Ethan
Sfrecciamo a tutta velocitá sulla strada per la libertá, solo io e lei come desidero da tempo immane.
Los Angeles é ancora lontana ma in un paio di giorni massimo dovremmo essere lí, nel frattempo mi godo la mia May come mai prima d'ora.
Cazzo, la amo, la amo da impazzire, non riesco a immaginare cosa sarei ora senza di lei, probabilmente un mostro, cosa che ancora sono ma che col tempo sta diventando un pensiero facoltativo, sto imparando a convivere coi miei errori e col mio passato.L'unica paura che mi perseguita dal giorno in cui vidi per la prima volta la mia May é che prima o poi possa scoprire tutto, tutto il male che ho fatto, tutti i peccati mortali che ho commesso.
É troppo tardi per essere perdonato? Probabilmente il primo da cui dovrei ricevere perdono é me stesso.
Non voglio che lei diventi come me, non voglio influenzarla con la mia pazzia. Non ha ancora visto niente, l'unico accenno di vera pazzia che ha visto é stata qualche settimana fa, quel coglione di Cody ha provato a toccarla, l'ho visto. Ero sul punto di ammazzarlo, avevo cosí tanto bisogno di prendere un martello e spaccare quella sua schifosa faccia da figlio di puttana. Non la deve sfiorare, non la deve guardare, non deve nemmeno pensare a lei.
Cazzo, riprenditi.
Siamo in viaggio da circa 5 ore, May dorme ancora. Mi giro a guardarla, ha insistito per stendersi sui sedili posteriori, ha sfoderato la sua faccia da cucciolo e, anche se sinceramente non mi ha fatto nessun effetto, gliel'ho data vinta. Ma solo per questa volta. Non mi puó dominare, ho io il controllo su di lei. Sempre. Ma cazzo, quanto la amo.
Guido da 9 ore, non ci siamo fermati se non per fare benzina e ho sonno, faccio fatica a mantenere aperte le palpebre.
Improvvisamente tre persone spuntano dai cespugli tra il bosco piazzandosi in mezzo alla strada. Freno di colpo.
Cosa cazzo gli é saltato in mente!?
Ho una voglia matta di scendere dalla macchina e ammazzarli di botte, non me ne frega un cazzo se due di loro sono donne. Evito solo per la mia May che, grazie a questi coglioni, si é svegliata.I tre porcellini sono ancora immobili davanti alla macchina, perció abbasso il finestrino e grido: "che cazzo vi é preso? Levatevi dalla strada, la prossima volta potreste non essere cosí fortunati".
Senza dire una parola si spostano lasciandomi via libera.Dopo pochi chilometri scorgo un enorme cartello con su scritto "Istituto psichiatrico Briarcliff".
Cazzo che schifo, non sará il massimo ma un letto, o per lo meno un pavimento, lo avranno.Una volta arrivati davanti a questo Briarcliff parcheggio la macchina e faccio scendere May.
"Dove siamo?" chiede. Ad una casa per pazzi come il sotto scritto.
"Briarcliff" rispondo,
"Perché ci siamo fermati?" Principessa fai troppe domande, te l'hanno mai detto?
"Non riesco a guidare, ho sonno ed é tardi. Ripartiremo domani mattina presto ."
Annuisce e ci dirigiamo verso l'imponente e triste edificio che si erge davanti a noi.
Cazzo, spero di non finire mai riunchiuso qua dentro. Le gabbie non fanno per me.Una volta varcata la soglia una giovane suora dai capelli biondi e gli occhi blu ci viene in contro.
"Benvenuti a Briarcliff, come posso aiutarvi?" la sua voce é dolce, quasi piacevole.
"Cerchiamo un posto per dormire" risponde cautamente May.
"Non siamo pazzi" aggiungo io provocando una risatina nervosa della suora e un'occhiataccia da parte della mia principessa.
"A proposito, io sono Suor Mary" dice la bionda tenendo lo sguardo fisso su di me anche quando é May a presentarsi.
É molto bella ed é sexy pensare ad una suora erotica, ma la mia May non si batte. Vedo quest'ultima che mi guarda di sottecchi, cazzo, é gelosa. Cerco di tranquillizzarla facendole l'occhiolino.
"Seguitemi" conclude infine la suora.Percorriamo l'alta scala a chiocciola che si presenta all'ingresso, lunghi corridoio scuri e finalmente arriviamo ad una stanza senza finestre ne bagno, ma almeno ha un letto.
"Grazie mille" dice May con voce incerta. Scommetto che é rimasta sconfortata nel vedere che il letto é molto piccolo, non si stará comodi ma almeno staremo vicini.
Suor Mary se ne va chiudendo la porta dietro di sé e provocando cosí un tonfo che riecheggia per la stanza e i corridoi.
Sono le 21:00, mi siedo sul letto e guardo la mia principessa, le faccio segno di sedersi sulle mie gambe. Pesa cosí poco, spero non le sia tornata la mania di non mangiare, lei é bellissima cosí com'é.
I suoi capelli corvini fanno risaltare la sua morbida pelle pallida. Mi sta guardando. Ha uno sguardo cosí sexy e misterioso, mi viene voglia di toccarla, toccarla ovunque. Voglio vederla estasiata dal piacere.Rimaniamo in silenzio.
"Ti voglio Ethan" la sua voce é calda, non mi guarda negli occhi.
"Cazzo piccola, mi leggi nel pensiero."
La voglio, la voglio cosí tanto, ma é il momento giusto? In un ospedale psichiatrico?
"Qui?" chiedo,
"Dio, Ethan, non ha importanza il luogo ma la persona. Io voglio te." Parole sante.
"Sei assolutamente sicura? Non si torna indietro, potresti pentirtene." Non voglio fare sesso con lei solo perché le va, voglio che succeda perché lo vuole.
"Sicura al cento per centouno."
"Ogni suo desiderio é un ordine."
"Alors donne moi ce que je veux."
Cazzo, il francese parlato da lei suona cosí sexy, ma in questo momento non ha importanza."Togliti la maglia" dico con voce roca.
Lei fa ció che ho detto.ll suo seno é prosperoso e i suoi fianchi scavati, le costole si vedono appena.
Senza che glielo chieda si alza dalle mie gambe e si sfila i pantaloni rimanendo in intimo.
Le sue curve non sono volgari ma eleganti e il suo sguardo é basso e coperto da un velo di vergogna. É un'opera d'arte.
"Vieni" dico. Lei si avvicina lentamente a me facendomi soffrire le pene dell'inferno, dopodiché le poso una mano sul sedere tirandola a me. Accenno un sorriso e mi mordo il labbro cercando di frenare il desiderio di dominarla e farla completamente mia.
Siamo occhi negli occhi, sento il suo respiro affannato. É eccitata.
La bacio appassionatamente, le nostre lingue si intrecciano e io stringo il suo bel culo.Non riesco piú a contenermi, non ce la faccio.
Le poggio una mano sulle mutandine per poi infilarmi sotto di esse e scoprire con mia sorpresa che é giá bagnata. Le vergini si bagnano cosí facilmente.
Inizio a toccarle delicatamente il clitoride, le sue labbra faticano a continuare il bacio ma io non mollo, anzi, aumento il ritmo."Ti piace, piccola?"
Annuisce.
"Ora basta giocare peró." Dico mosso dal desiderio, poi le afferro le natiche con entrambe le mani prendendola in braccio, le sue gambe mi avvolgono la vita. La mia erezione inizia a farsi sentire, perció poso cautamente la mia principessa sul letto, mi tolgo la maglietta e i pantaloni, prendo un preservativo dalla tasca di questi ultimi per poi tornare su di lei.
"Lo vuoi davvero?" Chiedo pur conoscendo la risposta. Annuisce e accenna un sorriso fin troppo forzato. Mai vista una cosa tanto delicata ed erotica allo stesso tempo.Ricomincio a toccarla sotto le mutande, lei se le toglie prima che mi venga l'istinto di strappargliele, ma non si ferma e abbassa anche i miei boxer liberando il mio pene fremente. Ora capisce quanto la voglio. Ardentemente.
Infilo velocemente il preservativo.
Prendo in mano la mia erezione e la struscio sul suo punto sentibile. Lei ansima dal piacere. Mi eccita vederla cosí, la voglio ancora di piú.
Finalmente entro in lei delicatamente.
"Ti fa male?" Chiedo sperando in un no come risposta.
"No, continua." Ogni sua parola é un ordine.
Entro completamente in lei, le piace.
Aumento la velocitá e il rumore della nostra pelle che sbatte l'una contro l'altra si fa piú vivida. É il rumore del sesso, del desiderio."Continua a guardarmi negli occhi, piccola." Mugugno.
Mi tiro indietro una ciocca di capelli ricci che mi impedisce di vederla al meglio per poi ricominciare a baciarla.
Ha un sapore unico, non riesco a descriverlo.Il ritmo delle mie natiche si fa sempre piú profondo e veloce, siamo entambi vicino all'orgasmo.
"Ethan." Sussurra lei, amo sentirle pronunciare il mio nome.
Aumento ancora di poco e finalmente vengo, e lei con me.
Cerco di fare meno rumore possibile e mi butto sul letto affianco a lei."Ti amo." Le sussurro mordendole piano il collo e lasciando una macchia viola su di esso.
STAI LEGGENDO
Insane || Evan Peters
Teen FictionQuello che ognuno di noi cerca é un amore folle e siamo disposti ad accettare i segreti piú oscuri dell'altra persona pur di ottenerlo. Ethan peters = Evan Peters/Tate Langdon