Non siate lettori silenziosi, per piacere.
Mi manchi e sei geloso.
«Non posso crederci che hai messo il video su Instagram!» ripete Federico ed io rido, sistemando il cellulare sul bordo del piano cottura, così da guardarlo mentre cucinavo. Erano le nove di sera, Vito e Gaia mi avevano abbandonato per andare al ristorante, alla fine avevano fatto pace ma Vito voleva farsi perdonare, intanto io ero tornata a casa ed ho aspettato che Federico mi chiamasse per trascorrere la serata con lui, anche se attraverso lo schermo del cellulare.
«Ho messo solo la parte in cui mi dici che sono morta, mica chissà cosa.» lo interrompo mentre controllo i pomodorini nella pentola e mi rattristai quando vidi Federico prepararsi una cena con la frutta e la verdura. «Questa tua dieta è da pazzi.» commento guardandolo e penso che probabilmente farebbe schifo anche a Darcy quello che si mangia durante la dieta.
«Oltre a prendermi per il culo oggi vuoi anche commentare come vivo?» domanda arrabbiato per poi sbuffare. «Appena torni ti uccido.» aggiunge a voce bassa, facendomi ridere. Mi divertiva questo suo lato del carattere, non immaginavo fosse geloso e mi faceva molto piacere sapere che invece mi sbagliavo.
«Che bello che sei mentre cucini senza maglia.» dico fingendomi ruffiana e lui alza gli occhi su di me, tornando subito con il sorriso. «Mi manchi.» ammetto sbuffando avvicinandomi allo schermo del telefono come se volessi averlo più vicino.
«Sfortunatamente anche tu.» dice e il suo sorriso si spegne subito, sospirando. «Controlla la pasta che si brucia ed ho fame.» continua interrompendo i miei pensieri. Prepara la tovaglia sul tavolo solo per lui, sistemando il cellulare contro la bottiglia d'acqua così da averlo difronte e mi aspetta per mangiare. Preparai velocemente il mio piatto di pasta e lo imitai, sedendomi subito a tavola per poi iniziare a mangiare con lui.
«Cosa hai fatto oggi?» domando curiosa cercando di farlo parlare il più possibile perché anche solo il suo tono di voce mi mancava. Portai la mano sotto il mio mento mentre lo guardavo.
«Solita corsa, sono andato a fare colazione con Francesca, Wendy e Spike, poi l'allenamento ed ora sono qui, ma dopo chiudo la chiamata e vado a ballare per tradirti.» risponde sorridendo e questa volta sono io ad alzargli il dito medio.
«Certo, illuso.» commento ridendo, tornando a mangiare la mia bellissima pasta. «Sei solo geloso perché tu sei a dieta ed io no.»
«Sei solo una stronza che si diverte a farmi venire gli infarti.» controbattere sorridendo, ormai avendo finito la sua cena. «Sei bella pure mentre mangi, è destabilizzante.» aggiunge con voce bassa, facendomi quasi affogare.
«Grazie.» dico completamente rossa sul viso e finisco di mangiare in silenzio, poi sistemo la cucina. «Ora mi butto sul letto.»
«Io mi preparo per la discoteca. Che dici: camicia bianca oppure blu?» domanda ironico stendendosi sul letto con i suoi due adorabili cani.
«Come faccio a stare tutto questo tempo senza di te?» domando appena mi infilo nel letto. Lui sospira di nuovo, illuminato leggermente solo dalla luce del corridoio che lasciava accesa per i cani. Darcy mi raggiunge sul letto, occupando il cuscino proprio affianco a me mentre io mi alzo il collo della felpa che indossavo e chiudo gli occhi, sentendo il profumo di Federico avvolgermi ed immaginai che lui fosse proprio lì, affianco a me.
«Non mi piace vederti così, perché domani non vieni?» domanda con la voce bassa ed apro di nuovo gli occhi, trovando le sue pozze verdi che mi guardavano.
«Ho il set per Puma domani, posso venire domani sera, al massimo dopo domani mattina.» dico, cercando di organizzare nella mia mente.
«Io martedì ho l'atletico e mi piacerebbe davvero vederti in tribuna per me.» ammette stringendo il cuscino tra le sue mani. «Ci vorrà un miracolo per riprendere la partita, voglio almeno trovarti appena uscirò da quel campo.»
«Se me lo chiedi così certo che ci sarò, caro Bernardeschi.» dico sorridendo ma poi punto il dito contro. «Voglio una maglia degna da fidanzata!»
«Se ti dico che già l'ho fatta fare mi prendi per pazzo?» domanda girando la telecamera del cellulare, riprendendo una maglia ben piegata sulla sedia. «È quella grigia, non quella bianco nera perché questa è un po' più larga, altrimenti ti segna troppo.»
«Lo sai che non pensavo tu fossi così geloso?» chiedo curiosa e lui alza gli occhi al cielo. «Gelosone.»
«La smetti, mi dai fastidio.» dice infilandosi sotto le coperte. Sorrido notando la sua reazione ma non ho il tempo di rispondere che il mio cane si stende sulla mia schiena. «Vorrei essere il cane, ora.»
«Smettila che già mi manchi.» dico e porto il telefono sul cuscino mentre mi si chiudono gli occhi. «Continua a parlare che mi addormento e faccio finta che sei qui.»
STAI LEGGENDO
A blessing in disguise; Federico Bernardeschi
FanfictionNon tutto il male vien per nuocere. A volte, certi episodi negativi possono aprire la strada ad una lunga sequenza di eventi positivi.