Non siate lettori silenziosi, per piacere.
Just friend.
«E quindi siete solo amici?» domandò Francesca sedendosi sul divano accanto a me, mentre Federico era andato a fare la doccia. Avevo rimandato questo situazione per il più tempo possibile, passando quasi due ore sotto la doccia, ma ormai eravamo sole e dovevo fare la mia prima figura di merda. Tirai le maniche della felpa bordeaux che mi aveva prestato Federico e tornai a guardarla.
«In realtà ci siamo conosciuti ieri grazie alle iene. Abbiamo fatto l'allenamento e non conoscevo un hotel quindi lui ha pensato di portarmi qui.» spiegai e lei prima di chiedermi altro guardò il corridoio per vedere se ci fosse Federico, poi si sporse verso di me.
«Quindi non c'è niente?» domandò di nuovo con tono basso. Io scossi la testa facendo segno di no.. in fin dei conti non ci conoscevamo nemmeno da due giorni.
«Ma perché? C'è qualcosa di strano?» chiesi confusa, abbassando anche io il tono di voce. «È una villa vietata alle donne?»
«Non ci entrano molte ragazze in questa casa da un po', e quando venivano non era per una semplice chiacchierata.» rispose, poi tossì leggermente e si voltò verso la televisione che trasmetteva una vecchia puntata di Law & Order.
«Ma non si mangia?» domandò Federico camminando verso di noi. Indossava una tuta grigia ed una maglia bianca molto sottile, che lascia intravedere ciò che ha sotto, anche se sapevo benissimo cosa nascondeva.
«Io so cucinare.» mi proposi alzandomi di scatto, mentre Francesca mi sussurrava 'guarda che sbavi'. Federico sembrava non aver capito un cazzo della situazione che stavo vivendo e sorrise, spiegandomi dove stavano tutte le cose che gli chiedevo, proponendosi anche di aiutarmi ma lo mandai via. Così lui si allontanò ma mi raggiunse di nuovo la sua amica.
«Guarda che di me ti puoi fidare, sarei molto contenta se si trovasse una fidanzata. Ormai parla solo con me.» ammise sedendosi sullo sgabello difronte a me.
«Io e lui non stiamo insieme, te lo giuro.» dissi mentre giravo la pasta e lei sbuffò sconfitta, girandosi verso Federico che intanto gioca alla play station.
«È un peccato, sei pure carina.» commentò poi, alzandosi per preparare la tavola. Sospirai cercando di calmarmi e di non pensare a questa serata, che era un continuo svolgersi di figure di merda. Prima di sederci a tavola pregai che nessuno facesse commenti stupidi, ma appena la sua amica aprì bocca sapevo già che stavo per fare l'ennesima figura di merda. «E quindi vi siete conosciuti alle iene?»
«Si, ci hanno fatto l'intervista doppia. Un sacco di domande stupide, eppure è stato divertente.» rispose Federico mentre puliva completamente il piatto di pasta che gli avevo piazzato davanti, sembrava non mangiare da mesi.
«Sei sicuro che puoi mangiare tutta questa pasta?» domandò curiosa, indicando il secondo piatto che si era fatto.
«Non hai mai visto Federico mangiare.» commentò Francesca posando il suo piatto nel lavandino. Lui alzò le spalle continuando a mangiare, ammettendo che in realtà non poteva ma era fin troppo buono per non farlo. Dopo aver cenato presi posto di nuovo sul divano, con Spike che dormiva addosso a me. Sistemai i capelli mentre attendevo che mia madre rispondesse alla videochiamata, utilizzando questi pochi minuti in cui ero sola.
«Quella felpa è troppo grande per essere tua.» rispose Sofia, con uno sguardo sospetto. Senza aggiungere altro poi, si alzò dal divano e raggiunse mia madre in cucina, così da poterla salutare. «Amore mio! Posso sapere dove diamine sei?»
«Mamma sono a Torino, ho finito tardi e ho deciso di trattenermi qui.» risposi, cercando di far sembrare la cosa più tranquilla del mondo, mentre dentro tremavo da possibili domande e commenti.
«Nella stanza d'hotel è compreso un cane ed una ragazza che ci guarda in modo strano?» chiede Sofia e mi girai subito, trovando Francesca che guardava da lontano, facendomi portare la mano sulla fronte.
«Io non ho niente contro i gay, tesoro, ma mi sarebbe piaciuto saperlo con calma non così.» commentò mia madre in sottofondo, facendomi sospirare.
«Salve signora.» salutò Francesca, sedendosi accanto a me. Mia madre e Sofia la salutarono, senza dire altro, aspettando che dicessi qualcosa.
«Mamma non sto con una ragazza.. nel senso. Sono a casa di Federico Bernardeschi, quel ragazzo con cui ho fatto l'intervista delle iene.» spiego sperando che mio padre non sentisse nulla, ma capii che aveva sentito quando il cellulare dalle mani di Sofia veniva strappato e dopo comparse la faccia di mio padre.
«Cosa?» urlò sconvolto e l'unica cosa che riesco a fare è sorridere colpevole. «Spiegami assolutamente che succede.»
«Non succede assolutamente niente, domani torno.» ammisi spalancando gli occhi quando sentii mia madre urlare di usare il preservativo. «Mi ospita per sta sera perché non conosco un albergo decente e non riuscivo a prendere il treno. Lei è la sua migliore amica.»
«Non era meglio gay?» domandò mio padre guardando mia madre dall'altro lato dello schermo, intanto Sofia tornò subito in possesso del cellulare mentre i due battibeccavano.
«Ti avevo detto di pianificare il viaggio! Dovevo trovarti un hotel, e poi dove vai senza di me? Sono la tua coscienza che cammina!» disse arrabbiata e sbuffai alzando gli occhi al cielo. «Appena torni non ti faccio uscire, lo giuro!» continuò, finché mia madre non tornò in possesso del cellulare.
«Salutami questo bravo ragazzo, fate i bravi e soprattutto non uscire incinta!» riprese mia madre ed io la salutai con un veloce cenno della mano, poi chiusi la videochiamata.
«Preferiscono che tu sia gay a me per quale motivo?» domandò Federico che intanto mi guardava in piedi difronte a me... aveva ascoltato tutto.
«Perché sei un giocatore della juve.» risposi quasi divertita dal fatto che non lo avesse capito. «E comunque scherzano, mio padre è fatto così.»
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A blessing in disguise; Federico Bernardeschi
FanfictionNon tutto il male vien per nuocere. A volte, certi episodi negativi possono aprire la strada ad una lunga sequenza di eventi positivi.