sedici

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5 giorni dopo...

Erano passati cinque giorni dalla festa di Natale e la partenza dei giocatori si avvicinava, facendomi sentire ancora più sola.
Non sono uscita dalla camera nella.villa di mio zio, volevo abituarmi alla solitudine chr mi attendeva.
Mio zio mi aveva lasciato i miei spazi e ci vedevamo solo la mattina e la sera, per parlare qualche minuto.

Stavo dimagrendo drasticamente, piangevo la notte e i miei capelli erano un casino. Pativo così tanto, adesso, figuriamoci quando loro saranno lontani.
Avrò perso due o tre chili, il cibo mi faceva venire la nausea e non avevo mai sonno, peeferivo piangere.

Oggi sarebbero partiti, tutti li avrebbero salutati, ma io non sarei andata. Non volevo soffrire ulteriormente.
Nessuno, oltre a mio padre e mio zio, mi facevano visita, mi avevano lasciata sola, ma me lo aspettavo.

-Elise, hai visite.-

-Non voglio vedere nessuno.-, urlai piangendo.

Cristiano's pov.

Elise era chiaramente depressa. Pativa molto il distacco che sarebbe avvenuto tra poche ore, Federico era il suo migliore amico mentre Paulo, non lo so di preciso.

Da dopo il tradimento non ci sentimmo più, eppure a me piaceva, speravo ritornasse, ma, non ritornò. Avevo fatto una cazzata e adesso ne stavo ripagando le conseguenze. Al galà era visibilmente più magra, il suo sguardo era spento e i miei occhi la cercavano in continuazione.

Decisi di salire, trovai la sua stanza e sentii l'album di Ed Sheeran scorrere, poi la nostra canzone. Canticchiava qualche verso e sembrò tirare un sospiro di sollievo.
Bussai. Lei aprì e mi fece entrare silenziosamente.

Le asciugai le lacrime e lei si avvicinò a me per abbracciarmi. La strinsi e respirai il suo profumo floreale che mi era mancato per mesi.

-Pensavo che non mi avesti fatto entrare.-, sospirai.

-Hai sbagliato. Io aspettavo solo te. Sto patendo molto, mi mancano, però non voglio soffrire.-,disse sul mio petto.

-Hai bisogno di dormire.-

-Si ma non riesco. Faccio solo incubi.-

-E se riposassi con te?-

Federico's pov.

Ero in viaggio da un ora ornai. Mi stavo pentendo della mia scelta, mi mancava Elise, il suo profumo e le sue labbra. Spero che la società della Juventus mi richiami.

Paulo's pov.

Sono qui a Milano da un paio di giorni e non sento per niente la mancanza di Torino. La mia menager si chiama Denise ed è una gnocca pazzesca, ma non è nulla in confronto ad Elise.
Mi manca solo lei.

Elise's pov.

Quando mi svegliai Cristiano dormiva di fianco a me. Avevo riposato un paio di ore ma la tristezza rimaneva, perché dovevano andare via proprio loro?

Mi alzai facilmente e presi un biglietto di carta, scrissi su un messaggio e lo lasciai sulla scrivania. Presi la mia sacca e una felpa per poi avviarmi all'uscita.
Non so dove sarei andata.
Ma sarei stata bene.

Uscii dalla villa e andai a fare un giro per il parco del centro di Torino, era tutto silenzioso, tranne qualche mamma o qualche corridore. Mi accomodai su una panchina piena di scritte e incisioni di iniziali.
Sospirai.

-Cosa ci fai qui?-, chiese sospettoso uno dietro di me.

-Nulla che la riguardi. Ora me ne vado.-, risposi seccata.

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