Parla Jungkook: Dai Jungkookie non fare così, la cosa positiva è che non è più in mezzo ai coglioni. Rise accendendo una sigaretta, infondo mancava anche a lui. Risi, beh, eppure mi piaceva averlo intorno. Mi asciugai le lacrime con la manica della felpa, tornerà presto, coniglietto. Hoseok mi diede una pacca sulla spalla, guarda il lato positivo. Park Jimin non ha mai fatto un regalo del genere a nessuno, il rosso fece un sorriso malizioso mentre il bianco fece l'occhiolino. Tutto questo mi faceva sorridere e piangere allo stesso tempo. Sapere che Jimin era lontano da me e che probabilmente non sarebbe più tornato mi faceva stare ancora più male. So a cosa stai pensando e fidati, tornerà. Adesso però andiamo a divertirci, mh? Il bianco spense la sigaretta schiacciandola sul fondo del posacenere. Non ne ho voglia, scossi la testa liberandomi dalla presa del rosso che mi stava stringendo a sé. Non vorrai fare come due mesi fa vero? Sei stato male per quel deficiente e lui... scommetto che era a divertirsi. Mi alzai velocemente dal divano facendo sussultare Hobi, ti sbagli. Sappiamo tutti quanto sia stato male per colpa mia e lo ammetto, ho sbagliato. E anche se lui non aveva fatto nulla, si è fatto perdonare. Yoongi non disse più nulla, va bene. Andiamo a cambiarci? Annuì piano, forse uscire un pò mi avrebbe fatto dimenticare l'assenza di Jimin anche solo per un breve periodo di tempo.
Mi raccomando, non bere. Oggi è una di quelle tipiche serate dove le bevande sono più forti del solito. Misi il broncio, non sono più un bambino, so cavarmela da solo. Hoseok rise, dimostracelo. Sbuffai, vi farò vedere che non sono più il secchione di una volta. Il bianco annuì ridendo, come no. Dai scendiamo. Scesi dall'auto aspettando i miei due migliori amici, poi pensai che probabilmente, dovevo smetterla di seguirli, dovevo dimostrare loro che potevo farcela anche da solo. Così, mentre erano distratti, decisi di andarmene per conto mio e prendere un drink. Mi scusi, potrebbe darmi qualcosa di molto forte? Mi morsi il labbro pensando che probabilmente quello che stavo facendo non era giusto, e che i miei migliori amici si sarebbero preoccupati per me. Ma alla fine cosa gli importa? Ho quasi 18 anni e non sono più un bambino. Il ragazzo mi guardò attentamente per poi sorridere maliziosamente, vodka? Annuì, te la porto subito. Poco dopo tornò con un bicchierino in mano, eccoti servito. Sorrisi ringraziandolo, senti... disse non staccando gli occhi da me mentre io sorseggiavo il drink fortissimo che mi aveva portato. Ti va di ballare non appena finisco di lavorare? Rimasi in silenzio per alcuni minuti, non mi interessava particolarmente divertirmi quella sera, volevo solo dimenticare la partenza di Jimin e sperare che tornasse il più presto possibile. Ehm in realtà non so ballare, mentì. In realtà me la cavavo, ma non avevo intenzione di ballare con uno sconosciuto. Ma sì, sono sicuro che sai ballare invece. Posai il bicchierino sopra il bancone, beh alla fine non c'era nulla di male in un semplicissimo ballo. Solo che quel ragazzo mi sapeva di gay e non volevo che si illudesse. Va bene dai, ma posso rimanere per poco tempo. Dovrei ritornare dai miei amici. Lo guardai per bene e mi resi conto che non avevo notato il fatto che assomigliasse un pochino a Jimin. Forse fui soltanto io che mi feci condizionare dal fatto che il rosa mi mancasse davvero tanto.
Il ragazzo mi fece un veloce occhiolino per poi tornare a lavoro, chissà come sarebbe finita.Nel frattempo mi feci portare altri drink, ormai non avevano più quel cattivo gusto di prima, era quasi piacevole. Nella mia testa c'era soltanto lui, il ragazzo dai capelli rosa che mi rubò il cuore. Mi toccai il collo, cercando la fantastica collanina che mi aveva regalato Jimin e sentì il materiale freddo sfiorare la pelle delle mie mani calde. Ti amo Park Jimin. Sussurrai per poi appoggiare la testa sul bancone e chiudere lentamente gli occhi.
Tesoriii, sono tornata! Vi sono mancata? :3
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Jikook~ Bad Boy #WATTY2019
Фанфик"Hai fatto come niente fosse, ora ti tratto come fossi niente" disse a pochi centimetri dal mio viso, le mie labbra supplicavano di essere attaccate alle sue. Deglutì amaramente, "è questo ciò che pensi allora?", non proferì parola, i miei occhi div...