Capitolo 7

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Questa notte non ho dormito nulla, Alex non ha richiamato e sto impazzendo, in compenso ho parlato con Gwen e le ho raccontato tutto, ma non sapeva cosa dire dato che è un argomento delicato.

Guardo i libri davanti a me senza capire davvero cosa c'è scritto. Provo a studiare da un'ora, ma quelle frasi non escono dalla mia testa, quell'indirizzo è fisso davanti a me e non riesco a dimenticarlo, non so se è rabbia o tristezza, ho solo voglia di piangere.

- Tesoro..- farfuglia mia madre entrando con un vassoio con la colazione,

- Ciao mamma- la saluto con un triste sorriso, non sono arrabbiata con lei, non è colpa sua se quell'uomo è una persona orrenda,

- Hai sentito Alex?- chiede sedendosi sul letto e lasciando la colazione accanto a me, afferro un biscotto e lo divoro in un attimo, beh... io ho sempre fame...

-No- mi limito a dire, non ci ho neppure pensato, ma potrebbe essere successo qualcosa, così guardo la schermata del cellulare per vedere le notifiche, nulla da parte sua,

- Volevo solo sapere come stai- confessa sistemandosi una ciocca di capelli sulla dietro l'orecchio, è bellissima, la mia mamma è davvero bella e anche forte, da piccola dicevo che volevo diventare come lei da grande e lo penso ancora,

- Sto bene, solo un po' troppi pensieri- ammetto continuando a scrutare il libro davanti a me,

- Ti va di uscire a pranzo come ai vecchi tempi, è da un po' che non lo facciamo e mi manca la mia bambina- mi propone speranzosa e annuisco con un gran sorriso, l'ho sempre che non potevo chiedere una famiglia migliore. Così mi accarezza la testa ed esce dalla stanza.

Chiamata in arrivò da Alex❤️————->

- Ciao Amore- mi saluta con tono serio,

- Finalmente mi hai chiamato- sospiro sollevata,

- Scusami. Qua sono pieno di impegni, sono preso tra le nuove iscrizioni ai corsi e il resto..- spiega e lo immagino sorridere,

- Immaginavo... ho qualcosa di importante da dirti- lo avviso,

- A parte che ti manco tanto, vero?- chiede con tono quasi triste,

- Quello era scontato, a te manco?- domando,

- Sta notte ho dormito abbracciato alla tua maglia, annusando il tuo profumo..- confessa imbarazzato, quanto sono fortunata ad averlo come fidanzato?

- Dove hai preso una mia maglia?- chiedo,

- Te l'ho rubata l'ultimo giorno che sono venuto a casa tua, non ti lamentare tu hai più o meno una decina di felpe che sono mie!- mi canzona ridendo, lo so che vuole sdrammatizzare quello che ha detto perché mi ha detto una cosa fin troppo romantica,

- Nego tutto... ok... forse un pochino hai ragione- ammetto scoppiando a ridere e lui mi imita,

- Allora... cosa mi dovevi dire?- domanda tornando serio,

- Ieri ho trovato una lettera...- comincio e per l'ora successiva discutiamo sul contenuto di quel foglio.

****

-Pizza! Pizza! Pizza! Pizza! Pizza! Pizza!- esclamo quando mia madre mi chiede cosa voglio mangiare a pranzo,

- Non se ne parla, l'hai mangiata ieri!- mi canzona mettendosi le mani sui fianchi, ammutolisco per un secondo,

- Pizza! Pizza! Pizza! Pizza!- urlo saltellando per la casa,

- Ma mi spieghi perché mi sei uscita fuori così?- domanda scuotendo la testa,

- Pizza?- chiedo tornando davanti a lei, in effetti ha ragione a chiederselo.. è la stessa cosa che mi ha detto quando ho chiesto al suo capo se fosse incinta e lei mi ha risposto con un "sono solo un po' gonfia", avrei voluto sprofondare nel centro della terra... qualche volta non posso chiudere la mia boccaccia?

- Pizza.- risponde rassegnata girando gli occhi al cielo,

- Tanto lo so che mi vuoi bene lo stesso- aggiungo facendo la linguaccia e lei ricambia, se non sono tanto normale avrò preso da qualcuno, no?

Saliamo in macchina e ci dirigiamo alla pizzeria di fiducia, il proprietario, Edoardo, un italiano, ci guarda ridendo, veniamo qui almeno tre o quattro volte alla settimana e mia madre ogni volta ha una faccia più rassegnata,

- Solito tavolo?- chiede gentilmente Edoardo,

- Si, grazie- risponde mia madre lanciandomi un'occhiataccia.

Ci sediamo e comincio a sfogliare il menù, in verità non so perché lo faccio ancora siccome prendo sempre la stessa pizza...

- Hai finito i compiti?- domanda mia madre all'improvviso e il menù mi cade dalle mani, non ero psicologicamente pronta a questa domanda,

-Emh... eee... Emh.. - balbetto cercando di non guardarla negli occhi, ok, lo ammetto in queste vacanze non ho fatto NIENTEE,

- Ti rendi conto che la scuola inizia lunedì?- mi fa notare con tono preoccupato, no, non me ne rendo conto!

- pff- sbuffo girando la testa per non guardarla, ma rimango pietrificata,

- Vicky, Che c'è?- chiede mia madre aggrottando la fronte... Jamie è al tavolo affianco al nostro con degli amici, ma tutte a me capitano?
Lui non mi vede immediatamente, ma poi si accorge di me quando non riesco a smettere si fissarlo, quell'idiota è qui, perché è qui? Perché non è In Alaska in mezzo a un branco di pinguini? Lui accenna un sorriso e abbassa lo sguardo,

- Lo conosci?- mi chiede mia madre,

-No, ma ti pare?- chiedo sgranando gli occhi, mia madre solleva un sopracciglio e per il nervoso comincio a dondolarmi sulla sedia,

- Chi è?- domanda curiosa,

- Nessuno, è un cretino che ci ha provato con me, ma a me piace Alex- mi limito a dirle, perché sono così agitata? Perché? Perché non posso essere leggermente normale ogni tanto?

- Vado in bagno- annuncio e mi alzo.

Spalanco la porta della grande stanza, e appoggio le mani sul lavandino, sento bussare,

- È occupato!- grido aprendo l'acqua, ma qualcuno entra comunque,

- Ciao Vicky- dice Jamie, ma perché è qui? Rimango in silenzio,

- Volevo solo dirti che mi dispiace, lo so che fra noi non ci può essere niente e che tu ami un altro- dice ed esce, è andata meglio di quanto pensassi, ma mi chiedo perché lui sia fissato così tanto con me...

Spazio d'autrice:

Sono tornata!

Ma non vi garantisco che sarò sempre puntuale con gli aggiornamenti, mi siete mancati! Vi voglio bene❤️

Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora