiare e delle bibite quando un rumore improvviso mi fece sussultare. Mi girai, ma non c'era nessuno. L'ansia stava iniziando a farsi sentire proprio nel momento in cui con la coda dell'occhio, notai una figura minuta passare accanto alla finestra della cucina. Deglutì avvicinandomi pian piano alla finestra per controllare, fuori non c'era più nessuno. Qualcuno mi toccò la spalla destra facendomi sussultare ulteriormente, mi girai quindi di scatto. Una figura incappucciata, vestita tutta di nero, teneva un coltello e stava mirando proprio me. C-chi sei? Mi leccai le labbra sentendo le mani tremare e una goccia di sudore scendermi dalla fronte, chiunque fosse davanti a me non parlava. Rimaneva in silenzio, osservandomi con quello sguardo agghiacciante. Ti ho chiesto chi sei, provai a dire con voce più ferma, cercando di non far vedere che effettivamente avevo paura. Si avvicinò di più a me tenendo stretto il coltello, così allungai un braccio all'indietro, prendendo un mattarello e colpendola alla testa. Cadde a terra, in una pozza di sangue. Si lamentava e si teneva la testa, dolorante. J-Jungkook... Mi avvicinai e tolsi via il cappuccio, Allyson?! Chiamai subito l'ambulanza, sarebbero arrivati da un momento all'altro. Qualcuno mi fece girare verso di sé, amore, che è successo? Guardò Allyson preoccupato, mordendosi il labbro. Ha cercato di aggredirmi, ma non pensavo fosse lei. Mi portai entrambi le mani alla testa, disperato. Sta perdendo molto sangue, dobbiamo portarla in ospedale. Aveva il respiro corto, sembrava più preoccupato di me a momenti. L'ambulanza sta arrivando, tranquillo. Deglutì accovacciandomi per essere all'altezza di Allyson che continuava a lamentarsi. Poco dopo l'ambulanza arrivò portando la ragazza in ospedale, qualcuno però segnalò l'accaduto e mi portarono alla polizia. Certo che le hai dato proprio un bel colpo, disse Jimin ridendo, mentre stringeva le sbarre davanti a sé. Ero davanti a lui, con un piccolo sorriso dispiaciuto. Come sta adesso? Fece spallucce, dicono che possiamo andare a trovarla, ma prima vorrei tirarti fuori di qui, sai com'è. Rise ancora, sospirando subito dopo. Non si sa come ma Jimin riuscì a tirarmi fuori dalla prigione dopo qualche ora, quindi non rimasi lì dentro neanche per molto se devo dirla tutta. Andammo in ospedale, Allyson era sdraiata su un lettino con una flebo attaccata al braccio e una fascia che le circondava la testa. Ho perso molto sangue, hai quasi cercato d'uccidermi, coglioncello. Ridacchiò facendo una smorfia di dolore subito dopo, tenendosi la testa. Ah io, e tu che intenzione avevi scusami? Risi, mordicchiandomi il labbro, può uscire? Disse guardando Jimin che stava davanti alla porta con le braccia conserte, amore, ti dispiac- scosse la testa, facendo una smorfia ed uscendo dalla stanza. Perché lo hai fatto? Sospirò, in realtà ti seguo da prima che c'incontrassimo, sei stato subito il mio bersaglio. Poi però ho scoperto che ti eri sposato con Jimin, e non riuscivo a sopportare la cosa. Così ho pensato di far fuori delle persone per arrivare direttamente a te, pensando che ti fossero care, ma mi sbagliavo. Fece spallucce, leccandosi le labbra secche. Quelle persone non le conoscevo affatto ed è stata una cosa pessima, quella che hai fatto. E hai quasi cercato d'uccidermi, non ti perdonerò mai questo, lo sai? Mi guardò con gli occhi lucidi, annuendo.
Questo è un addio, Jeon? Annuì dispiaciuto, lo hai voluto tu, non io. Spero solo che ti riprenda e che trovi una persona che è disposto a stare con te. Uscì dalla stanza, sbattendo leggermente la porta. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2020 ⏰

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Jikook~ Bad Boy #WATTY2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora