Capitolo 17

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- Come stai?- chiede curioso Jamie mentre ci sediamo ad un tavolo,

- Domanda di riserva?- domando senza guardarlo,

- Che è successo?- continua incuriosito,

- Non siamo ancora arrivati al punto dove ti racconto i miei problemi- spiego cambiando discorso,

- Però siamo al punto in cui mi chiami di venerdì sera  per avere conforto- ribatte alzando un sopracciglio, ma sempre con tono calmo e gentile.

- Non è vero, non ho bisogno di conforto- mi limito a dire,

- E di cosa hai bisogno?- continua, che ti tappi quella boccaccia!
Pensandoci ,però, ha ragione. Volevo qualcuno con cui parlare... qualcuno di diverso.

- Di sentirmi apprezzata e di non dover stare in ansia ogni minuto perché ho paura di essere tradita- lo informo con tono acceso, dovevo dirlo ad alta voce almeno una volta,

- Stai parlando di Alex, vero? Lo so che sembrerà strano, ma non sono la persona giusta per discutere su di lui, molto probabilmente sono prevenuto dopo che si è lasciato con mia sorella- spiega abbassando lo sguardo, ha ragione, ma mi stupisce questa risposta razionale, un'altra persona avrebbe colto l'occasione per insultare Alex,

- Scusami, non volevo toccare questo tasto, sono proprio una stupida- ammetto coprendomi gli occhi,

- No, non lo sei, nemmeno un po'- dice prendendomi dai polsi, io lo guardo sorpresa, ma lui sembra non curarsene,

- Vieni con me- mi ordina con uno strano sguardo, i suoi occhi verdi cominciano a brillare, wow.
Ci alziamo e usciamo dal locale.

- Per quanto ne so potresti essere un serial killer- confesso seguendolo,

- Allora non seguirmi- dice con un ghigno provocatorio stampato in faccia mentre entra in un edificio abbandonato alla fine di una via, non è proprio abbandonato, ma un palazzo in costruzione, senza finestre e solo con strutture portanti in cemento.
Saliamo sei rampe di scale e giungiamo sul tetto.

- Chiudi gli occhi- mi ordina, gli chiederei il motivo, ma tanto finirebbe per non darmelo, così obbedisco, mi prende delicatamente per un braccio e mi fa compiere qualche passo,

- Puoi aprirli ora- sussurra.

Ci metto qualche attimo a mettere a fuoco.

Davanti a me c'è un meraviglioso cielo stellato, lo stesso che ho visto per tutta la vita, ma adesso è più bello.

- Siamo sul palazzo più alto della città, vero?- chiedo ammirando il panorama,

- Sì, fino a quando non sarà concluso del tutto, potrai venire qui a guardare le stelle- risponde fissandomi in uno strano modo,

- Che hai?- domando,

- Hai ragione, per te potrei anche essere un serial killer- annuncia inchinandosi in modo elegante, rimango immobile e produco un leggero risolino,

- Sono Jamie, le cose più importarti da sapere su di me sono che: il mio piatto preferito è la pizza, odio i gatti, sono capitano della squadra di basket della scuola ed evidentemente non sono capace di presentarmi ad una ragazza- annuncia a gran voce, è evidente che non ne sia in grado,

- Queste sarebbero le cose più importanti su di te?- domando sedendomi a terra a gambe incrociate, lui mi imita,

- Sì, perché? Cosa c'è di più importante dell'odiare i gatti?- scherza tranquillo mentre cattura il mio sguardo,

- Non posso crederci che non hai niente di serio da raccontare, qual è la cosa che ti piace di più fare in assoluto?- domando curiosa sorridendo, lui produce un'espressione maliziosa,

- Mmm..- mugola a bassa voce, io lo guardo con sufficienza e giro gli occhi al cielo,

- Come potevo pensare che mi rispondessi in modo serio?- scherzo ridendo,

- La smetti di fare così? Non posso semplicemente fare lo stupido come con tutte le ragazze?- domanda tornando serio e aggrottando la fronte, cosa ho fatto ora?

- Così come?- chiedo perplessa inclinando la testa leggermente da un lato,

- Che mi fai venire qui, mi parli con il tuo tono superiore e mi guardi dritto negli occhi come se potessi leggere ciò che non voglio dire, per caso è per vendicarti di qualcosa?- mi interroga tono convinto, ma che razza di persona pensa che io sia?

- Non voglio nessuna vendetta, non so che cosa te lo faccia pensare- ammetto perplessa,

- Fai così e io ti bacerei adesso... non sai quanto... ma ti rispetto troppo per farlo.- confessa abbassando lo sguardo,

- Grazie, non sai quanto lo apprezzo-ammetto piano imbarazzata, rimaniamo in silenzio per qualche minuto, non un cattivo silenzio, uno di quelli per onorare la magnifica vista davanti a noi.

Mezz'ora dopo sono sul letto a fissare il soffitto di camera mia, Jamie è stato un gentiluomo questa sera. Con lui è tutto più semplice per ora. Almeno non devo temere che mi tradisca ogni minuto.
Ma chi voglio prendere in giro? In ogni discorso ci sarà sempre Alex.

Ad un tratto il braccialetto al mio polso comincia a vibrare e illuminarsi. Lo sapeva che stavo pensando a lui? Anche se non è difficile dato che penso sempre a lui.

Alex ha trovato un momento per farmi sapere che sono nei suoi pensieri.

Messaggio da Alex❤️ a Vicky:
Buonanotte, mi manchi tanto, non pensare che tu sia  l'ultimo dei miei pensieri.

Non lo penso, ma ho tanta paura che sia così. Spero che tu sappia cosa stai facendo.

Leggo il messaggio due minuti dopo, lo fisso per un po' poi decido di andare a dormire e rimandare la risposta.

Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora