Capitolo 11

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Come sempre, se volete aggiungervi al club del disagio:
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- Mamma, sono a casa!- annuncio spalancando la porta di casa, dopo aver passato le ultime due ore della giornata ad aiutare quelle vecchie megere delle bidelle sono davvero esausta, ho male dappertutto, mi sa che mi sto trasformando in mia madre,

- Mamma?- ripeto a voce più alta, ma non sento nessuno, immagino che sia ancora a lavoro, così decido di andare in camera mia, la porta è socchiusa ed è strano dato che la chiudo sempre,

- Ciao Vicky!- sento gridare in tono entusiasta,

- Fratellone! Che ci fai qui??!?!- grido saltandogli addosso, sono così felice!

- Come stai? Com'è andata oggi?- domanda stringendomi forte,

- Diciamo che non è morto nessuno e sono contenta così, ma tu non mi hai risposto!- lo interrogo non mollando la presa su di lui,

- Te lo dico più tardi, ti sono mancato in queste due settimane?- chiede dandomi un bacio sulla fronte,

- Certo che mi sei mancato! Ma A...- comincio con un gran sorriso stampato sulla faccia,

- Alex non è potuto venire, i suoi corsi iniziano domani mattina presto e non poteva proprio esserci, io non ti vado bene?- cambia discorso tornando ad abbracciarmi,

- Devo preoccuparmi?- domando quasi scherzando, ma ho paura della risposta,

- No, non devi, non fa altro che parlare di te- dice girando gli occhi al cielo e in quel momento mi sento più leggera,

- Quando sei arrivato?- continuo facendo finta di nulla,

- Un'ora fa, mamma non lo sa ancora, ma non potrò rimanere per molto, domani mattina vado via- spiega giocando nervosamente con i cordini della felpa che indossa,

- Tutto questo viaggio per stare qui una notte?- chiedo sospettosa,

- Va bene allora, siediti- mi invita indicando il mio letto,

- Si- farfuglio e obbedisco,

- Mamma mi ha detto che hai trovato la lettera della prigione..- racconta mordendosi il labbro, rimango immobile, dovevo immaginare che si trattasse di quello,

-.. volevo assicurarmi che stessi bene e che non ti venisse in mente di andare in quel lurido posto- confessa con tono preoccupato, francamente non so cosa dire, non ci avevo più pensato a quella lettera e al suo contenuto, mio fratello ha davvero molto paura che possa andare in quel luogo se ha affrontato il viaggio solo per dirmi questo,

- Va bene, non ti preoccupare, non farò nulla di stupido, o almeno cercherò di non farlo- lo rassicuro con un sorriso appena accennato, lui sospira sollevato e mi accarezza una guancia,

- Non parliamone più allora... ora che ci penso ho una cosa per te!- annuncia con un grande sorriso,

- Cosa intendi?- domando sorpresa, l'ultimo regalo che mi ha fatto è stato un paio di calzini di Natale imbottiti di pile, devo dire bellissimi e caldissimi, se solo fossero stati tre taglie più grandi, ho paura dei suoi regali,

- Me lo ha dato Alex per te, ha detto che è diventato pazzo per trovarlo- mi informa con un sorrisetto compiaciuto,

- Che aspetti a darmelo?- chiedo applaudendo con le mani impazientemente,

- Okok, non mi picchiare!- scherza ed estrae una scatolina, non ho proprio idea di cosa possa essere, non sono una che pretende regali o cose simili.
Prima che possa dire qualcosa la scatolina è già in mio possesso, in poco tempo rimuovo l'involucro e la apro... è un bracciale?

- Carino, ma perché un bracciale?- chiedo corrugando la fronte, è piuttosto bizzarro che Alex abbia "girato come un pazzo" per trovare un braccialetto così strano,

- Non sai proprio cos'è? Io lo avevo detto ad Alex che tu non sei così profonda da capire la sua funzione!- mi canzona,

- Funzione?- lo interrogo scrutando quell'oggettino nelle mie mani,

- È speciale, ne esiste uno esattamente uguale che in questo momento si trova addosso ad Alex, quando uno dei due toccherà il proprio braccialetto, l'altro si illuminerà e vibrerà leggermente per riprodurre la sensazione, così potrai sapere quante volte l'uno pensa all'altro durante la giornata- spiega con un sorriso allegro, è la cosa più dolce e carina che abbia mai visto, ma mi spiace un po' che non me lo abbia consegnato Alex, bensì mio fratello,

- Wow- mi limito a dire e lo indosso,

- Vicky! Vicky!- mi sento chiamare da qualcuno alla mie spalle,

- Gwen?! E tu che sei venuta a fare?- chiedo prima che raggiunga la stanza, mi volto verso mio fratello e lui si sistema il ciuffo,

- Ricky, ciao!- lo saluta Gwen rimanendo pietrificata,

- Ciao piccoletta!- ricambia mio fratello infilandosi le mani nella tasca della felpa, NO NO NO NO,

- Che cos'è questa tensione sessuale?- chiedo poggiando le mani sui fianchi, Gwen a quelle parole spalanca gli occhi di soppiatto e rimane a fissare il vuoto,

- Ma smettila Vic! Potrebbe essere la mia seconda sorellina!- mi canzona fingendosi indifferente, "sorellina"? Ma sei hai la bava alla bocca! Per me non sbavi così!

- Ha ragione, che cosa dici!- mi rimprovera Gwen ricomponendosi,

- Vaaaa bene.... vado a mangiare qualcosa e poi a fare la doccia- annuncio e aspetto qualche cenno dalla mia migliore amica, ma lei sembra convinta di voler rimanere con mio fratello, così sbuffo seccata e mi dirigo in cucina.

Intanto nella mia tasca il cellulare comincia a vibrare, lo estraggo e leggo:

Chiamata da Alex❤️————> a Vicky

- Allora esisto ancora!- rispondo sorridente,

- Ciao amore- sussurra allegramente, la sua voce è così bella, non pensavo lontanamente che avrei sentito così la mancanza di questo suono,

- Come stai?- chiedo curiosa sedendomi su una sedia in cucina,

- Molto bene, tu?- ricambia nello stesso tono,

- È appena successa una cosa assurda- annuncio realizzando l'accaduto,

- Cosa?- domanda serio, chissà se Alex sa qualcosa di questo,

- Si dà il caso che Gwen e mio fratello siano in camera mia da soli, e non c'è stato verso di staccarli- racconto in tono malizioso,

- Davvero? Ora si spiega tutto!- esclama sorpreso Alex,

- Tutto cosa?- lo interrogo incuriosita, mi sono persa qualcosa evidentemente!

- Mmm.. Non so se potrei dirtelo!- mi prende in giro Alex ridendo sottovoce,

- No, Ora me lo dici o non ti parlo più!- lo minaccio divertita,

- Motivo in più per non dirtelo!- continua ridendo più forte,

- Ah si, allora me ne vado!- lo assecondo,

- Nono Aspetta, ora ti racconto...- comincia con tono tranquillo,

Spazio d'autrice:

NUOVO CAPITOLO!

Votate tanto e commentate ancora di più!

Vi voglio bene!

Abbiamo raggiungo un buon numero di letture su questo sequel, spero che continuerete la lettura❤️

Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora