(Vicky's pov)
Sbatto gli occhi un paio di volte prima di abituarmi nuovamente alla luce, ho dei leggeri capogiri, ma sto molto meglio.
Qualcuno mi sta accarezzando la mano, così sposto lo sguardo su di lui.- Ciao- sussurra la persona davanti a me, non riesco a crederci... sorrido spontaneamente anche se mi sembra assurdo date le circostanze,
- Jamie- farfuglio con voce roca, lui ricambia il sorriso e abbassa gli occhi,
-.. nono un attimo... che ci fai qui? Potrebbero vederti!- lo canzono agitandomi,
- Stai tranquilla Vicky, non preoccuparti.. sono le due di notte, tua madre è andata a casa con tuo fratello qualche ora fa e posso dire che avere la madre infermiera ha i suoi vantaggi- mi rassicura guardandomi con quegli occhi profondi,
- Dove sei stato?- chiedo tornando in me, dopotutto è sparito per giorni,
- C'è qualcosa che dovresti sapere..- mi anticipa evitando il mio sguardo,
- Cosa?- domando incuriosita, non ho la forza di arrabbiarmi con lui,
- Non adesso, tu pensa a riprenderti- mi consiglia e torna a guardarmi,
- Vorrei saperlo, ma so che tanto non serve insistere con te- dico rassegnata,
- In questo siamo uguali- osserva accarezzandomi ancora il braccio, così mi fermo ad ammirare quel gesto di tenerezza per qualche secondo, mi mancava qualcuno che mi accarezzasse con tanta delicatezza,
- Posso chiederti una cosa? Forse non sei la persona più adatta a cui chiederlo, ma sai se Alex è passato a trovarmi?- chiedo pensierosa, ho bisogno di lui, adesso, lui mi guarda con aria persa, poi abbassa gli occhi e scuote il capo, sembra che a lui dispiaccia quanto a me,
- Però in compenso c'è tuo fratello..- cerca di rincuorarmi, ma comunque non riesco più a sorridere,
- È finita- ammetto ad alta voce,
- Cosa?- domanda rimanendo interdetto,
- Tutto- mi limito a dire,
- Sei bellissima anche qui, in ospedale, è assurdo. Anche con il cuore spezzato.- dice all'improvviso e rimango immobile, in un attimo lui si alza mi fa un cenno con la testa e si dirige verso l'uscita,
- No.. aspetta!- esce dalla mia bocca, lui si volta nella mia direzione e storce un po' la testa,
- Rimani ancora un po'?- domando con voce tremante, non so se sia una buona idea, ma sono stanca di stare sola, stanca di non avere nessuno accanto,
- Sei sicura?- mi interroga come se non credesse alle proprie orecchie,
- No, ma non sono mai sicura di niente, almeno so che questo è quello che desidero adesso- confesso e lui si infila le mani nelle tasche facendo qualche timido passo verso di me,
- Che hai?- chiedo a bassa voce e per un momento temo di aver detto qualcosa di sbagliato,
- Non posso stare qui- sussurra quasi come se avesse paura delle sue stesse parole, lo guardo interrogativa,
- Non voglio avere false speranze con te, sopratutto perché non conosci tutto di me, posso aspettarti..- spiega a malincuore, rimango seria a fissarlo,
- Jamie..- comincio, ma lui scuote la testa ripetutamente,
- Aspetta, non dire che non ti importa del mio passato, perché non puoi saperlo, ora devo andare, tu riposati...- taglia corto ed esce agilmente dalla porta in pochi attimi, mi ritrovo in questa stanza angusta nuovamente da sola.
La lettera...
Cosa?
La lettera l'ha scritta lui... è lui che voleva farmi lasciare con Alex... perché è stato Alex a far soffrire una persona a lui cara, sua sorella.
Non può essere così.
Ma coincide tutto.
Jamie non mi farebbe mai del male.
No?Meglio togliersi dalla testa questi stupidi pensieri e tornare a dormire.
****
Mi sembra incredibile che stia per essere dimessa da questa prigione.
Sopratutto perché dopo sta notte non ho chiuso occhio e qui la sveglia è fissata alle sei del mattino per tutti.- Sei sicura di stare meglio?- chiede Gwen per la ventesima volta nell'ultimo minuto, annuisco con un sorrisetto, le voglio bene, ma qualche volta si preoccupa un po' troppo, è come avere una sorella maggiore,
- Ho messo la tua roba in macchina- annuncia mio fratello,
- Grazie- lo ringrazio a bassa voce, sto meglio, ma tutti quei calmanti mi hanno resa debole,
- Sono contento che tu stia bene, sorellina- confessa Ricky accarezzandomi la testa, vorrei chiedergli di Alex, ma non mi va di preoccuparmi anche di lui adesso, sono appena stata male, tanto male e al posto di essere qui a sostenermi e da un'altra parte a farmi venire ancora più pensieri negativi,
- Cosa vuoi fare oggi? Ti va di andare un po' in giro?- domanda Ricky speranzoso,
- Magari domani, ho bisogno di riprendermi- ammetto ed esco dalla camera.
Il viaggio per arrivare a casa passa velocemente, tutti stanno in silenzio e io mi adeguo a questo.
Io sto bene da sola, non ho bisogno di nessuno. Non voglio passare una vita dove non posso sentirmi completa solo perché non c'è un ragazzo al mio fianco.
- La Vuoi smettere di rimuginare? Ti verrà un'altra crisi!!- mi canzona Gwen appena entrate in camera mia,
- Come faccio? Ti ho raccontato quello che è successo..- le ricordo,
- Si, ma non è il momento. Ora pensa un po' a te stessa e a stare bene!- mi consiglia mentre mi rimbocca le coperte, la migliore amica del mondo ce l'ho io.
Spazio d'autrice:
Commentate con la vostra opinione!
Ora siete team #Vamie o #Valex?
Aspetto di saperlo!A presto con un nuovo capitolo😏
STAI LEGGENDO
Un bellissimo casino.
Romance{Sequel di un bellissimo errore} (Ex un bellissimo errore 2) La fantastica estate di amore fra Vicky e Alex si è conclusa. Alex deve partire per il college e invece Vicky deve concludere gli studi nel suo liceo vicino casa. I due cercheranno di man...