Capitolo 18

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Senta la suoneria del mio cellulare rimbombare nella mia camera.

La ignoro per un paio di volte, ma il telefono sembra che stia impazzendo.

Apro solamente un occhio e leggo il nome sulla schermata "Isabell", ma che ore sono? Le 10:23, perché mi sta chiamando? Di solito Isabell non si alza prima delle due del pomeriggio.
Spero che vada tutto bene.

- Pronto- rispondo con tono assonnato,

- Ciao Vic, lo so che stavi dormendo, ma volevo essere sicura che fossi informata del fatto che oggi a pranzo ci incontriamo tutti- annuncia impaziente, ha la voce squillante e al settimo cielo, ma egoisticamente parlando non ho voglia di chiederle che è successo perché voglio solo tornare a sprofondare nel mio cuscino.

- Ok- sussurro e riattacco la telefonata, Isabell fa così solo quando c'è qualche evento a cui deve partecipare e al quale ci costringerà a partecipare tutti.

Richiudo gli occhi e riposo per un altro po'.

Il cellulare squilla nuovamente.
Non guardo nemmeno chi sia e rispondo senza pensarci.

- Che cosa vuoi?- chiedo acida, Isabell dovrebbe smetterla di chiamarmi, non può solo lasciarmi un messaggio in segreteria o un sms?

- Bel modo di darmi il buongiorno- scherza Alex, oh cavolo,

- Scusami pensavo fossi un'altra persona- ammetto ridendo,

- Chi ti importuna così?- domanda curioso,

- Isabell. Si sarà di nuovo fissata con qualche evento, mi ha chiamato sta mattina e stavo dormendo- racconto tranquillamente, sono
Contenta di sentire la tua voce, nonostante tutto.

- Anche io l'ho fatto, odi anche me?- mi interroga divertito,

- Solo un po', perché non sei qui- lo canzono dolcemente,

- Hai ragione Vic, dovrei essere lì a difenderti dalle chiamate mattutine di Isabell- continua,

- Posso farlo da sola. Comunque come va lì?- chiedo curiosa,

- Bene, mi piacciono le lezioni che frequento, i professori sono molto competenti e non posso lamentarmi- racconta tranquillo,

- Qualche nuova amicizia?- domando con una certa impertinenza, Alex accenna una risatina,

- Sì, ho conosciuto il mio coinquilino un po' meglio, è un po' strano, ma è simpatico, poi ho conosciuto un'altra cinquantina di compagni- mi informa in modo generico, fa di tutto per farmi uscire di testa,

- Tu? Conosciuto nuove persone?- aggiunge, eh? Non ha detto quello che credo di aver sentito, vero? Cosa faccio?

-N-no- balbetto,

- Tutto bene?- chiede subito.
Opzione A: confesso che ho mentito.
Opzione B: mi invento una scusa assurda a cui non crederà mai.
Opzione C: smetto di pensare di essere in un quiz televisivo come un'idiota

- Sì, tranquillo, è che mi devo vestire perchè mi sono accorta che sono in ritardo- mento con tono credibile,  da quand'è che ho l'abilità di mentite? Mi sto evolvendo come un Pokémon?
VICKY SCELGO TE!

- Allora ti lascio, ti scrivo più tardi- dice tranquillamente e riattacca.

Mi sento un po' in colpa per aver mentito, francamente non ho idea del perché non abbia parlato di Jamie. Dopo tutto non ho fatto nulla di male, ma comunque è meglio evitare che lui si preoccupati dato che non è in buoni rapporti con lui. Giusto?

L'orologio segna le 12:15, posso fare una doccia e mettermi qualcosa che non sia di quattro taglie più grandi della mia come il pigiama che indosso.
Matt mi ha appena inviato un messaggio con l'ora e il posto in cui ci incontriamo per pranzo, sembrava abbastanza entusiasta dato che ha utilizzato otto punti esclamativi. Ora che ci penso sono piuttosto curiosa di scoprire che cosa abbiano da raccontare quei pazzi.

Più o meno un'ora dopo, sono sul pullman, ovviamente sono un quarto d'ora in ritardo e Isabell mi sta chiamando ripetutamente, ma la ignoro perché non voglio beccarmi insulti.
Dopo tutto lo sanno che sono sempre in ritardo, se non lo fossi non sarei Vicky Thompson.

Scorgo i miei amici fuori dal locale.

- Ciao!- esclamo a qualche metro da loro,

- Era ora!- gridano in coro con tono rassegnato, non rispondo e mi avvicino.

- Vogliamo entrare? Sto morendo di fame!- ci informa Gwen indicando l'interno del ristorante,

- Va bene- acconsente Ilean. Eccoci qui, i soliti cinque.
Questo tipo di pranzo finisce sempre con Matt che comincia a straparlare, Isabell che comincia a ridere come una mucca in calore, Ilean che la imita e io e Gwen che ci abbuffiamo di cibo come se non mangiassimo da mesi.

Dopo esserci seduti al tavolo Matt si prepara ad annunciare qualcosa.

- Muoviti! Cos'è questo mistero?- domanda Gwen impaziente, Isabell sembra sapere che cosa sta per dire,

- Sharon, la sorella di Tyna, che organizza gli eventi scolastici, ha detto a sua madre, che ha parlato con la mia che la scuola vuole organizzare un ballo di inverno per celebrare il cinquantesimo anniversario di attività della struttura con ospiti gli alunni di altri licei, mi hanno detto che sarà una cosa molto elegante! Qualcosa di molto grande! Non è una notizia assurda!- ci informa tutti d'un fiato, ha la vena del collo gonfia come se stesse per scoppiare e risucchiarci tutti, non sono sicura che i miei neuroni abbiamo recepito la parte della madre di Sharon del cane di Tyna.. che organizza gli eventi, non era così vero?

- Cosa?! È pazzesco! Non vedo l'ora!- esclama Gwen applaudendo impaziente,

- Wow- si limita a dire Ilean, in effetti è una bella sorpresa, la nostra scuola di solito non organizza eventi del genere, sarà interessante.

- Capite ragazze che era difficile non dirvelo! Sarà bellissimo!- spiega Isabell sorridendo come una bambina,

- Vicky, tu che ne pensi?- mi interpella Matt,

- È davvero carino- dico senza troppo entusiasmo,

- Che hai?- chiede Gwen aggrottando la fronte,

- No, nulla, nulla! È una bella notizia, ma ho un po' di pensieri per la testa- ammetto senza dare troppa importanza alle mie parole,

- Quali pensieri? Racconta!- mi ordina Isabell appoggiando i gomiti sul tavolo e assumendo una posizione di ascolto, tutti cominciano a fissarmi,

- Ma in verità non è nulla di che- cerco di evitare di parlare,

- Susu!- mi incita Matt, sospiro rassegnata,

- Stavo pensando che avrei voluto che Alex fosse qui per accompagnarmi a questo evento- confesso abbassando lo sguardo, dirlo ad alta voce è ancora più triste.
Non dipendo da lui, vivo comunque senza Alex, ma con lui vivo meglio, in modo un po' più felice.

- Puoi chiedere a un tuo amico, e poi non è così male, se tutto va bene vedrai Alex qualche giorno dopo a Natale!- cerca di consolarmi Gwen,

- Potresti chiedere a Jamie- propone Ilean senza pensarci troppo. Jamie?

Spazio d'autrice:

Nuovo capitolo! (Un po' più lungo del solito)

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Vi voglio bene! Che cosa pensate che succederà? Voglio una pioggia di commenti!

Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora