Capitolo 25

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- Grazie, sto bene così- mi limito a rispondere abbassando lo sguardo, non è possibile che fra tutte le persone distratte se la prenda proprio con me,

- Metti via il cellulare o finirai di nuovo dal preside- mi minaccia incrociando le braccia, io annuisco e ripongo il cellulare nella tasca dello zaino.

Qualche minuto dopo qualcuno bussa alla porta della classe,

- Avanti- dice la professoressa rivolgendo il suo sguardo all'entrata, Jamie entra sicuro di sè in classe con un foglio in mano, mi guarda di sfuggita e si volta verso la professoressa,

- Buongiorno, scusi il disturbo, Vicky Thompson è richiesta in teatro- annuncia tranquillamente e le porge il pezzo di carta che tiene fra le mani, tutti si girano a guardarmi, perché devo andare in teatro?

- Va bene Thompson, puoi andare- mi autorizza l'insegnante, mi alzo in piedi lentamente e mi avvicino a Jamie che senza nemmeno guardarmi esce nuovamente.

Il corridoio è deserto, nemmeno i bidelli sono presenti e Jamie tiene un atteggiamento distaccato,

- Che dobbiamo fare in teatro?- chiedo freddamente, lui mi guarda negli occhi per un attimo e rimane in silenzio,

- Ti ho fatto qualcosa?- lo interrogo sempre più spazientita,

- No- si limita a dire e aumenta il ritmo del passo, ma sta mattina era tranquillo, cosa è successo?

- Jamie, io..- comincio, ma lui mi mette una mano sulla bocca e mi spinge contro il muro, io spalanco gli occhi e rimango a fissarlo impotente perché con l'altra mano mi tiene tutti e due i polsi, sento il suo corpo a pochi centimetri da me, lui mi fissa con un'espressione furiosa, ma dopo qualche attimo distende la fronte e sposta la mano per farmi parlare,

- Che stai facendo?!- chiedo di impulso,

- Cazzo- impreca sotto voce, ma non lascia la presa dai miei polsi, adesso non so cosa dire,

- Non posso farlo- sussurra a bassa voce al mio orecchio e il suo fiato caldo sul mio collo mi fa venire i brividi,

- Cosa non puoi fare?- domando a bassa voce e sento i muscoli del suo addome contrarsi a contatto con me,

- Io.. non posso e basta, va' via- mi ordina e si stacca bruscamente da me, camminando nervosamente verso l'uscita, rimango interdetta su cosa fare, infatti resto immobile contro il muro per un po' prima di tornare in classe, che significa tutto questo?

Per fortuna la professoressa non fa domande e si limita a lanciarmi qualche occhiata per vedere se sono attenta o no.

Quando la campanella del pranzo suona mi dirigo verso la mensa da sola, prendo un vassoio con del cibo e mi siedo ad un tavolo vuoto, qualche minuto dopo Matt, Isabell e Gwen mi raggiungono,

- Potevi aspettarci!- mi canzona Gwen prendendo posto accanto a me,

- Scusatemi, avevo troppa fame- mento con tono assente, Isabell lancia un'occhiata al mio panino che è ancora perfettamente intatto,

- Dobbiamo crederci?- domanda alzando un sopracciglio,

- Dov'è Ilean?- ci interrompe Matt vedendomi in imbarazzo,

- È uscita perché non si sentiva molto bene, sta notte non ha dormito- racconta Gwen con tono comprensivo,

- Poverina, dovremmo andare a trovarla?- chiedo davvero dispiaciuta dato che immagino sia a causa dei litigi dei suoi genitori,

- A me ha detto che vuole rimanere sola- risponde Isabell diffidente,

- Se la situazione non migliora è il caso di parlarle, è un momento difficile e al posto di sfogarsi con noi, si sta chiudendo in sé stessa- osserva Matt,

- Hai ragione, ma dovremmo comunque rispettare il suo volere, se ha deciso che ha solo bisogno di un po' di tempo da sola, allora noi glielo daremo- conclude Isabell determinata, povera Ilean, chissà che sta facendo ora,

- Vicky!- esclama Gwen facendomi sobbalzare, la guardo accigliata per capire che cosa l'abbia sconvolta,

- Che hai fatto ai polsi?- chiede afferrandomi le mani, la guardo interrogativa e poi mi guardò la braccia, ci sono due segni rossi su di esse, come se mi avessero trattenuta,

- Oh Santo cielo- dice Isabell squadrando le mie condizioni,

- Non so come sia successo- dichiaro cercando di sembrare convincente,

- Non mentire, puoi dircelo- mi rassicura Matt, Gwen mi guarda con occhi spiritati e in quel momento decido di dire tutta la verità ai miei migliori amici,

- Non voleva farmi male, ma è stato Jamie, non vi preoccupate però- li rassicuro e Gwen balza in piedi con furia incontenibile,

- Cosa?!- esclama in preda all'Iran mentre sventola un pugno per aria,

- Dai su, siediti Gwen, non ci servono altri episodi in pubblico che coinvolgono Vicky- le fa notare Isabell prendendola per un braccio, lei sospira e torna a sedere,

- Non posso crederci, perché caspita ti ha stretta così forte? Era arrabbiato?- mi interroga Matt incredulo,

- No... cioè non ne ho idea, mi ha detto una cosa tipo "non posso farlo" ed è scappato, non so che cosa avesse, me lo chiedo da quando è successo- racconto cercando di sembrare calma, Gwen non ha bisogno di vedermi anche agitata, quando si tratta di difendermi diventa una vera iena e non voglio che se la prenda con Jamie,

- Come non ne hai idea? Che razza di idiota si comporta in questo modo e non dice niente?- ruggisce Gwen battendo un pugno contro il tavolo,

- Respira, respira..- cerca di calmarla Isabell,

- Penso che sia meglio che da ora tu gli stia lontana- consiglia Matt pensieroso,

- Io penso che dovresti parlargli- ribatte Isabell, lei è sempre la più pacifica e la più saggia, ora non so cosa dovrei fare, così sposto lo sguardo su Gwen per sapere la sua opinione,

- Io penso che tu debba tirargli una testata e se ti chiede "perché?" gliene tiri un'altra- dice incrociando le braccia e non riesco a fare a meno di scoppiare a ridere, Isabell mi imita e Gwen fa spallucce in direzione di Matt.

La giornata scolastica finisce in fretta, stanno succedendo un sacco di cose in questi giorni e la scuola è solo il contorno del casino che è la mia vita. Dovrei stilare una lista su cosa va male, ma ho paura che non avrebbe mai fine.

COSA VA MALE NELLA MIA VITA:

Numero 1
Qualcuno mi odia a tal punto da umiliarmi pubblicamente con la storia di mio padre.

Numero 2
Alex ed io ci stiamo allontanando, anche se è l'ultima delle mie intenzioni

Numero 3
Jamie, la persona che mi sta aiutando a superare tutto questo, sta impazzendo evidentemente

Numero 4
Vorrei abbracciare mio fratello, ma lui non c'è e vorrei anche chiedere consiglio su cosa fare

Numero 5
Ho paura di provare sentimenti che non dovrei provare...

Potrei andare avanti a scrivere sulle note del cellulare, ma aver scritto l'ultimo punto mi ha fatto passare la voglia.

Spazio d'autrice:

Cosa pensate di quello che è successo con Jamie?

Dai ragazzi, manca pochissimo alle vacanze estive, appena avrò finito la scuola andrò molto più velocemente con le pubblicazioni dei capitoli.

Volevo fare un grosso in bocca al lupo ai miei lettori che quest'anno avranno gli esami... spero che vada tutto bene❤️

Mi fa molto piacere quando mi scrivete, quindi se volte darmi consigli sul libro o semplicemente parlare di quanto sia incredibilmente bella o brutta la vostra vita potete scrivermi su @turturicivivii su Instagram (potete anche solo stalkerarmi per vedere come sono fatta haha)

Un bellissimo casino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora