nove

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Elise's prov.

Mi ero addormentata nelle braccia del mio ragazzo.
Lo amavo da morire e quando realizzai che stavo veramente con lui mi venne un colpo.
Ma ero sicura di stare bene?
Forse dovrei cambiare gli occhiali. Dottore sono ceca!
Ho scambiato un ragazzo per Cristiano Ronaldo!
O forse no...
Non lo so.
Facciamo il punto della situazione: domani è il mio compleanno e avrò quindici anni. Mi ha adottata Massimiliano Allegri. Conosco i giocatori della Juve e ieri sera ho litigato con Paulo perché sto con il numero sette.
O mio dio.

Mi svegliai tranquilla. Erano le sei e dovevo prepararmi per andare a scuola. La mia gioia non era al massimo, oggi il mio bimbo avrebbe avuto allenamento e al sol pensiero di non vederlo mi fa male.

Mi voltai e vidi Cri che dormiva ancora. Lo osservai per un po' e poi cercai di alzarmi, se non fosse stato per la sua presa ferrea, mi sarei alzata. In teoria, in un mondo parallelo.
Lui farfugliò qualcosa e poi sorrise. Credo che mi volesse ancora lì ma io dovevo andare a scuola, era mio dovere.
Mi appoggiai e attesi che allentasse la presa per poi scappare.
Ci impiegò pochi istanti ad allentarla e io feci uno scatto, corsi in cucina e andai a mangiare qualcosa.

-Dove sei scappata?-

-A prepararmi per la scuola.-

-Ma sono le sei.-

-Si da il caso che siamo in centro a Torino e che io frequenti il liceo Charles Darwin. A Rivoli.-

-Ti tengo a casa con me. Non voglio lasciarti sola.-

-Mi spiace ma oggi ho un test importante e comunque non mi vieni a prendere?-

-Si ma piccina mia, perché devi andare a scuola?-

-Perché se no i carabinieri mi arrestano.-

Rise.

Mi affrettai a preparare una tazza di te e riscaldai due fette biscottate. Colazione povera di grassi.
Mangiai e bevvi velocemente senza fare casini e andai in bagno a vestirmi.
Cristiano mi seguì ed entrò in bagno quando avevo solo i pantaloni e una semplice canotta.
Mi voltai spaventata e lo guardai un po' arrabbiata mettendo il finto broncio e mi coprii con un asciugamano.

Mi guardò e rise. La mia reazione lo ha fatto ridere? Vediamo se decidessi di non baciarlo per un mese mi chiedo cosa farebbe.
Beh è un calciatore, si troverebbe un'altra ma dettagli.
Accennai un sorriso e sentii le mie guance arrossire. Mio dio sempre rossa. Sono un camaleonte adesso.

-Come mai ridi?-

-Mi fai ridere quando cerchi di nasconderti anche se ti ho già vista. Comunque non temere. Non sono un maniaco.-

Annuii e mi fiondai nelle sue braccia. Lasciai che l'asciugamano cadesse a terra e restai in canotta.
In fondo non si vedeva nulla. Più o meno, alcuni lividi c'erano ancora e le mie spalle erano piene di cicatrici.
Il suo profumo era buonissimo e rispecchiava la sua personalità, mi quanto avrei voluto restare a casa con lui.

Lasciai che la tentazione pervadesse la mia mente e il mio cuore e lo baciai. Prima ero insicura ma sentii che sarebbe andato tutto bene.
Lui non aspettava altro, prese il mio viso e iniziò a baciarlo. Una sua mano scese per la mia schiena e mi sollevò, ero a cavalcioni su di lui e l'unica cosa che mi importava era lui.

Fanculo scuola. Fanculo studi. Ora sono con l'amore della mia vita. Lontana da ogni turbamento.

Sentii il suo cuore battere forte e il mio invece danzava. Il suo respiro sul mio collo e le sue labbra sulle mia clavicola mi lasciarono dei brividi in tutto il corpo. Farfalle nello stomaco e stranamente, desiderio.
Mi baciava il collo piano, come piaceva a me, non so come ci finii sul letto ma mi ritrovai improvisamente sotto di lui.
Continuammo a baciarci tanto che lui si tolse la maglietta e mostrò il suo fisico perfetto.

Seven or Ten?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora