Capitolo 9

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Tiro una gomitata a Gwen per farle alzare la testa dallo schermo del suo cellulare,

- Perché tutti mi fissano?- sussurro guardando i miei compagni,

- Sarà che adesso esci con il secondo ragazzo più carino che ha mai frequentato questa scuola?- dice girando gli occhi al cielo, ma io non ho detto a nessuno che sono fidanzata con Alex,

- Chi è il primo?- domando facendo su e giù con le sopracciglia, c'è qualcuno più bello del mio Alex?

- ...tuo fratello...- farfuglia cercando di non farmelo sentire,

- Cosa?! Sei disgustosa!- la canzono ridendo, faccio fatica a pensare che mio fratello sia un ragazzo lontanamente amabile,

- Sei tu che lo hai chiesto!- si lamenta facendo spallucce, intanto non vedo nessuno che conosco nei paraggi, Ilean e Isabell sembrano essersi volatilizzate,

- Ciao Vic!- mi saluta un tizio della squadra di nuoto, ma chi ti conosce?

- Vicky, cosa fai? Mi rubi la scena adesso?- scherza ridendo Gwen, ma ad un certo punto si blocca e guarda alle mie spalle, mi volto e rimango pietrificata,

- Jamie...- sussurro scuotendo il capo,

- Mi sono dimenticata di avvertirti, verrà a scuola qui..- cerca di giustificarsi Gwen, ma le lancio un'occhiataccia velenosa e comincio a camminare verso l'interno della scuola,

- Ma perché ti sta così antipatico?- chiede Gwen rincorrendomi,

- Perché ha osato parlare male di Alex!- spiego alzando leggermente la voce e catturando l'attenzione di qualche studente,

- Beh vorrei vedere, lui è il fratello di Elisabeth- dice Gwen e mi fermo,

- No, no, un attimo..- balbetto confusa,

- Jamie odia Alex perché ha lasciato sua sorella- continua tranquillamente,

- E NON HAI PENSATO DI DIRMELO PRIMA!- la canzono agitando le braccia come se fossi impazzita,

- Pensavo lo sapessi, pensavo che fosse per quello che ti comportavi da fredda con lui- confessa restando impassibile,

- Dovrei scusarmi?- chiedo cercando di rimanere calma, ok, Elisabeth è una stupida gallina e aggiungerei anche altri bellissimi aggettivi, ma Jamie non ha colpa di questo, so cosa si prova quando il proprio fratello viene scaricato malamente da qualcuno dopo una più o meno duratura relazione, anch'io odierei chiunque a prescindere dai fatti,

- Devo dirti la verità?- domanda retoricamente, così giro gli occhi al cielo e mi allontano alla ricerca di Jamie,

- Hey- grido a qualche metro da lui, è con un gruppetto di persone e quando mi vede aggrotta le sopracciglia, lo so, sembrerò pazza, l'ho trattato male e ora voglio parlargli...

- Ciao- dice distaccatamente,

- Sei il fratello di Elisabeth quindi?- chiedo mortificata,

- Sì, ma adesso posso andare?- domanda seccato girando gli occhi al cielo,

- Tu non dovresti odiarmi? Perché sei stato così gentile con me?- continuo ignorando il suo comportamento,

- Non ti odio, io non ti conosco- spiega con lo stesso tono,

- Ma come...- cerco di continuare, ma lui mi zittisce,

- Senti, io ero solo curioso di conoscerti, pensavo che ti avrei "odiato" come dici tu, dato che tecnicamente Alex ha lasciato mia sorella per te, ma poi mi hai colpito e sono entrato in fissa con te, ora non è più così, quindi non importa, va bene così... scuse accettate... viviamo le nostre vite- conclude e si volta di spalle, non riesco a trattenere un risolino,

- Che c'è?- chiede tornando a guardarmi,

- Psicologia inversa? Davvero?- lo schernisco con un ghigno,

- Ci rinuncio, sei troppo sveglia per me- ammette strizzandomi l'occhio e si allontana, che persona strana...

Entro in classe rimanendo assorta nei miei pensieri, il comportamento di Jamie è stato assurdo...

- Buongiorno Thomson!- annuncia la professoressa entrando in classe, BENVENUTA ALL'INFERNO VIC!
Io e la matematica siamo due cose separate, anche io e la prof siamo due cose separate e menomale, lei odia me, io odio lei, questo è l'equilibrio naturale delle cose.

- Psss- sento sibilare dai banchi accanto al mio, mi volto verso di loro,

- Che volete?- chiedo secca, non ho idea di chi siano questi ragazzi,

- Come sta tuo padre in prigione?- domandano ridendo, c..co..come fanno a saperlo?

- Ti hanno tagliato la lingua Thompson?- continuano con tono strafottente,

- E a voi hanno tagliato le palle che ve la prendete con una ragazza?- ribatto senza mostrare alcuna emozione e continuo a seguire la lezione,

- Adesso ti senti forte perché stai con quel tale? Continui a non essere nessuno- mi schernisce nuovamente,

- In verità qui, siete voi che non siete nessuno, io non so chi voi siate, ma voi sapete benissimo il mio nome, guarda un po'!- ribatto acida, ma chi vi credete di essere? Cosa vi importa della mia vita e di mio padre?

- Sei solo una piccola troietta insolente!- grida uno dei ragazzi scattando in piedi,

- In presidenza!- ordina la professoressa e non posso fare a meno di accennare un sorriso, in questi momenti mi sta quasi simpatica,

- Anche tu, Thompson!- aggiunge, come non detto professoressa... ma adesso che ho fatto?

- Ma prof..- cerco di giustificarmi, ma lei mi zittisce e mi accompagna fuori dalla porta dell'aula, ora mi tocca andare dal preside con quei tre babbei,

- Si può sapere che problemi avete?- chiedo mentre ci incamminiamo nell'ufficio, ma tutti tacciono a testa bassa, così decido di ignorarli e fare finta di nulla.

Ma chi gli ha detto di mio padre? Di Alex e del resto? Io non ho mai parlato con nessuno di questo, a parte con i miei amici più fidati e mio fratello non penso voglia che si sappia almeno quanto me...

- Entrate!- ci ordina la segretaria e obbediamo in silenzio, cosa succederà ora? Non voglio che il preside sappia ciò che è successo, ma allo stesso tempo non voglio che questi tre cretini la passino liscia... scommetto che sono abituati a farlo con tutti quelli che hanno qualche problema, che falliti.

Spazio d'autrice:

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Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora