Non siate lettori silenziosi, per piacere.
Sei terribile a svegliarmi.
«Piccola ti ho preso il cornetto!» urlò Federico dalla cucina e sorrisi, anche se il suo modo di svegliarmi non è stato dei migliori, è stato dolce comunque. «Piccola!» continuò e sentii i suoi passi avvicinarsi. Mi domandavo come diamine facesse a svegliarsi alle sei tutti i giorni per correre e perché volesse rompere a me tutte le mattine.
«Fede sei terribile a svegliarmi.» ammisi rigirandomi nelle coperte e lo trovai seduto affianco a me. «Ti insegno come si fa, tu mi dici buongiorno e poi mi dai un bacio. Forza, riprova.» dissi facendolo ridere. Si sporse subito verso di me baciandomi, però si allontanò subito facendomi sbuffare.
«Buongiorno, ho preso il cornetto. Oggi pomeriggio ho l'evento della Nike che è stato rimandato. Vieni con me?» chiese curioso mentre si alzava, facendomi sospirare. Decisi che era il momento di alzarmi così mi misi seduta al centro del letto e mi tirai le lenzuola al petto per coprirmi.
«Certo che vengo con te, non vorrei che altre ragazze ti guardano con gli ormoni in palla.» risposi ironica, prendendo poi la maglia, che lui precedentemente aveva lanciato verso il suo comodino, per infilarla.
«Altre ragazze?» ripetè curioso, facendomi annuire ovvia. Lo sentii ridere mentre si spogliava per preparasi alla doccia, rimanendo solo con i boxer, lasciandomi notare con piacere che sul petto erano presenti i segni che speravo di lasciargli.
«Ieri c'erano delle ragazze che urlavano come delle matte solo vedendoti muovere.» gli spiegai poi e lui scoppiò a ridere ancora una volta. «Vado a mangiare, che preparo per pranzo?» chiesi sperando che almeno per oggi lasciasse la sua dieta..
«Sono a dieta, mi devo preparare per il tuo compleanno.» rispose lasciandomi un bacio sulla guancia prima di fuggire in bagno.
«Il mio compleanno è tra un mese!» urlai cercando di convincerlo ma come risposta ottenni solo un'altra risata e così lasciai perdere, tornando subito in cucina. Mentre riscaldavo il cornetto ed il latte concessi a Spike le coccole che mi chiedeva e mi domandai subito che stesse facendo Darcy, così recuperai il mio cellulare per chiamare Sofia.
«Ti vedo raggiante!» disse Sofia appena accettò la mia videochiamata e sorrisi imbarazzata. «Tu l'hai fatto!» aggiunse alzandosi di scatto dal letto, facendomi quasi saltare sul mio posto.
«Volevo solo sapere che stava facendo il mio cane.» dissi interrompendola, recuperando la mia colazione per poi sistemarmi al tavolo. «Penso che tu debba portarmelo giovedì quando sali.»
«Avevo già organizzato tutto, non preoccuparti. Sta sera ha dormito con me, ora lo esco e facciamo una lunga passeggiata d'amore. Va bene?» domandò ironica ed annuii. «Tu invece che hai combinato sta notte?»
«Eddai smettila.» sussurrai bevendo il mio latte, venni presto interrotta da Federico che non si era proprio accorto di Sofia e mi lasciò un bacio sul collo mentre era senza maglia e con i capelli bagnati.
«Ora capisco molte cose.» commentò Sofia e Federico camminò di nuovo verso di me sorpreso, poi la salutò con un cenno prima di allontanarsi di nuovo e scusarsi sotto voce.
«Sai, Federico mi ha ricordato di Andrea, tu l'hai sentito?» domandai curiosa, portando la mano sotto la mia testa e sorrisi quando sento sbottare Federico dal salone con 'ho fatto un'altra stronzata'.
«Ale, io e lui avevamo parlato poco dopo del bacio e lui mi ha confessato che in realtà gli piaci e non si fa sentire perché preferisce così.» risposi e quasi mi affogai con la mia stessa saliva.
«Diamine, non mi sono resa conto di niente, come ho fatto?» chiesi sorpresa e lei alzò le spalle.
«Io lo sapevo.» si intromise Federico sempre urlando dal divano. «Quindi non lo chiamerai!»
«Dovrei farlo, forse gli ho dato io qualche segno che ha frainteso.» commentai e Sofia mi diede ragione, dando poi la colpa a me. «Beh lui lo sapeva che a me piaceva Federico, nessuno gli ha detto di seguirmi a Milano per baciarmi e farmi da spalla!»
«Pure tu però che gli balli sul cazzo non sei stata gentilissima!» mi rimproverò Sofia ed in un secondo mi ritrovo Federico al mio fianco. «Comunque una chiamata non significa che ci finisce a letto insieme, puoi anche stargli vicino mentre lo chiama.»
«Così farò, ora lo chiamo.» ammisi e Sofia mi salutò chiudendo la videochiamata. «Non è colpa mia, pensavo fosse un mio amico. Certo, avevamo un rapporto molto intimo ma-»
«Intimo in che senso?» domandò Federico guardandomi curioso, in attesa di risposta. «Ci sei andata a letto?»
«No! Eravamo amici, però spesso andavamo in discoteca insieme e quindi ballavamo, ma ci siamo baciati solo al concerto di Maluma.» specificai e lui sembrò rilassarsi.
«Devi proprio chiamarlo?» chiese poi sbuffando mentre io cercavo il suo numero in rubrica. «Metti il viva voce, però.» continuò appena portai il cellulare all'orecchio «Per piacere.» aggiunse in fine, ed annuii, poggiandomi con la testa sul suo petto.
«Pronto?» la voce di Andrea sembrava quasi sorpresa e sospiro, avevo sbagliato io. Posai il cellulare sul tavolo davanti a me e misi il viva voce. «Alessia?»
«Hei, come stai?» chiesi imbarazzata, cercando qualcosa da dire mentre Federico tiene la mano sul mio fianco e sbuffava ripetutamente. Gli diedi un pizzicotto per farlo smettere e lui chiese scusa di nuovo.
«Non mi aspettavo che tu chiamassi.» commentò con la voce malinconica, facendomi subito sentire più in colpa del dovuto. «Hai parlato con Sofia, vero?»
«In realtà si.» risposi ammettendo, nascondersi la verità sarebbe inutile. «Mi dispiace averti fatto crederete qualcosa ma tu sapevi che a me piaceva Federico e-»
«Non possiamo parlarne da vicino al solito bar al centro?» domandò interrompendomi e Federico subito scuote la testa. Lo guardai gelida e lui sospirò, alzando gli occhi al cielo.
«Andrea io sono a Torino, sono da Fede.» ammisi con voce dolce cercando di non farlo alterare. Lo sentii muoversi, poi riprese a parlare.
«Non me lo aspettavo. Allora niente, spero tu sia felice, ora devo andare.» disse non dandomi nemmeno il tempo di rispondere che chiuse subito la chiamata. Rimasi interdetta mentre Federico si rilassava sul suo posto.
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A blessing in disguise; Federico Bernardeschi
FanfictionNon tutto il male vien per nuocere. A volte, certi episodi negativi possono aprire la strada ad una lunga sequenza di eventi positivi.