Un bellissimo casino.

Capitolo 16

- Vic, come mai non mi hai risposto prima?- domanda con tono nervoso,

- Perché..- farfuglio e Gwen mi incoraggia con uno sguardo fiero,

- Perché non mi andava- rispondo secca,

- Cosa è successo?- mi interroga incerto,

- Lo sai Alex, non farmelo dire- lo supplico con tono serio,

- Cazzo... dovevi dirmelo che l'avevi sentita... non volevo farti preoccupare- comincia con tono mortificato,

- Che hai fatto?- chiedo con una grande paura per la risposta,

- Era solo una compagna di corso. Abbiamo studiato tutta la notte perché sono rimasto indietro su alcuni argomenti. Non è successo nulla. E non succederà mai.- spiega serio,

- Non di nuovo Alex, non potrei sopportarlo- ammetto con voce tremante, il ricordo di quel dolore passato mi fa venire voglia di piangere.

- Non ci penso nemmeno- dice convinto di quelle parole, Matt sbatte le palpebre ripetutamente e sorride commosso da quelle parole,

- Mi fido di te. Ma non tradire la mia fiducia, perché non la riotterrai. - chiarisco con tono freddo, sono davvero spaventata di stare male per lui,

- Sarei proprio un coglione se lo facessi, ti ho detto la verità- mi informa sollevato,

- Va bene, ora vai a studiare! Che se non superi i test non puoi venire a trovarmi a Natale!- scherzo sorridendo inconsapevolmente, come si può amare una persona al punto di dimenticare tutto il resto?

- Ti amo, Vic- sussurra piano,

- Anche io, ciao- dico velocemente senza smettere di sorridere prima di riattaccare,

- Siete durati molto arrabbiati- scherza Matt girando gli occhi al cielo,

- Proprio una coppia litigiosa- continua Gwen alzando un sopracciglio,

- La smettete voi due?- li canzono scuotendo il capo,

- Vai a studiare che poi dobbiamo vederci a Natale, biscottino mio!- mi imita Matt sculettando,

- Oh ti amo mia dolce fragolina!- mi deride Gwen,

-Voi due siete tremendi! Smettetela!- li rimprovero agitando le braccia, Matt prende un bel respiro prima di dire qualcos'altro, ma prima che comincia gli lancio un cuscino dritto in faccia, lui cade a terra cadendo sulle natiche,

- Che dolore!- esclama stringendo i denti,

- Hahahah, idiota- lo prende in giro Gwen alzando il dito indice per indicarlo, così le lancio un altro guanciale, ma lei lo schiva,

- Vuoi la guerra? La guerra avrai!- mi minaccia e comincia a inseguirmi, Matt la imita e sono costretta a scappare fuori dalla stanza.

Qualche ora dopo mi ritrovo da sola in casa, mia madre non torna sta sera, ha detto che andava a trovare una sua amica, ma so che non vuole dirmi che sta uscendo con qualcuno.

"Era solo una compagna di corso", perché non riesco a crederci del tutto? È solo per paura o il mio sesto senso mi sta suggerendo che mentiva?
Gwen e Matt mi hanno fatto compagnia Tutto il pomeriggio, non abbiamo più parlato di Alex, non ho voluto dirgli tutta la verità sul mio pensiero.
Voglio credere che non mi stia mentendo, voglio credere che mi rispetti abbastanza per dirmelo se non mi ama.

"Non volevo farti preoccupare", perché mai avrei dovuto preoccuparmi? Lo sa che per me non è un problema se ha amiche femmine, non mi importa. Magari mi sto facendo troppe paranoie, magari non ha fatto nulla e io sto rimurginando inutilmente.
È solo che con Elisabeth... lui mi ha detto che non avrebbe voluto farlo, ma lo ha fatto perché in quel momento gli sembrava l'unica cosa possibile. Se fosse così ancora?

Io sono stata distaccata con Jamie perché mi sentivo in colpa a parlare con un ragazzo che non fosse Alex, ma lui non sembra farsi questi problemi con le ragazze che incontra, forse sono io che sbaglio, non sono il tipo di ragazza che dipende dal proprio fidanzato.

Forse è troppo abituato a vedermi legata a lui, ma cosa succederebbe se cominciassi a fargli capire che deve stare attento a non perdermi? Che anche io posso guardarmi intorno?
Amare non significa dare per scontato l'altra persona. Io non lo faccio.

Ora chiamo Jamie.

Chiamata da Vicky———-> a Jamie

- Ciao- risponde immediatamente,

- Hey Jamie, a proposito di oggi...- comincio con tono deciso,

- Ti è piaciuto? L'ha scritta mio padre per mia madre quando erano giovani- mi informa orgoglioso, come sono stupida. Ho pure frainteso le sue intenzioni perché volevo renderlo a tutti i costi una cattiva persona ai miei occhi.

- È stato davvero bello, complimenti. Che stai facendo ora?- chiedo timidamente,

- A dire la verità sono piuttosto indaffarato con una ragazza, perché?- domanda curioso, oh cavolo, che idea stupida chiamarlo!

- No nulla, stavo andando a prendere un frullato da Starbucks, cercavo solo un compagno di bevute... non ti preoccupare, sarà per un'altra volta- dico velocemente e riattacco la chiamata, che figura. L'ho disturbato in un momento non proprio perfetto. Sono proprio un'idiota sconsiderata.
Come mi può venire in mente di chiamarlo venerdì sera dopo cena? È ovvio che abbia di meglio da fare.

Però l'idea del frullato non è male.

Indosso un paio di jeans strappati e una maglietta attillata, sciolgo i capelli e li sistemo un po'. Un tocco di mascara completa il tutto.

Chiudo casa e mi dirigo al locale, non è un po' deprimente andare da sola in un bar e ingozzarsi di calorie? Direi di sì, ma mi dovrebbe interessare?

Mi metto in fila dietro una coppietta che non smette di limonarsi, non ricordavo fosse così fastidioso,

- Salve, vorrei un frullato al cioccolato, con doppia panna- ordino con un sorriso di cortesia,

- Certamente, sono tre e cinquanta- mi informa gentilmente, estraggo dalla tasca il portafoglio,

- Faccio io- sento dire alle mie spalle, mi volto di scatto, sorrido incredula,

- Jamie- sussurro scuotendo il capo,

- Va bene, arriva subito- ci avvisa la ragazza dietro al bancone,

- Pensavo non venissi, non eri occupato?- domando curiosa, lui mi squadra dalla testa ai piedi,

- Niente che ne valesse la pena- risponde con tono allegro, un po' sono contenta che sia qui. È meglio avere un compagno di bevute.

Spazio d'autrice:

Sono stata brava! 2 capitoli per voi!

Cosa pensate di Alex? Secondo voi mentiva?

E la pensate come Vicky sul da farsi?

I miei social:
Instagram: @turturicivivii
Music.ly/TikTok: @realvivii