Capitolo 14

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- Mi serve che tu faccia parte del corso di teatro, manca solo una persona per avviare il corso, non so più a chi chiedere- confessa con aria supplichevole, io? A teatro? Non riesco nemmeno a mentire in modo convincente, figuriamoci recitare un'opera intera,

- Eh?- farfuglio spalancando gli occhi, non sapevo cosa aspettarmi, ma questo è davvero assurdo,

- Saresti perfetta! Sei davvero espressiva!- dice stringendomi dalle spalle, produco un'espressione sorpresa e lui si ritrae le mani,

- Non lo so Jamie..- continuo senza evidenziare il suo imbarazzo e il mio,

- Ti prego- mi supplica inginocchiandosi davanti a tutti,

- Che stai facendo, alzati!- esclamo, che figure che mi fa fare!

- Finché non mi dici di sì starò qui, se vuoi mi metto anche a cantare una canzone- mi ricatta con un ghigno stampato in faccia,

- Non lo so Jamie..- farfuglio imbarazzata, perché deve essere così testardo?

- All the single ladies, all the single ladies..- comincia a gridare a squarciagola, cazzo, rimango a fissarlo esterrefatta,

- Nononononono- balbetto facendo un passo indietro, chiudi quella bocca! Ma lui comincia a scuotere le spalle a tempo di musica,

- All the single ladies all the single ladies! - continua mentre tutti presenti cominciano a ridere di noi,

-Okok, ci vengo!- acconsento comprendimi il viso, ecco come ci si sente quando coinvolgo nelle mie figuracce i miei amici,

- Bene- si limita a dire e si rialza come se nulla fosse,

- Che bella lady!- urla un ragazzo di passaggio aggiungendo un fischio di apprezzamento, tutti gli altri cominciano a ridere più forte, ma Jamie non sembra preoccuparsene,

- Ciao amore! Ci vediamo dopo nello stanzino delle scope alla stessa ora!- grida mandandogli un bacio alla fine della frase, così tutti si bloccano immediatamente e si allontanano, vorrei dire qualcosa, ma sono senza parole.

- Non è stato così male, dai- dice appoggiando le mani sui fianchi, senza rispondere mi volto e me ne vado,

- Aspetta Vic!- cerca di fermarmi, ma non lo considero e continuo a camminare,

- Non prendertela! Dai!- continua cercando di ottenere una qualche risposta da parte mia,

- Sei un cretino!- lo insulto guardandolo male,

- Smettila Vic, lo sai benissimo che era l'unico modo per ricevere un sì- dice serio mentre si fissa davanti a me,

- Fanculo!- grido e sta volta, mentre mi allontano, lui non mi segue, perché ho pensato che un coglione simile potesse essere mio amico??

- Tutto bene?- chiede Gwen affiancandosi a me,

- Sì, ma non voglio parlarne- confesso entrando in classe,

- Ok, ci vediamo la prossima ora- dice comprensiva e si allontana,

- Che giornata orribile!- esclamo a bassa voce,

- Thompson!- mi chiama una ragazza dai capelli rossi insieme ad altre due ragazze,

- Scusaci tanto, ma volevamo farti una domanda- dice la stessa ragazza con leggero imbarazzo,annuisco senza aggiungere nulla,

- Fra te e Jamie c'è qualcosa? Perché... insomma... noi...- balbetta gesticolando nervosamente,

- Fra me e quell'idiota? Direi di no, se volete provarci fatelo pure, ma sappiate che è un vero cretino- rispondo in tono leggermente più alto del dovuto, le ragazze rimangono spiazzate così faccio spallucce e mi siedo al mio posto.

Messaggio da Mamma❤️ a Vicky:
La tua stanza era un casino! Sono molto delusa da te!

Non ti ci mettere pure tu, mamma. Oggi no.

****
- Scusi, per la punizione?- chiedo alla bidella davanti a me,

-Come ti chiami?- domanda la donna sulla settantina che a stento si regge in piedi,

- Vicky Thompson- rispondo fissando le strane ciabatte che indossa,

- Oh cara, mi hanno detto che sconterai la tua punizione con il corso di teatro- mi informa con un gentile sorrido, eh?

- Davvero?- balbetto sbarrando gli occhi,

- Sì, è venuto un giovanotto molto carino, moro con gli occhi verdi, mi pare si chiamasse Jack o Jhonny..- cerca di ricordare,

- Jamie?- provo a indovinare anche se so la risposta,

-Esatto! Ha detto che ti aspettava in teatro fra dieci minuti- spiega indicando l'auditorium, annuisco e saluto la vecchina.
Non dovrei nemmeno andarci dopo oggi, ma non posso prendermi un altro richiamo dal preside, non so quante volte sono finita in punizione in questi anni, se mia madre scoprisse che lo sono di nuovo mi sotterrerebbe viva.

Il teatro sembra deserto, il palco è completamente sgombro e non sento nessuno parlare, suppongo che non ci sia nessuno. Allora perché sono qui?

- Oh signorina Thompson! Eccoti qui! Possiamo cominciare allora- annuncia una professoressa vestita come una hippie spuntando da qualche camerino, un'altra decina di ragazzi si aggiunge dietro di lei, ma fra loro non vedo Jamie, menomale.

-Ciò che vi chiedo e improvvisare un monologo che parli di quello che provate, non importa che sia perfetto- spiega con un sorriso incoraggiante, improvvisare non è mai stato il mio forte, solo nelle interrogazioni lo so fare,

- Chi non prova niente?- chiede un ragazzo vestito completamente di nero e con i capelli colorati di blu,

- Il niente è già qualcosa- dice una voce nella grande sale,

- Esatto, allora inizia tu, Jamie- lo invita la professoressa indicando una delle poltrone della platea, eccolo lì, con il suo ghigno saccente stampato in faccia, lui sale sul palco e tutti gli altri, compresa me, ci sediamo a guardarlo,

-Quando vuoi- lo incoraggia l'insegnante, lui prende un bel respiro,

- Apro gli occhi in un immenso mare in tempesta, fatto di parole, di pensieri e di perplessità, non riesco a muovermi... il panico avanza... ad un tratto la vedo.
Quel miraggio, i capelli scuri e due occhi con dentro un mondo, mi sorride e quell'immenso mare si calma.
Ogni sospiro è un brivido. - dice muovendo le braccia e disegnando con le dita qualcosa di incomprensibile,

- Eccola lì. Mai vista prima, prima di lei viva davanti a me solo parole.
Forse avrei dovuto odiarla, ma più ne sentivo parlare più mi sentivo affascinato da lei.
Quelle cattiverie sulle sue spalle, quella bellezza pazzesca non avevo mai potuto rendere l'idea di quella complessità magnifica.
Ogni sospiro è un brivido. - continua con voce profonda, tutti sono estasiati nell'ascoltare quelle parole, cerco di evitare la sua vista, ma le parole risuonano nell'aria e non posso fare a meno di ascoltarle,

- Rimango immobile dopo aver rovinato quella perfezione intoccabile. Dopo aver perso quella ragazza per l'incapacità di parlare di me. In piedi davanti a persone, davanti a lei.
Ogni sospiro è un brivido, se il sospiro proviene da te e si abbatte sulla mia pelle.- conclude incrociando il mio sguardo.

Gli attimi di silenzio che seguono quelle parole le rendono ancora più intense.
Tutti si alzano e cominciano ad applaudire, a parte me e lui che continuiamo a guardarci.

- Molto bello Jamie! Magnifico! Molto profondo! Grandioso!- si complimenta l'insegnante... parlava di me.

Spazio d'autrice:

Che ne pensate adesso di Jamie? State cambiando idea su di lui?

Team #Valex o #Vamie?

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Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora