-Dobbiamo andare in Schasbury Street.-
-Si e alla svelta.-
Tanta fretta solo perché Cri voleva conoscere i miei zii. Ci avremmo impiegato dieci minuti massimo.
Calma.
Respirai a fondoe cercai di ripassare quel breve discorso che avevo montato nella mia testa. I miei zii tifavano Liverpool e la Juventus era loro avversaria in Champions League.
Saranno contenti? Vedremo.Misi le mani sulle tempie e iniziai a massaggiarle per calmare i miei nervi tesi. Non ci riuscii.
Cristiano mise il braccio intorno alle mie spalle e mi portò a se dandomi un bacio sui capelli.
Ero più tranequilla ma i miei zii avrebbero approvato?Suonai il campanello e mia zia ci aprì con fare entusiasta. Ovviamente pensava che ci fossi solo io e decidemmo di salire le scale in silenzio.
Arrivai alla porta e la aprii, venni circondata da quel calore tanto famigliare quanto sicuro che solo quell'appartamento sapeva darmi.
Mio zio Will iniziò a tempestarmi di domande mentre mia zia sistemava le valigie. Io non avevo messo piede in quell'appartamento.Cristiano salì subito dopo e si mise dietro di me. Mi convinsi ad entrare prendendo una sua mano e lo trascinai.
-Zia e Zio vi presento Cristiano. Il mio ragazzo.-
-Ma è Cristiano Ronaldo?-
Mio zio era sbigottito e leggermente agitato.-Sì.-
-O mio dio.-
Cristiano si presentò cordialmente e i miei zii fecero lo stesso. Poi arrivò mio cugino Thomas e lo abbracciai forte.
Lo condussi nel salone dove si erano accomodati i miei zii e Cristiano e la sua reazione fu un misto tra stupore, sconvolgimento e "Ma sei seria?"Lo invitai a sedersi mentre io mi mettevo in braccio a Cri e gli presentai mio cugino e lui fu ben felice di conoscerlo.
Parlammo del più e del meno fino a quando mia zia propose di andare a fare il thè.
Tradizione delle 17: thè caldo con biscotti.Mio cugino mi raccontò che Lucy, Victoria, Louis e Harry continuavano a chiedere di me e di come stessi.
I miei amici del college sono dei ragazzi stupendi, solari, disponibili e cretini quanto me.
Ci piace studiare insieme e quando sono con loro mi dimentico di tutto o quasi.-A proposito del college. Zia, Zio e Thomas, la mia scuola presenta un soggiorno studio in un college a scelta e ho pensato di alloggiare da voi. Starei un mese. Per voi è un problema?-
-No cara. Non vedevamo l'ora. Thomas iniziava ad essere insopportabile.-
-Mamma!-
Sorrisi.
-Ma raccontaci, comd vanno le cose in Italia? Dico, come hai fatto dopo l'incendio.-
-Beh, il mister Massimiliano Allegri mi ha preso in custodia e ora sono praticamente sua figlia. Per me è un padre. Quello che non ho mai avuto e lo sapete meglio di me.-
-Ti capiamo.-
Sorrisi e Cri mi appoggiò il suo mento sulla mia spalla e sorrise alla scena a cui stava assistendo. Gli volevo bene, molto, e non riuscivo ad immaginarmi una vita senza di lui.
Mi diressi in cucina e presi degli abiti per sistemarli nella mia camera. Mi era mancata.
Era piccola, quanto quella del college, con un letto singolo, una grande finestra, una scrivania e due cabine armadio.
Le pareti erano bianche ma erano tappezzate di poster della Juventus, di Paulo Dybala e di Cristiano Ronaldo.
Ero curiosa di vedere la sua faccia, avevo anche quattro manichini: uno per la maglia di Paulo, uno per quella di Cri quando era al Real, uno per quando è arrivato alla juve e alla fine uno con la mia maglia personalizzata fatta quando giocavo a calcio.
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Seven or Ten?
FanfictionElise è la figlia di due medici della Jmedical. Durante un turno di lavoro i suoi genitori perdono la vita per via di un incendio. Elise è a scuola e il presidente della Juventus Football Club decide di mandare un suo giocatore a prenderla. Lei non...