Capitolo 8

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- Cosa vuol dire che hai pestato una banana?!- chiede Alex ridendo a crepa pelle,

- VUOL DIRE CHE LA BANANA CHE STAVO MANGIANDO È CADUTA E CI HO MESSO IL PIEDE SOPRA- spiego irritata, mi prende sempre in giro, ma la cosa peggiore è che ha tutte le ragioni per farlo,

- Non posso crederci Vicky, vorrei essere lì a vedere la scena- continua,

- Che schifo! Ho il piede appiccicoso!- mi lamento toccando la sostanza molliccia attaccata al mio piede,

- Vicky, ma quanto puoi essere disastrosa?- domanda in tono canzonatorio,

- Eh, è la vita, anche tu sei nato idiota, ma io non te lo rinfaccio continuamente!- ribatto scherzosamente,

- Uno a zero per te, nanetta- ammette,

- Cosa mi racconti?- domando prendendo un tovagliolo per pulirmi,

- C'è tanta gente simpatica, ho conosciuto un sacco di persone...- racconta interrompendosi,

- Guarda che non ti devi sentire a disagio se vuoi dirmi che hai conosciuto anche ragazze- puntualizzo con tono calmo,

- In effetti ho conosciuto qualche ragazza- ammette tranquillamente,

- Bravo, divertiti, ma ricorda ai tuoi testicoli che sono a rischio amputazione- lo minaccio ridendo,

- Lo farò! Ma non hanno da temere perché non farò altre cazzate- dice, 

- Ho paura Alex... ho tanta paura..- confesso sottovoce,

- Di cosa Vic?- mi chiede tornando serio,

- Ho paura che tu possa di nuovo farmi male, poi ora che siamo lontani...- comincio con voce tremante,

- No, Vic, io ti amo! Non ho mai amato nessuna come amo te... non potrei più... non potrei... tu sei la persona che voglio accanto...- balbetta interdetto,

- Ti amo anche io...- sussurro,

- Vero che ti fidi di me?- domanda ad un tratto,

- Senti Alex, ne parliamo in un altro momento..- mi affretto a dire e attacco alla telefonata, dopo tutto mi ha tradita e mi ha fatta sentire una stupida, da quel momento abbiamo passato settimane bellissime insieme, ma rimane il fatto che sia andato a letto con un'altra mentre sapeva benissimo che io ero pazza di lui,

- Vic! Mi spieghi perché manca sempre qualche calzino dalla tua roba?- ruggisce mia madre spalancando la porta di soppiatto, rimango a fissarla per qualche secondo, ha una maschera per il viso sulla faccia e ha appena fatto la piega ai capelli,

- Che c'è?- mi chiede spalancando gli occhi,

- Sembri uno yeti, sei agghiacciante- dico in tono piatto e torno a guardare lo schermo del telefono,

- Cos'hai?- chiede mia madre avvicinandosi,

- Nulla- mento cercando di non guardarla,

- Mmm... hai intenzione di dirmelo entro le prossime due ore? Avrei da fare..- mi provoca alzando le sopracciglia,

- No davvero mamma- continuo imperterrita, cosa potrei dirle? Non sa che Alex è stato con un'altra...

- È per quel ragazzo?- domanda sedendosi accanto a me, ah no... ora comincia!

- Chi?- farfuglio fissando fuori dalla finestra, TI PREGO MAMMA, NO!

- Quello che abbiamo visto al ristorante, quello che ti ha seguita in bagno..- spiega in tono attento, sbarro gli occhi un'altra volta, ma che..?

- Che c'è? Sono stata ragazza anch'io, certe cose le noto- ammette facendo spallucce, ma mi spiegate perché deve sempre tenermi così sott'occhio?

- Non potevo avere una madre che non capisce niente di adolescenti?- sbuffo cercando di cambiare conversazione,

- Chi è?- chiede in tono comprensivo,

- È solo un tipo che si è fissato con me, mamma.. ma io amo Alex.. e lo sai- mi giustifico,

- Certo che lo so, ma so anche che senti la sua mancanza e so che è difficile mantenere una relazione a distanza- confessa accarezzandomi i capelli,

- Va bene mamma, ma ora non mi va di parlarne, ok?- ammetto , lei accenna un sorriso ed esce dalla stanza, sto diventando matta senza Alex... letteralmente matta... più di quanto non lo sia già.

****

DRIN! DRIN!

Cos'è questo rumore?

DRIN! DRIN!

No, Aspetta..

DRIN! DRIN!

Sono le sette... è lunedì... non sarà che...

DRIN! DRIN!

Oh no...

- Svegliati pigrona, la tua sveglia suona da mezz'ora!- urla mia madre dal piano inferiore, ancora con gli occhi chiusi muovo il braccio a tentoni per trovare quell'oggetto infernale, ma urto il comodino e faccio cadere tutto a terra..

- Cazzo!- impreco, buongiorno mondo! Ah no, oggi inizia la scuola!

Rimango immobile a fissare il tetto di camera mia per cercare di radunare quei pochi neuroni che mi sono rimasti, cosa si mette in un primo giorno di scuola? Di solito i miei compagni si vestono bene o cose del genere, ma io ho solo voglia di uscire con il mio fedele pigiama con topolino.
Sollevo il mio fondoschiena dal letto e ammiro il disordine della mia stanza, non so il motivo, ma fra le altre cose c'è una ciabatta sull'armadio, dà un particolare tocco di classe alla mia camera e mi sa che rimarrà lì per moooolto tempo.

Afferro un paio di jeans senza strappi, una maglia dell'adidas bianca e le mie sneakers rosa cipria, porto tutto in bagno ed entro in doccia per togliermi l'odore di cammello morto delle mie ascelle, mi lavo i denti in fretta e mi vesto prima che mia madre cominci a gridare che sono in ritardo e che sono una figlia disastrosa, cosa che in parte è anche vera.

Gwen mi Aspetta in macchina al fondo del vialetto, mi saluta con un cenno della testa e mi sorride dolcemente,

- Quando sei brutta?- chiedo entrando nel veicolo, lei mi fa vedere la lingua e mette in moto la macchina,

- Anche tu sei brutta, ma ti voglio bene comunque- dice ridendo e mi indica un sacchetto poggiato sul sedile posteriore, lo afferro ed ecco spuntare un cappuccino caldo e un waffle al cioccolato,

- Ripensandoci non sei poi così brutta!- scherzo addentando quel pezzo di paradiso fumante,

- Cretina!- mi canzone e continua a guidare.

Spazio d'autrice:

SALVE GUYS!

Abbiamo raggiunto le 300 Mila letture su un bellissimo errore e siamo a quasi 10 mila qui, come sono arrivata fino a questo punto? È impensabile!

Grazie di scrivermi sempre e sostenermi❤️

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Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora