Capitolo 28

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Cosa?

- Vicky, stai bene?- chiede Isabell aggrottando le sopracciglia,

- Sto bene- rispondo e mi sollevo dalla sedia di scatto, ma davanti a me tutto si oscura e la testa comincia a girare,

- Nono aspetta, siediti!- esclama Ilean sbarrando gli occhi, ma prima che possa ritrovare la sedia su cui prima stavo, cado a terra, il tetto sembra avvicinarsi sempre di più,

- Vicky?! Nono cosa fai?!- chiede agitando le braccia Isabell, ma non riesco a parlare e comincio ad avere un gran senso di sonno,

- Vado a chiamare qualcuno!- dice Ilean un attimo prima che cominci a sentire i suoi passi veloci allontanarsi,

- Non chiudere gli occhi! Hai capito?- mi ordina Isabell accarezzandomi la fronte, eppure vorrei tanto dormire, finalmente cadere in un sonno profondo e riposare, mi sembra che qualcuno mi stia picchiando sulla testa, in quel momento sento qualcosa di bagnato sulla fronte anche se la mia visione sfuocata non mi permette di vedere che cos'è,

- Ti sto mettendo un fazzoletto bagnato sulla fronte, non è nulla di che, se hai in corso un calo di pressione questo dovrebbe aiutare- mi informa Isabell mentre comincio ad avere piccoli spasmi in tutto il corpo, ho i brividi e io senso di sonno è sempre più forte, perfino pensare è doloroso,

- Ci sei?- domanda Ilean mentre chiudo gli occhi per riposarli un po', dormo solo 5 minuti, solo 5, giuro,

- Alzale la testa!- ordina Ilean mentre è al telefono con qualcuno, Isabell obbedisce,

- Sta arrivando un'ambulanza- ci informa cercando di mantenere la calma,

- Non c'è qualche professore, qualcuno che sappia che fare?- chiede Isabell guardando Ilean in cerca di aiuto,

- No, almeno nessuno che io abbia visto, però l'operatore dell'ospedale mi ha detto di non farle perdere i sensi, ha detto che è di vitale importanza- sento dire e il sonno si fa ancora più forte,

- N-n-on...- balbetto cercando di comunicare con Isabell che è davanti a me, vorrei dirle che non ce la faccio e che sono troppo stanca,

- No Vicky, non parlare, continua a guardarmi- mi ordina preoccupata, Ilean è in piedi dietro di lei, inerme, non la sento più parlare e questo mi rende più nervosa.
I miei occhi cominciano a lacrimare da soli e sento il mio viso andare a fuoco.

- Si può sapere dov'è questa ambulanza?!- sbotta Isabell e Ilean esce dalla stanza per andare a vedere.
Scorgo delle luci blu provenire dal parcheggio e proprio in quel momento mi abbandono al sonno stremata.

*******
(Alex's pov)

Il mio coinquilino, Jimmy, è uscito a prendere qualcosa da mangiare ed io sono in stanza da solo sdraiato sul letto.
Il mio cellulare ha il silenzioso e l'ho dimenticato nel borsone della palestra che è nell'armadio, vorrei prenderlo e magari scrivere un messaggio a Vicky, ma non ho proprio la forza di alzarmi dopo aver fatto un allenamento di quasi tre ore.
Pero chissà che sta facendo, magari è con le sue amiche oppure sta facendo uno dei suoi lunghissimi pisolini.

Qualcuno bussa alla porta.
Non può essere Jimmy, lui ha le chiavi, a meno che non le abbia perse durante il tragitto.
Devo alzarmi per aprire, così piano appoggio le gambe a terra, che ormai non si reggono nemmeno più in piedi e mi dirigo all'ingresso,

- Hey bro, mi spiace disturbarti- dice il ragazzo che lavora qui per tenere sotto controllo le stanze, ha più o meno la mia età, ma è molto in gamba,

- Non preoccuparti, non stavo facendo nulla- lo rassicuro e lui mi porge un foglietto,

- Mi hanno chiamato per sapere dove fossi e come raggiungerti, questo è il numero- mi informa,

- Sai chi fosse?- chiedo aggrottando le sopracciglia, deve essere successo qualcosa,

- Ha detto che è un'amica della tua ragazza e che è urgente che la richiami- risponde ed io afferrò il biglietto prontamente, adesso ho il cuore in gola,

- Va bene, grazie- taglio corto e richiudo la porta, dove caspita è il mio cellulare?!

Così afferro il borsone e comincio a svuotarlo completamente fino a quando il mio cellulare non rotola a terra.
Ci sono decine di chiamate perse e altrettanti messaggi. Digito immediatamente il numero ripotato sul foglietto sul display,

Chiamata da Alex❤️ a sconosciuto——->

- Pronto?- dice una voce femminile,

- Sono Alex, con chi sto parlando?- chiedo immediatamente con un bruttissimo presentimento,

- Sono Isabell... un'amica di Vicky- mi informa sgranando la voce,

- Che succede,Isabell?- domando nervoso,

- Si è sentita male, è svenuta, ora è ricoverata in ospedale, ma non sappiamo nulla di come stia, ti chiamo io perché Rachel non è nelle condizioni e suo fratello dovrebbe essere appena salito su un volo per venire qui- spiega tutto d'un fiato,

- Merda!- impreco fin troppo ad alta voce,

- Hai intenzione di venire?- chiede diretta e per un secondo rimango spiazzato,

- Non lo so- ammetto, vorrei andare da lei... adesso, ma non posso...

- Faresti meglio a venire.. ha bisogno di te.. non solo perché ora è ricoverata.
Senti, non dire nulla, ti mando il nome dell'ospedale e il numero dalla stanza in cui è Vicky... valuta tu.- mi avvisa e riattacca senza aggiungere nient'altro, ora cosa faccio?

-Eccomi con il cibo!- annuncia Jimmy entrando nella stanza, 

-È di nuovo quel tale che ti ha minacciato?- chiede,

-No, ma è grazie a lui se non posso vedere la mia ragazza- mi limito a dire e mi porto le mani in faccia,

Spazio d'autrice:

Diventa sempre più un casino questa storia , voi cosa ne pensate?

Che cosa succede secondo voi?

❤️❤️

Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora