- Non è possibile che in questi tempi moderni dove tutto è controllato succedano queste cose!- infuria mia madre mentre guida verso casa, guardo con spaesatezza fuori dal finestrino, mentre la mia mente non riesce ad elaborare l'accaduto, quella sensazione soffocante e intensa che non scorderò mai.Alex dovrebbe essere qui, vorrei che fosse qui ad abbracciarmi a consigliarmi con la sua intelligenza, vorrei sentire la sua voce. In verità non si è nemmeno degnato di rispondermi al cellulare e io non ho mai provato niente di così vicino al voler morire.
Invece di Alex, c'è Jamie, la persona che avrebbe tutti i diritti del mondo per odiarmi ed invece mi ha difeso davanti agli altri.Chi mai avrebbe voluto farmi questo?
Chi conosceva la verità su mio padre e avrebbe avuto interesse a renderla pubblica?
Chi voleva farmi soffrire?
Non riesco a fare a meno di pensarci, lo sapevano solo gli amici più stretti e mi fido ciecamente di loro. Non posso credere che qualcuno abbia avuto la freddezza e la cattiveria di fare questo.Ora tutti faranno domande e magari qualcuno crederà che sono uguale a mio padre.
Voglio solo sprofondare nelle mie coperte e dormire per due giorni di fila, anzi, non alzarmi mai più.- Andrò alla polizia se il preside non farà qualcosa!- minaccia mia madre agitando il braccio destro per aria, accosta violentemente accanto al marciapiede.
Apro lo sportello e sconnetto il cervello da quello che mi circonda, raggiungo la mia camera in completa assenza di ragionamento e mi sdraio sul letto.
Ora non ho più voglia di piangere, forse mi aiuterebbe a sfogare il sentimento opprimente nel mio petto, ma ho di nuovo quel blocco.È tutta colpa di mio padre, è colpa sua se ho sofferto per anni pensando che mi avesse abbandonato, è colpa sua se sono finita all'ospedale ed è colpa sua se ora mi vergogno anche di mettere un piede fuori casa.
Non ho scelto io di avere un genitore così.
Avrei preferito fosse morto, è brutto da dire, ma perché devo sempre essere io a soffrire? Perché non posso essere una normale sedicenne e vivere la mia adolescenza come una normale ragazza?
Sono stufa di tutto.Voglio solo andarmene.
Mi sento sola contro il mondo.
Mio fratello non c'è, mia madre è troppo impegnata fra lavoro e parlare con il preside, Gwen,Isabell e gli altri non possono capire davvero cosa si prova ed Alex non mi crede abbastanza importante per rispondere.
Chiudo gli occhi e mi abbandono al sonno.
Dormo un sonno agitato, ma riesco a smettere di pensare per qualche ora.
Quando spalanco gli occhi sono tutta sudata e mi sembra di aver dormito per giorni interi.
È stato il mio telefono a svegliarmi, non ho la suoneria attiva, ma le vibrazioni sono bastate.Leggo il nome di Alex sul display non ho voglia di parlargli, ma lo farei solo preoccupare di più.
- Ciao- sussurro a bassa voce,
- Vicky, che succede?- chiede tranquillo, il fatto che non si sia nemmeno disturbato di chiedere a mio fratello perché lo avessi chiamato alle otto del mattino per diverse volte mi fa solo infuriare, sono passate tre ore da quando l'ho chiamato,
- Sei serio? Davvero me lo chiedi così?!- ruggisco con tono deluso,
- Che è successo?- ripete con tono preoccupato adesso,
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Un bellissimo casino.
Romance{Sequel di un bellissimo errore} (Ex un bellissimo errore 2) La fantastica estate di amore fra Vicky e Alex si è conclusa. Alex deve partire per il college e invece Vicky deve concludere gli studi nel suo liceo vicino casa. I due cercheranno di man...