Capitolo 31

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9 chiamate perse da Alex❤️
19 messaggi non letti da Alex❤️

- Gwen?- le sussurro nell'orecchio sperando che non stia ancora dormendo, alla fine si è fermata a dormire da me,

- Cosa?- risponde sottovoce,

- No nulla- mi interrompo,

- Sicura?- mi interroga con voce assonnata,

- Sisi non preoccuparti- la rassicuro e torniamo a stare in silenzio nel buio, vorrei poterle dire che casino ho in testa, ma non saprei nemmeno come spiegarlo.
Provo un sentimento di rancore e delusione verso Alex e questo mi fa male. Il fatto che non mi ritenga abbastanza importante per venire a trovarmi dopo aver avuto un crollo emotivo è davvero il colmo. Non voglio parlarci. I fatti mi hanno reso tutto chiaro.

No.
Non riesco a dormire nemmeno sta notte.

Così dopo una ventina di minuti di totale assenza di sonno decido di uscire in corridoio per fare due passi, non serve a nulla rimanere lì immobile come una malata, tanto non riesco a stare tranquilla.

Mio fratello stranamente sta dormendo nella sua camera, è strano vederlo dalla piccola fessura della porta socchiusa, sono abituata a vedere quella stanza vuota.

Cosa posso fare? Lancio uno sguardo all'orologio ed è solo mezzanotte. Dopotutto fare due passi non mi dovrebbe fare male, no?

Infilo un paio di scarpe e un maglione che mi arriva a metà coscia con sotto i pantaloni del pigiama, non oso immaginare le condizione della mia faccia, ma poco importa.

Faccio qualche passo fuori dalla porta e già l'aria fresca mi riempie i polmoni, va molto meglio adesso.

- Hey..- qualcuno bisbiglia a bassa voce, proviene da una macchina parcheggiata nel mio vialetto, non sono così idiota da avvicinarmi all'auto di uno sconosciuto,  così indietreggio,

- Nono Vicky, dove vai? Sono Jamie... sali in macchina!- mi incita aprendomi la portiera,

- Ma che diavolo ci fai qui?- domando rimanendo immobile,

-Ti ho scritto... avevo bisogno di vederti..- ammette non troppo ad alta voce, ho spento il cellulare per non vedere il nome di Alex sullo schermo, ecco perché non ho visto anche i messaggi di Jamie,

- Bisogno di vedermi?- ripeto stranita,

- Volevo vedere come stai, vedo che non hai molto sonno..- osserva dando un veloce sguardo al mio abbigliamento,

- Oh no.. non mi guardare.. - lo canzono quando accenna un sorrisetto a causa delle mie ciabatte a forma di coniglietto,

- È davvero più di difficile di quanto credi- dice e scende dalla macchina,

- Hai una strana espressione- osservo quando accenna un sorrisino ammiccante,

- Quale espressione?- chiede per niente convincente,

- Ma dai, quell'espressione da idiota che hai!- esclamo incrociando le braccia,

- Già, sono proprio un'idiota- interviene,

- Come mai ci sei arrivato ora?- scherzo,

- Sai quando ti accorgi che stai solo perdendo tempo e che si vive solo una volta? E che non hai colto certe occasioni perché frenato da mille altri pensieri? Sono un'idiota per questo- spiega sistemandosi i capelli,

- Se è per questo lo sono anche io, che cos'è che rimpiangi di non aver fatto?- chiedo e in quel momento i lampioni della strada si spengono e solo le lucine appese agli alberi del mio giardino rimangono accese, in più ci sono le stelle,

- Qualcosa che ho desiderato tanto- sussurra e comincia ad avanzare verso di me,

- Deve essere qualcosa di speciale allora- osservo mentre lui è a pochi centimetri da me, lui appoggia le sue mani sui miei fianchi, poi avvicina la testa al mio orecchio,

- Molto speciale- sussurra ed io appoggio la fronte sulla sua spalla, comincio a tremare,

- Che hai?- chiede con la stessa dolcezza ancora vicino al mio orecchio, adesso ho i brividi a causa del suo fiato caldo sul mio collo,

- Non lo so- dico alzando la testa e finalmente mi trovo persa nei suoi occhi,

- Hai paura?- domanda,

- Si- rispondo,

- Anche io- farfuglia e mi posa una mano sulla guancia, mi passa un dito sulle labbra e poi sul collo, sospiro pesantemente come se mi mancasse aria,

- Posso smettere..- mi propone,

- Ma non vuoi- lo interrompo, lui scuote la testa e avvicina il suo naso al mio.

Anche lui sembra che non riesca a mantenere il controllo con me.

Un forte rumore mi costringe ad aprire gli occhi.

- Ma devono proprio abbattere un albero alle 7 del mattino?- chiede Gwen con voce assonnata andando a chiudere la finestra.

Rimango un attimo immobile a fissare il muro con gli occhi sbarrati.

- Tutto ok?- chiede Gwen prima di tornarsene nel letto, annuisco senza pensarci,

- Dormi ancora un po'- mi obbliga chiudendo le tende per impedire alla luce di penetrare nella stanza, senza dire nulla torno a chiudere gli occhi.

Era tutto uno stupido sogno.

Non posso dormire, ci sono troppe cose in sospeso.
Devo parlare con Jamie e con Alex, trovare chi è stato a mandarmi quella stupida lettera e cercare di capirci qualcosa nella mia vita.

Spazio d'autrice:

😇😇

Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora